Notizie Notizie Mondo JP Morgan, Jamie Dimon: ‘Non avrei dovuto dirlo’

JP Morgan, Jamie Dimon: ‘Non avrei dovuto dirlo’

11 Gennaio 2023 16:07

Numero uno di JP Morgan, Jamie Dimon parla di Fed ed economia, facendo anche dietrofront rispetto a una espressione precedentemente proferita.

L’espressione è quella di “uragano economico” e risale all’inizio di giugno.

In quell’occasione, il ceo della banca numero uno degli Stati Uniti per valore di asset – prossima a snocciolare tra l’altro i risultati di bilancio del quarto trimestre del 2022 – avvertì il mondo di tenersi pronto a, per l’appunto, un uragano economico, provocato dalla guerra tra la Russia e l’Ucraina e dalle strette monetarie della Fed di Jerome Powell.

Va detto che, nel suo discorso, Dimon profetizzò anche un balzo dei prezzi del petrolio fino a $150 o $175 al barile (profezia che finora è lontana dall’avverarsi, visto che negli ultimi mesi le quotazioni del petrolio hanno segnato un forte ribasso).

Jamie Dimon: non avrei mai dovuto usare quell’espressione

Così nell’intervista rilasciata a Maria Bartiromo nella trasmissione “Mornings With Maria”, in onda su Fox Business, della giornata di ieri:

Non avrei mai dovuto usare la parola ‘uragano’ – ha detto l’AD di JP Morgan –Avevo parlato di nuvole di tempesta che avrebbero potuto essere mitigate. Ma mi venne risposto che, se fosse stato così, non sarebbe sembrato alla fine un problema, e così dissi che quelle nuvole di tempesta avrebbero potuto anticipare un uragano”. Il punto è che “non sto prevedendo una cosa o un’altra”.

Tempesta, uragano, nuvole che siano, cosa pensa invece oggi Jamie Dimon?

La risposta è che, a suo avviso, quelle nuvole di tempesta si siano ormai già presentate, con il manifestarsi dell’inflazione, con i Quantitative Tightening (QT) lanciati dalle banche centrali e con il calo dei mercati azionari del 20%.  A suo avviso, ora il mondo deve prepararsi a tempi di incertezza.

Goldman Sachs & Co. licenziano, JP Morgan assume

Va detto che, in un momento in cui le mega rivali Goldman Sachs – recentissimo l’annuncio– , Morgan Stanley e Wells Fargo continuano ad avviare tagli e licenziamenti, o comunque a minacciare una riduzione ulteriore dei costi, JP Morgan sta continuando ad assumere.

Finora, siamo in modalità assunzioniha confermato Jamie DimonAbbiamo numerosi progetti di crescita. Vedete, io tendo a non smettere di crescere a causa di una recessione”.  Tanto che JP Morgan, “anche in una recessione, sta entrando in nuovi paesi. E credo che tutto ciò sia molto positivo per gli azionisti, in un’ottica di lungo termine”.

Il banchiere si è mostrato ottimista anche sul futuro delle Ipo e delle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni, mergers and acquisitions), sottolineando che, a suo avviso, il contesto si sta stabilizzando.

Ci sono centinaia di Ipo pronte a essere lanciate. Che potrebbero essere lanciate benissimo quest’anno. E dunque, se fossi al posto di chi vuole sbarcare in Borsa, mi preparerei a farlo“.

Riguardo alla Fed, le previsioni di Jamie Dimon non sono affatto confortanti.

Nella stessa intervista rilasciata a Fox Business Network, il ceo di JP Morgan ha detto di ritenere che il tasso terminale della Fed potrebbe essere pari al 6%, un target decisamente superiore a quanto stimato dalla maggior parte degli economisti, che prevedono un tasso ‘finale’ superiore al 5%.

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“Se tassi di interesse al 5% siano sufficienti a rallentare l’inflazione portandola dove dovrebbe essere, questo non lo so – ha detto, mettendo in evidenza il fatto che gli stimoli fiscali sono “così importanti e per gran parte ancora non spesi…” e aggiungendo: “Se il tasso terminale sarà il 5? Per me potrebbe essere benissimo il 6%”.

Lo scorso 14 dicembre, al termine della riunione di due giorni del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – la banca centrale americana ha annunciato un rialzo dei tassi di 50 punti base, al nuovo range tra il 4,25% e il 4,5%, record degli ultimi 15 anni.