Notizie Notizie Mondo Big Tech USA Microsoft: utili e ricavi meglio delle attese, ma a Wall Street dubbi AI rimangono. Delude il cloud, titolo giù

Microsoft: utili e ricavi meglio delle attese, ma a Wall Street dubbi AI rimangono. Delude il cloud, titolo giù

31 Luglio 2024 10:32

La Big Tech Usa Microsoft ha annunciato di aver terminato il secondo trimestre del 2024 con utili e un fatturato migliori delle attese del consensus, ma il titolo è sotto pressione a Wall Street.

Il motivo? Il trend della divisione Intelligent Cloud, che ha riportato ricavi al di sotto delle stime, facendo sorgere dubbi, così come aveva fatto la trimestrale di Alphabet-Google, sull’apporto effettivo che la grande scommessa sul business dell’AI (intelligenza artificiale) , lanciata dai titani della borsa Usa, avrà sui livelli di redditività dei rispettivi gruppi.

La divisione Intelligent Cloud include Azure, Windows Server, Nuance e GitHub, sostanzialmente prodotti e servizi di cloud.

Nelle contrattazioni afterhours di Wall Street, il titolo Microsoft segna un calo del 2,8% circa, a quota 411.25
dollari, dopo aver chiuso la sessione di ieri in ribasso dello 0,89%, a quota $422,92.

Flessioni più significative sono state riportate alla vigilia da alcuni titoli, come Nvidia, capitolata del 7%, ora in ripresa grazie all’effetto dei conti di Advanced Micro Devices, che stanno blindando i  futures sul Nasdaq.

Microsoft: utili e ricavi battono le attese, delude Intelligent cloud

Per quanto riguarda i conti di Microsoft, l’utile netto complessivo della Big Tech Usa si è attestato nel quarto trimestre fiscale del gruppo, terminato lo scorso 30 giugno, a $22,04 miliardi, in rialzo rispetto ai $20,08 miliardi, o $2,69 per azione, dello stesso periodo dello scorso anno.

L’eps (utile per azione), pari a $2,95, è stato superiore ai $2,93 attesi dal consensus degli analisti interpellati da LSEG e ai $2,94 previsti da Bloomberg.

In crescita nel trimestre anche i ricavi, saliti su base annua del 15%, a 64,73 miliardi, meglio dei $64,39 miliardi stimati da LSEG e dei $64,5 miliardi attesi da Bloomberg.

I ricavi dell’intera divisione cloud di Microsoft si sono attestati a $36,8 miliardi, praticamente in linea con le attese.

La nota stonata è stata però per l’appunto Intelligent Cloud, che ha incassato entrate per un valore pari a $28,5 miliardi, in lieve ribasso rispetto alle stime di $28,7 miliardi elaborate dagli analisti.

Seppur lieve, la delusione ha scatenato nuovi interrogativi sul tempo che sarà necessario, non solo per Microsoft, ma per tutte le Big Tech Usa che stanno puntando sull’AI, per vedere maturare i frutti delle loro scommesse che, ovviamente, si stanno traducendo in corposi investimenti e dunque in spese significative.

In poche parole, il gioco vale la candela?

Il fatturato di Intelligent cloud, va detto, pur se deludente, è salito su base annua del 19%, sostenuto tra le altre cose dai ricavi di GitHub – la piattaforma che consente agli sviluppatori di creare, archiviare, gestire e condividere i loro code e che utilizza il software Git -, come ha fatto notare nella conference call con gli analisti il ceo di Microsoft Satya Nadella, annunciando che il run rate del business ha raggiunto i 2 miliardi di dollari su base annua.

Tra le altre novità, anche la crescita di Copilot, l’assistente di intelligenza artificiale AI, che ha inciso per più del 40% sull’aumento del fatturato di GitHub di quest’anno.

Azure delude per la prima volta dal 2022

Il neo è stato tuttavia il trend dei ricavi di Azure e di altri servizi cloud, in rialzo nel trimestre del 29%,  a un ritmo inferiore al +31% atteso dagli analisti interpellati dalla CNBC e da StreetAccount.

E’ stata inoltre la prima volta dal 2022 che Azure ha deluso le attese del consensus.

Detto questo, Microsoft ha messo in evidenza che i servizi di AI (intelligenza artificiale, artificial intelligence) hanno inciso per 8 punti percentuali sulla crescita del 29% riportata dai ricavi di Azure e di altri servizi cloud nel corso del quarto trimestre fiscale.

La direttrice finanziaria di Microsoft Amy Hood ha puntualizzato inoltre che la domanda dei servizi AI di Axure è rimasta più alta della capacità disponibile.

Nel mese di giugno, tuttavia, ha ammesso Hood, in alcune aree dell’Europa la crescita di Azure è stata lievemente inferiore rispetto alle attese.

Per quanto riguarda la guidance, Microsoft ha reso noto di prevedere che la crescita dei ricavi di Azure, a cambi costanti, sarà del 28% e del 29%, rispettivamente nel primo trimestre fiscale (terzo trimestre del 2024) e nel secondo trimestre fiscale (quarto trimestre del 2024), e che una ulteriore accelerazione delle entrate è attesa per la seconda metà dell’anno fiscale.

Gli analisti interpellati da StreetAccount avevano previsto tuttavia per il secondo trimestre fiscale del gigante americano un ritmo di crescita superiore, pari a +30,6%.

Il titolo Microsoft è sceso così fino a -7% nelle contrattazioni afterhours di Wall Street, per poi ridurre le perdite nelle ore successive.

Da Office a Windows al gaming: il trend dei ricavi di altri settori

Microsoft non è però sinonimo di AI o, almeno, non ancora.

Diversi sono infatti i settori in cui la Big Tech è attiva: e così dai conti appena annunciati è emerso che la divisione Productivity and Business Processes – che include i software Office software e LinkedIn – ha generato nel trimestre un fatturato di $20,32 miliardi, in crescita dell’11% su base annua e lievemente al di sopra dei $20,13 miliardi attesi dal consensus di StreetAccount.

La divisione More Personal Computing, che comprende il sistema operativo Windows, il gaming, i dispositivi e il search advertising, ha riportato un fatturato di $15,90 miliardi, in crescita del 14% e superiore ai $15,49 miliardi previsti, grazie soprattutto alla solidità mostrata dal mercato dei PC, che ha consentito a Microsoft di vedere le vendite delle licenze Windows ai produttori di dispositivi di salire del 4%.

Nel business dei giochi (gaming), Microsoft ha reso noto inoltre di avere più di 500 milioni di utenti mensili attivi, sulla scia dell’effetto dell’acquisizione di Activision Blizzard (l’operazione si è conclusa lo scorso ottobre).

Dopo Microsoft Nasdaq al test dei conti di Meta, Apple e Amazon

Escludendo il trend dell’afterhours della borsa Usa, le azioni MSFT sono in rialzo del 12% YTD, ovvero dall’inizio del 2024, a fronte del +13% incassato nello stesso periodo dallo S&P 500.

In un momento particolarmente delicato per il Nasdaq, che rischia la fase di correzione, a dire l’ultima parola saranno gli utili di altre Big Tech Usa, in arrivo nelle prossime ore.

Oggi tocca in particolare a Meta Platforms, mentre domani sarà il turno di Apple e Amazon.

Bisognerà vedere anche se il Nasdaq reggerà a quella rotazione dai titoli hi-tech alle blue chip e le small cap che, secondo alcuni strategist, non sarebbe stata solo una parentesi delle ultime sessioni, ma l’inizio di una nuova fase, motivata anche dalla prospettiva di una Fed meno spaventata dalla persistenza dell’inflazione.

Oggi tra l’altro, è il grande giorno in cui arriverà finalmente l’annuncio sui tassi sui tassi su fed funds.

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