Notizie Indici e quotazioni Morgan Stanley: S&P500 in rialzo nel 2024 ma un indice salirà di più

Morgan Stanley: S&P500 in rialzo nel 2024 ma un indice salirà di più

14 Novembre 2023 12:42

Gli analisti di Morgan Stanley hanno fatto il punto sulle prospettive dei mercati finanziari da qui al 2024, soffermandosi in particolare sulle aspettative per l’azionario. Ecco i target per i principali indici globali, a partire dall’S&P500 statunitense, e i temi chiave dell’outlook sull’equity globale della banca d’affari americana.

Il contesto macroeconomico

Nei prossimi mesi, Morgan Stanley prevede una moderazione della crescita e dell’inflazione, che dovrebbero consentire alla Fed e alla Bce di normalizzare progressivamente la politica monetaria, mettendo fine ai cicli restrittivi avviati nel 2022 e muovendosi verso una strategia più accomodante. Unica eccezione la Bank of Japan, per la quale si prevede un graduale inasprimento attraverso la rimozione del controllo della curva dei rendimenti e della fine dei tassi negativi a gennaio 2024, con un primo rialzo dei tassi a luglio.

Secondo Morgan Stanley, questo scenario complessivamente favorevole è già riflesso nelle valutazioni dell’azionario, soprattutto dopo il recente rally, per cui sarà necessaria una conferma dei dati macroeconomici per giustificare i prezzi attuali, ritenuti già equi.

Dall’altro lato, le condizioni di finanziamento resteranno comunque restrittive e i primi tagli dei tassi di interesse da Fed e Bce non dovrebbero arrivare prima di metà 2024, mentre i rischi al ribasso per la crescita globale rimangono elevati e la recessione degli utili è ancora in corso. Per questo la banca suggerisce un atteggiamento prudente e selettivo, con poco spazio per errori.

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Le previsioni di Morgan Stanley sull’S&P500

Nello scenario base, Morgan Stanley fissa per l’indice statunitense S&P 500 un target di 4.500 punti a fine 2024, rispetto ai 4.383 punti della chiusura dell’8 novembre e al precedente obiettivo al 30 giugno 2024 di 4.200 punti.

Il target implica un rialzo del 3%, una media fra il caso peggiore (-12% a 3.850 punti) e quello migliore (+15% a 5.050 punti), mentre il total return atteso (che comprende l’incasso dei dividendi) è pari al 4,3%.

Morgan Stanley sottolinea i persistenti rischi di breve termine, legati alle performance dei titoli ciclici e sensibili ai tassi di interesse, oltre alle scarse revisioni degli utili attesi, raccomandando un approccio basato sulla crescita difensiva e sui titoli a fine ciclo.

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La view sull’azionario del Giappone

La banca d’affari esprime una preferenza per le azioni giapponesi, indicando per l’indice nipponico Topix un rialzo atteso del 13% nello scenario base, con un obiettivo di 2.600 punti a fine 2024, rispetto ai 2.400 previsti in precedenza alla fine del primo semestre.

L’ipotesi più ottimistica si spinge addirittura al +21%, mentre l’opzione maggiormente ribassista vede l’indice scendere del 20%. Il total return medio atteso è invece pari al 15,1%. Morgan Stanley si aspetta ulteriori afflussi sia da parte degli investitori esteri, con la chiusura delle precedenti posizioni ribassiste, sia degli investitori retail, spinti dalle riforme del programma fiscale NISA (Nippon Individual Savings Account) dedicato ai piccoli risparmiatori.

Le stime su Europa e mercati emergenti

Per quanto riguarda l’Europa e i mercati emergenti, le previsioni di Morgan Stanley non sono particolarmente incoraggianti.

Per l’indice MSCI Europe l’obiettivo a fine 2024 è fissato a 1.810 punti, appena l’1% al di sopra dei livelli attuali, con un incremento del 13% nel best case scenario e un calo del 18% nella peggiore delle ipotesi, anche se il total return atteso è sostanzialmente in linea con quello dell’azionario Usa, grazie anche all’intensificarsi dell’attività di riacquisto di azioni proprie.

Per quanto riguarda invece i mercati emergenti, gli utili e le valutazioni rimangono sotto pressione, motivo per cui Morgan Stanley riduce l’obiettivo per fine 2024 dell’indice MSCI Emerging Markets a 1.000 punti (da 1.050 precedentemente previsti al 30 giugno), con un potenziale rialzo del 4% nello scenario base.