Notizie Notizie Mondo Lavoro Usa: payrolls e disoccupazione in arrivo. Ago della bilancia per tassi Fed e dollaro

Lavoro Usa: payrolls e disoccupazione in arrivo. Ago della bilancia per tassi Fed e dollaro

3 Luglio 2025 11:08

I dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti si preparano a catalizzare l’attenzione del mercato, sugellando una settimana piena di spunti sul fronte macro e delle banche centrali. Il job report del Dipartimento del Lavoro Usa, che questo mese viene pubblicato in via eccezionale con un giorno di anticipo per via dell’Independence day (domani Wall Street sarà chiusa), sarà attenzionato dagli analisti ed economisti ma anche dalla Federal Reserve (Fed) alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente Jerome Powell durante il Forum Bce a Sintra.

Numeri sotto la lente dopo i deludenti dati di ieri relativi al sondaggio ADP.

Vediamo le stime degli analisti su nonfarm payrolls, tasso di disoccupazione e la crescita dei salari nel mese di giugno.

Consensus su nonfarm payrolls, disoccupazione e salari

Secondo il consensus di Bloomberg, a giugno l’economia a stelle e strisce ha creato 106mila nuovi posti di lavoro rispetto ai +139mila del mese di maggio. Con un tasso di disoccupazione che dovrebbe risalire al 4,2% rispetto al precedente 4,2%. Per i salari medi orari, invece, è atteso un rialzo al ritmo dello 0,3% su base mensile, rispetto allo 0,4% di maggio, e un lieve rallentamento su base annua dal 3,8% al 3,9%.

“I dati sul mercato del lavoro USA sono in uscita oggi con il mercato che si attende numeri in rallentamento rispetto a quelli degli scorsi mesi (non-farm payrolls a +103mila rispetto ai +135mila degli ultimi 3 mesi) ma ancora robusti”, ricordano gli strategist Mps Capital Services.

ADP negativo

Non si vedeva un dato negativo da alcuni anni. Bisogna tornare, infatti, al 2023 per vedere il sondaggio ADP in territorio negativo. Nel dettaglio, nel mese di giugno sono stati persi 33mila posti di lavoro rispetto alle previsioni di +98mila nuovi posti. Il dato relativo al mese di maggio era stato pari a +29mila (dato rivisto da +37mila).

“Questo dato non ha mai preoccupato gli operatori, è sempre stato un dato collaterale a quelli relativi al tasso di disoccupazione e Nfp ma il dato di ieri ha spiccato per negatività. Attenzione quindi ai futuri sviluppi di tutti gli altri dati macro relativi alla disoccupazione”, avverte David Pascucci di XTB che poi segnala di monitorare con attenzione le buste paga del settore non agricolo, fiore all’occhiello per Powell per affermare la salute del mercato d el lavoro in Usa. Secondo l’esperto, il problema di questo dato è il ritmo delle revisioni, ossia la verifica finale della veridicità del dato. “A partire da gennaio 2023 abbiamo assistito a 27 revisioni, di cui 19 negative e solo 8 positive, quindi un 70% dei dati usciti in prima battuta sono stati rivisti in negativo. In sostanza quando esce un dato positivo abbiamo una probabilità del 70% di rivedere il dato in negativo”.

Occhio alla disoccupazione

Un altro elemento da osservare da vicino sarà il tasso di disoccupazione, previsto in lieve aumento al 4,3%. “Un aumento minimo considerando il livello attuale del 4,2% – osserva Pascucci -. Questo dato potrebbe letteralmente esplodere verso l’alto qualora dovessimo vedere un aumento considerevole delle richieste di sussidi di disoccupazione nel corso delle prossime settimane. L’attenzione quindi é per le richieste di sussidi di disoccupazione, dato fondamentale per la lettura del prossimo dato a ridosso della prossima riunione della Fed”.

Powell non esclude taglio a luglio

Qualche sassolino dalla scarpa il governatore della banca centrale Usa se l’è tolto a inizio settimana nel corso del panel tra i principali banchieri principali in calendario al Forum Bce a Sintra. Dopo mesi di attacchi da parte del presidente Trump che chiede a gran voce un taglio dei tassi (negli Usa l’ultimo è avvenuto lo scorso dicembre), Powell ha rimarcato che senza i dazi i tassi sarebbero già scesi e ha lasciato aperta la porta per un taglio dei tassi a luglio.

“Non abbiamo ancora visto effetti dai dazi e non ce li aspettavamo ora – ha precisato – . Abbiamo sempre detto che la tempistica, l’ammontare e la persistenza dell’inflazione sarebbero stati altamente incerti. Sicuramente è migliorata. Stiamo guardando e ci aspettiamo di vedere durante l’estate alcuni dati, ma siamo pronti a vedere che possono essere più alti o più bassi, o più tardivi o più precoci di quello che ci aspettiamo”. “Dipenderà dai dati che monitoriamo, cosa succede all’inflazione e cosa no e anche nel mercato del lavoro, eventuali segnali di debolezza”, senza escludere a priori un taglio già questo mese.

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La prossima riunione della Federal Reserve è in calendario a fine mese, con la due giorni di riunioni del FOMC prevista per il 29 e il 30 luglio.

Dollaro ancora osservato speciale

E in attesa dei dati sul lavoro Usa, il dollaro resta uno dei sorvegliati speciali sul mercato valutario e non solo. Con un per il rapporto di giugno sull’occupazione negli Stati Uniti a +110mila fornirà al presidente della Fed Powell una “copertura” per continuare a resistere alle pressioni per un taglio dei tassi? O un dato debole metterà definitivamente sul tavolo un taglio dei tassi a luglio? Questi alcuni degli interrogativi che si pongono da ING, secondo i quali “è ancora troppo presto per dire se è stato raggiunto il “peak bearishness” sul dollaro, ma i dati sull’occupazione daranno il tono”.

“I dati odierni sull’occupazione negli Stati Uniti avranno un peso determinante”, afferma Chris Turner di ING, ricordando che Powell, a favore del mantenimento dei tassi da parte della Fed, sostiene che un’inflazione vischiosa e un mercato del lavoro solido impongono che il tasso di riferimento rimanga leggermente restrittivo al 4,25-4,50% per il momento”. Chiaramente, qualsiasi sorpresa al ribasso nel rapporto sull’occupazione indebolirebbe la sua posizione e permetterebbe al mercato di continuare a fissare un taglio dei tassi alla riunione di luglio. Attualmente, il mercato attribuisce una probabilità pari a circa il 25,3% a tale scenario.

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