Notizie Notizie Italia Intesa SanPaolo esce dalla Russia, Putin firma decreto. E UniCredit?

Intesa SanPaolo esce dalla Russia, Putin firma decreto. E UniCredit?

29 Settembre 2023 14:28

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che approva la vendita degli asset di Intesa SanPaolo presenti in Russia. E’ quanto riportano le agenzie di stampa Bloomberg e Reuters.

Il titolo della banca italiana guidata dal ceo Carlo Messina mette a segno alle 13 ora italiana un rialzo dello 0,60%, a fronte di un indice Ftse Mib che scatta oggi di oltre l’1%.

Intesa SanPaolo: arriva l’addio alla Russia, Putin firma il decreto

“Putin signs decree permitting Italy’s Intesa to sell Russian assets”: “Putin firma il decreto che consente all’italiana Intesa di vendere gli asset russi”, annuncia l’articolo di Reuters dedicato all’addio di Intesa SanPaolo da Mosca.

Era stata la stessa Reuters a riportare un mese fa circa, in via esclusiva, che Intesa SanPaolo era vicina a ottenere il via libera del Cremlino per uscire dalla Russia, trasferendo gli asset detenuti nel paese a una società locale.

Intesa non ha rilasciato per ora alcun commento.

Il decreto, riporta Reuters, porta la data di ieri, giovedì 28 settembre: con il provvedimento viene reso noto che Mosca autorizza una transazione che si tradurrebbe in uno smobilizzo diretto o indiretto del 100% degli asset russi in mano alla banca guidata da Carlo Messina.

L’articolo ricorda che, prima dell’inizio della guerra in Ucraina, esplosa con l’invasione del paese da parte della Russia lanciata il 24 febbraio del 2022, Intesa SanPaolo contava 980 dipendenti, dislocati in 28 filiali.

Con lo scoppio della guerra, Intesa ha fermato l’erogazione di nuovi prestiti ai clienti russi, congelando anche gli investimenti in asset russi.

Il mercato in attesa delle prossime mosse di UniCredit. Le parole del ceo Orcel

Il mercato guarda con interesse anche alle prossime mosse di UniCredit, la banca italiana guidata dal ceo Andrea Orcel, tuttora presente in Russia, sebbene in modo decisamente meno significativo rispetto al periodo precedente l’inizio della guerra in Ucraina.

In occasione della presentazione dei conti del secondo trimestre del 2023, avvenuta alla fine di luglio, è stato lo stesso ceo Orcel a confermare la strategia volta a ridurre l’esposizione verso la Russia:

La nostra strategia non cambia, continuiamo a ridurre l’esposizione verso il paese e continueremo con determinazione in questa direzione.

Il ceo ha aggiunto che al momento “opzioni di vendita che riconoscono il nostro valore non ci sono” e che nel worst case scenario, ovvero nel caso in cui, così come è accaduto nel caso di altri colossi, Vladimir Putin decidesse di nazionalizzare la controllata russa di UniCredit, le conseguenze sul capitale sarebbero di circa 40 punti base.

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Il titolo UniCredit è in rialzo dell’1,76% oggi sul Ftse Mib.

Vale la pena ricordare il monito della Bce che, lo scorso giugno, ha lanciato un appello alle banche dell’area euro, invitandole a lasciare la Russia “il prima possibile”, con le parole del presidente della Vigilanza bancaria, Andrea Enria.

Oltre a UniCredit, tra le banche dell’Eurozona, rimane attiva in Russia anche la banca austriaca Raiffeisen Bank International.

Con il suo discorso, Enria aveva comunque riconosciuto la difficoltà per gli istituti di credito a dire addio a Mosca, vista la necessità di richiedere l’approvazione per l’uscita dal paese del presidente Vladimir Putin.