Schnabel: prevede tassi BCE in salita. Powell, FED: questioni su clima non rientrano nelle nostre competenze
Il membro del comitato esecutivo della BCE, Isabel Schnabel, ha affermato che i tassi di interesse nell’eurozona devono salire ulteriormente per calmierare le pressioni inflazionistiche.
“L’inflazione non si placherà da sola”, ha detto Schnabel durante la conferenza della Riksbank a Stoccolma, tenutasi in onore di Stefan Ingves, che ha recentemente concluso un periodo di 17 anni come capo della banca centrale svedese. “I tassi di interesse dovranno aumentare ancora in modo significativo a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da garantire un tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo a medio termine del 2%”, ha affermato Schnabel.
Nonostante l’inflazione complessiva dell’eurozona sia scesa dai massimi negli ultimi mesi, i funzionari della BCE sono fermamente convinti che la politica monetaria debba essere ulteriormente inasprita per affrontare la crescita dei prezzi di fondo che ha raggiunto un record a dicembre.
Un’economia della zona euro più forte del previsto, come suggerito ieri dalle stime di Goldman Sachs, sta rafforzando la loro strategia di inasprimento della politica sui tassi.
Schnabel ha respinto le lamentele secondo cui i maggiori costi di prestito complicano la transizione verde dell’Europa rendendo più costosi gli investimenti necessari.
“Mentre il costo più elevato del credito renderà più costoso il finanziamento delle energie rinnovabili e delle tecnologie verdi, sarebbe fuorviante utilizzare tassi di interesse più elevati come capro espiatorio per un ulteriore ritardo nella transizione verde“, ha affermato Schnabel.
Schnabel ha anche segnalato un potenziale cambiamento di posizione su come la BCE può contribuire a rendere più ecologica l’economia. Sebbene in passato i funzionari della BCE si siano impegnati a considerare gli standard ambientali quando reinvestivano obbligazioni societarie in scadenza, attualmente non scambiano le attività emesse da industrie inquinanti con opzioni più pulite. “In assenza di reinvestimenti, bisognerebbe prendere in considerazione un rimescolamento attivo del portafoglio verso emittenti più ecologici”, ha affermato Schnabel.
Qualsiasi tentativo di rendere verde il portafoglio di titoli obbligazionari della BCE deve prendere in considerazione anche il suo portafoglio di bond sovrani, ha affermato – “in particolare alla luce della nuova forward guidance della BCE, includendo potenzialmente un portafoglio di obbligazioni strutturali.
FED, Powell, le politiche sul clima spettano ai legislatori USA non a noi
Nel suo discorso di martedì sempre alla conferenza di Riksbank, il numero uno della FED, Powell ha affrontato le richieste di alcuni legislatori USA, che la Fed utilizzi i suoi poteri di regolamentazione per affrontare il cambiamento climatico. Powell ha dichiarato che la Fed dovrebbe “attenersi al nostro mandato e non allontanarsi dei propri obiettivi per perseguire benefici sociali che non sono strettamente legati al nostro mandato.”
La Fed ha chiesto alle grandi banche USA di esaminare la loro prontezza finanziaria in caso di grandi eventi legati al clima come uragani e inondazioni, e dunque il governatore Powell ha affermato che questo è il massimo che possono fare sul tema.
“Le decisioni sulle politiche per affrontare il cambiamento climatico dovrebbero essere prese dai rami eletti del governo e quindi riflettere la volontà del pubblico espressa attraverso le elezioni”, ha affermato. “Ma senza un’esplicita legislazione del Congresso, sarebbe inappropriato per noi utilizzare la politica monetaria o gli strumenti di supervisione per promuovere un’economia più verde o per raggiungere altri obiettivi basati sul clima. Non siamo, e non saremo, un “policy-maker sulle politiche climatiche”.