Notizie Notizie Italia Goldman Sachs: outlook positivo per l’azionario europeo, ecco perché

Goldman Sachs: outlook positivo per l’azionario europeo, ecco perché

15 Novembre 2023 11:38

Gli strategist di Goldman Sachs prevedono un 2024 positivo per l’equity del Vecchio Continente, con un rialzo atteso del 7% per il benchmark Stoxx 600 nei prossimi 12 mesi. L’azionario europeo dovrebbe beneficiare di un contesto caratterizzato da inflazione in calo, ripresa dei consumi e Bce più accomodante. Restano però alcuni rischi da monitorare, come il rifinanziamento del debito a tassi più elevati e il persistente divario tra la crescita in Europa e negli Usa. Ecco i principali temi emersi dall’outlook della banca americana.

Quadro macroeconomico in miglioramento in Europa

Secondo gli analisti di Goldman Sachs, l’azionario europeo registrerà un andamento positivo nei prossimi 12 mesi, sostenuto da un rallentamento più rapido del previsto dell’inflazione nell’area euro (in discesa al 2,7% entro metà 2024) e da una crescita positiva dei salari reali, che alimenteranno a loro volta il potere di spesa delle famiglie e una conseguente ripresa dei consumi.

Questo dovrebbe consentire di evitare una profonda recessione e permettere alla Bce di cominciare a tagliare i tassi di interesse, dopo il ciclo di inasprimento che ha portato ad alzare il costo del denaro di 450 punti base in poco più di un anno.

“Ci aspettiamo che le azioni europee continuino a performare nel 2024”, affermano gli strategist della banca d’affari americana. “Questo si basa su un contesto economico migliorato, valutazioni ragionevoli dei titoli e una prospettiva sostanzialmente stabile per i rendimenti obbligazionari a lungo termine”.

I target per l’azionario europeo secondo Goldman Sachs

Nel dettaglio, Goldman prevede che l’indice Stoxx Europe 600 possa portarsi ad un livello pari a 480 punti nei prossimi 12 mesi, rispetto ai 450 circa attuali. La previsione implica un rialzo di circa il 7%, anche se il benchmark dovrebbe rimanere al di sotto del massimo storico di oltre 490 punti toccato a gennaio 2022.

stime goldman stoxx europe 600

Dall’inizio di quest’anno l’indice ha già registrato un progresso di oltre 7 punti percentuali, sostenuto dalla prospettiva anticipata di una fine dell’inasprimento delle banche centrali e di un atterraggio morbido dell’economia.

Ecco chi comprerà azioni in Europa

Secondo il team della banca d’affari, le valutazioni delle azioni europee risultano “poco impegnative” e mantengono un ampio sconto rispetto alle controparti statunitensi. Una differenza che dovrebbe confermarsi nei prossimi 12 mesi: “riteniamo che il divario rifletta una crescita economica più debole nella regione europea e un premio al rischio più elevato per le azioni del Vecchio Continente. Ciononostante, lo sconto nelle valutazioni suggerisce che le preoccupazioni relative all’Europa sono già adeguatamente prezzate”.

Gli analisti sono scettici in merito ad una brusca ripresa degli investimenti nell’azionario europeo dopo due anni di deflussi, soprattutto alla luce dei rendimenti interessanti attualmente disponibili da altri asset, come l’obbligazionario.

“Pensiamo che il principale acquirente in Europa continueranno ad essere le stesse società europee attraverso i riacquisti di azioni proprie”, sostengono gli esperti, sottolineando che nell’ultimo anno gli acquisti netti dei piani di buyback si sono attestati a circa 150 miliardi di euro. “C’è spazio anche per una ripresa delle operazioni di M&A, presupponendo che i tassi si stabilizzino e che il rischio di recessione continui a svanire”.

Un contesto difficile da decifrare anche nel 2024

Nel corso del 2023 i titoli growth e value hanno evidenziato performance contrastanti in Europa, con alcuni settori (automobili, banche e tecnologia) in evidenza ma una generale debolezza dei ciclici rispetto ad altre regioni, coerentemente con il contesto economico più debole.

Il 2024, secondo Goldman, dovrebbe confermare questo quadro incerto, con rotazioni in gran parte guidate dai movimenti dei rendimenti, previsti pressoché stabili ma ancora elevati. In questo scenario, la banca ritiene che alcuni segmenti value possano registrare performance interessanti, ma anche alcuni settori growth ipervenduti siano in grado di rimbalzare.

I fattori da osservare secondo Goldman Sachs

Nello specifico, Goldman individua quattro macro-temi da monitorare:

  1. Rendimenti cash per gli azionisti: i flussi di cassa elevati, l’indebitamento contenuto e la crescita ridotta faranno sì che le società continuino a redistribuire denaro agli azionisti, con una restituzione attesa pari all’1,6% della capitalizzazione di mercato tramite buyback. Gli analisti prevedono riacquisti significativi per banche e società energetiche.
  2. Persistenti preoccupazioni per la vulnerabilità dei bilanci: i tassi di rifinanziamento sono molto più elevati (oltre il doppio) rispetto ai tassi cedolari del debito già emesso e la scadenza media del debito è di circa 7 anni, contro 11 degli Usa; questo potrebbe aumentare i default nel 2024, anche se non sembrano esserci tensioni eccessive nei bilanci, ma gli oneri finanziari in aumento rappresenteranno probabilmente un vincolo per alcune aziende. Tra le osservate speciali, oltre alle small cap, ci sono anche le banche italiane.
  3. Disinflazione e tassi stabili a lungo termine: i rendimenti obbligazionari hanno raggiunto il picco (Goldman prevede rendimenti a 10 anni negli Stati Uniti al 4,55% e al 2,25% in Germania entro la fine del 2024) e questo dovrebbe sostenere quei settori precedentemente frenati dalla prospettiva di tassi più elevati, come Tecnologia, Healthcare e Rinnovabili.
  4. Persistenza del differenziale tra Europa e Usa: Goldman prevede per gli Stati Uniti una crescita superiore al consensus nel 2024 (2,1% contro l’1%) mentre per l’eurozona stima un modesto 0,9% (consensus 0,7%), con un indebolimento dell’euro fino a 1,04 dollari nel breve termine. Per questo raccomanda una posizione Long sui titoli delle società che realizzano gran parte del loro fatturato negli Usa.