Dividendi: stacco cedola per Eni e un’altra big del Ftse Mib
Giornata di stacco dividendi per quattro società di Piazza Affari. Sul Ftse Mib, staccano la cedola Eni e STMicroelectronics, mentre fuori dal listino principale tocca a Sesa e Piaggio. Ecco tutti i dettagli relativi a dividendi complessivi, tranche, acconti e saldi di questi titoli.
Le società del Ftse Mib che staccano i dividendi oggi
Nella seguente tabella vengono riportate tutte le società che staccano oggi la cedola, con data di pagamento 25 settembre. Il dividend yield è calcolato sulla base dei dividendi complessivi (se noti) e degli ultimi prezzi di chiusura. A margine, le note relative a saldi, acconti e tranche dei dividendi.
Titolo | Dividendo per azione (€) | Dividend yield | Data stacco cedola | Data pagamento |
Eni | 0,25 (complessivo 0,94) | 6,6% | 23/09/2024 | 25/09/2024 |
STMicroelectronics ($) | 0,09 (complessivo 0,36) | 1,4% | 23/09/2024 | 25/09/2024 |
Sesa | 1,000 | 1,1% | 23/09/2024 | 25/09/2024 |
Piaggio | 0,115 (acconto) | 4,3% | 23/09/2024 | 25/09/2024 |
Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 23 settembre 2024
Saldi, acconti, tranche dividendo: tutti i dettagli
Alcune delle società sopra elencate non pagano l’intero dividendo deliberato a valere sull’ultimo esercizio, ma soltanto una tranche dello stesso, oppure un acconto o un saldo. Nello specifico:
- Eni corrisponde un dividendo da 0,94 euro, da pagare in 4 rate trimestrali: quella di oggi è la prima tranche, da 0,25 euro.
- STMicroelectronics paga un dividendo annuo da 0,36 dollari, in 4 rate trimestrali: quella di oggi è la seconda tranche da 0,09 dollari
- Sesa offre un dividendo unitario di 1 euro sull’esercizio concluso il 30 aprile 2024.
- Piaggio paga un acconto di 0,115 euro su un dividendo complessivo a valere sul 2024 da definire con l’approvazione dei risultati di fine anno.
L’importanza dei dividendi in uno scenario in evoluzione
La giornata di oggi è meno significativa rispetto agli ultimi grandi appuntamenti con i dividendi. Lo scorso 22 aprile, otto società del Ftse Mib hanno staccato la cedola, con un impatto negativo dell’1,53% sull’indice principale di Piazza Affari. Il 20 maggio, invece, sono state ben 21 a staccare il dividendo, determinando un calo dell’1,42% per il Ftse Mib in avvio. Ricordiamo infatti che, nel giorno dello stacco della cedola, i titoli che compongono l’indice subiscono un deprezzamento pari al dividendo pagato e aprono ad un prezzo più basso rispetto alla chiusura precedente, determinando una perdita in apertura per l’indice. Infine, il 24 giugno hanno staccato la cedola sette società, con un impatto negativo limitato allo 0,2%.
I dividendi rappresentano una fonte di rendimento importante per gli azionisti, specialmente in un contesto caratterizzato da incertezza sull’evoluzione della politica monetaria, sulla crescita economica e a livello geopolitico. Dinamiche che alimentano l’interesse per i titoli azionari con un elevato dividend yield, in grado di garantire flussi diretti, stabili ed elevati.