Notizie Notizie Mondo Ipo Ampere, i motivi del dietrofront di Renault

Ipo Ampere, i motivi del dietrofront di Renault

30 Gennaio 2024 11:33

Renault ha annunciato a sorpresa l’intenzione di non procedere con la quotazione di Ampere, la sua divisione dedicata ai veicoli elettrici e software. L’Ipo era una delle più attese del 2024, ma le condizioni di mercato e il contesto generale del settore hanno fatto cambiare idea alla casa automobilistica francese, anche alla luce delle risorse già disponibili per proseguire lo sviluppo di modelli alimentati a batteria. Ecco tutti i dettagli sulla decisione di Renault.

Salta Ipo Ampere: le cause principali secondo Renault

Il Ceo di Renault, Luca de Meo, ha parlato di una scelta “pragmatica”, citando diversi fattori a sostegno della decisione di annullare l’operazione. Innanzitutto, “le attuali condizioni di mercato non consentono di portare avanti il processo di quotazione e di soddisfare al meglio gli interessi del Gruppo Renault, dei suoi azionisti e di Ampere”.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’obiettivo era di raggiungere una valutazione compresa tra 8 e 10 miliardi di euro, quasi in linea con la capitalizzazione di mercato della stessa Renault, pari a €10,1 miliardi.

In secondo luogo, la migliore generazione di cassa, con “livelli di cash-flow più alti del previsto”, ha fatto sì che non fossero più necessarie risorse aggiuntive derivanti dalla vendita delle azioni Ampere sul mercato.

Outlook opaco per il mercato delle auto elettriche

Il terzo elemento, indirettamente confermato dal Ceo di Renault, è legato alla domanda di veicoli elettrici, che negli ultimi tempi ha subito un rallentamento. Molte case automobilistiche hanno posticipato il lancio di nuovi modelli e le società di noleggio hanno ridotto gli acquisti per le loro flotte. “Il contesto influenza la decisione? È uno degli elementi”, ha detto de Meo. “Essere completamente ciechi e non guardare a destra e a sinistra non sarebbe stato responsabile.”

Le case automobilistiche stanno risentendo della guerra dei prezzi innescata da Tesla e dell’ampia riduzione degli incentivi agli acquisti. Bloomberg prevede ancora che le vendite globali di veicoli elettrici per passeggeri aumenteranno del 21% quest’anno, di cui il 70% completamente elettrici.

La cancellazione dell’IPO di Ampere arriva meno di una settimana dopo che Tesla ha previsto un tasso di crescita “notevolmente inferiore” quest’anno, determinando un crollo delle sue azioni a Wall Street, sui minimi da otto mesi.

Nessun impatto su piani Renault dalla mancata Ipo di Ampere

L’Ipo avrebbe dovuto coronare una complessa revisione di Renault, con una separazione della produzione di automobili alimentate a batteria dai veicoli con motore a combustione.

Il Ceo ha ribadito che la decisione non avrà alcun impatto sulle prospettive del Gruppo a livello finanziario e di capitale. “Il piano strategico di Renault è autofinanziato e i risultati previsti per il 2023 hanno confermato la capacità del Gruppo di generare cash in modo sostenibile per finanziare il suo futuro, compreso lo sviluppo di Ampere”.

Intanto, i partner giapponesi Nissan e Mitsubishi Motors hanno espresso interesse per investire in Ampere indipendentemente dall’Ipo, mentre Renault sta dialogando con altre case automobilistiche per una possibile condivisione di piattaforme, per sviluppare veicoli elettrici in grado di competere con quelli cinesi a livello di costi.

La reazione degli analisti al dietrofront su Ampere

Inizialmente il mercato ha reagito positivamente alla notizia. Il titolo Renault ha aperto le contrattazioni in rialzo del 5% a Parigi, ma nel corso della mattinata ha ritracciato ed è tornato sulla parità.

Favorevoli i giudizi degli analisti, secondo cui l’annullamento dell’Ipo di Ampere rimuove un fattore di incertezza che negli ultimi mesi ha frenato l’andamento in borsa di Renault. Non era esattamente chiaro, infatti, come sarebbe stato suddiviso il valore tra il vecchio titolo e il nuovo. Ora l’attenzione può invece spostarsi sulle prospettive per il 2024.

“La decisione dimostra che Renault è disposta ad adattare l’attuazione del suo piano strategico e sta ascoltando il feedback del mercato”, afferma Bernstein.

Secondo Citigroup, le azioni Renault potrebbero “passare rapidamente ad una valutazione più ragionevole”, mentre le preoccupazioni per il settore delle auto elettriche vengono definite “improbabili”, al pari del precedente entusiasmo per i veicoli elettrici a batteria.

Per Jefferies, la decisione “dovrebbe essere positiva per gli attuali azionisti in quanto riduce al minimo la diluizione iniziale” e “rimuove uno strato di complessità”.

Prospettive incerte per le nuove Ipo

L’intenzione di quotare la unit attiva nel business dei veicoli elettrici e dei software era stata annunciata già dal 2022 e sembrava potesse concretizzarsi nella prima metà di quest’anno, grazie anche ad una ripresa prevista del mercato delle nuove quotazioni.

Le Ipo europee sono rimaste in una fase di sostanziale stallo negli ultimi due anni, con i proventi derivanti dalle nuove quotazioni in calo di oltre un terzo nel 2023. L’offerta Ampere, che dovrebbe essere una delle più grandi Ipo di quest’anno, era vista come un possibile momento di svolta. Vedremo dunque se l’annullamento avrà un impatto sulle prossime quotazioni.