Notizie Notizie Mondo Buffett, liquidità alle stelle per Berkshire Hathaway: i motivi dietro le mosse del 2024

Buffett, liquidità alle stelle per Berkshire Hathaway: i motivi dietro le mosse del 2024

13 Novembre 2024 16:33

L’ondata di entusiasmo rovesciatasi sui mercati dopo l’elezione di Donald Trump a prossimo presidente degli Stati Uniti non sembra aver contagiato Warren Buffett, la cui prudenza sta lasciando perplessi molti investitori che attribuiscono valenza oracolare ad ogni sua mossa.

Il leggendario investitore di Omaha, a 94 anni ancora in sella come Chairman e Ceo della sua Berkshire Hathaway, ha recentemente venduto decine di miliardi di dollari in azioni Apple e Bank of America, accumulando riserve di liquidità senza precedenti. Per rendersi conto della scala, i 325 miliardi di dollari cash su cui siede Berkshire sarebbero sufficienti a comprarsi tutte le società quotate a Wall Street, ad eccezione delle 25 di maggior valore. Non potrebbe comprare Alphabet o Amazon, ma avrebbe invece la possibilità di acquistare Disney, Pfizer, Goldman Sachs o General Electric.

L’oracolo di Omaha sa cose che altri non sanno?

Secondo documenti inoltrati alla Sec, alla base di questa inondazione di liquidità ci sarebbero dismissioni nel terzo trimestre 2024 che hanno generato un totale di 97 miliardi di dollari per Berkshire.

“Buffett sa cose che non sappiamo?”, si è chiesto ieri il Wall Street Journal, cercando di interpretare i comportamenti recenti del guru di Omaha, noto anche per essere un investitore che si tiene in portafoglio le azioni “per sempre”. Cosa c’è dietro la strategia di Buffett? Forse è convinto che il mercato sia in una bolla che sta per esplodere, oppure che il valore dell’azionario arriverà ad una stagnazione. Un’ipotesi più suggestiva è che stia aspettando il momento giusto per completare una spettacolare acquisizione.

Per gli investitori che seguono diligentemente l’oracolo di Omaha è il momento di preoccuparsi? Non è detto. Storicamente Buffett e il suo altrettanto leggendario socio d’affari Charlie Munger, scomparso l’anno scorso a 99 anni, hanno sempre applicato il mantra del compounding. Anziché cercare di battere il mercato sul tempo rincorrendo sbalzi di valore per ritorni immediati, i due “guru” hanno prediletto il mantenimento di titoli nel lungo periodo, reinvestendo i dividendi distribuiti per fortificare la propria posizione. “Mai interrompere inutilmente” il compounding, diceva Munger.

Ci sono tuttavia dei precedenti in cui il mantra è venuto meno, in particolare prima della crisi del 2008. Anche in quel caso, le riserve di Berkshire erano imponenti e il denaro fu impiegato per acquistare azioni crollate nel corso della più grave crisi finanziaria dagli anni ’30.

Le principali mosse di Buffett nel 2024

Alla fine del secondo trimestre del 2024, il portafoglio di Berkshire Hathaway includeva 43 partecipazioni, tra cui le prime 5 erano Apple, Bank of America, American Express, Coca-Cola, Chevron.

Tuttavia, nel terzo trimestre, Berkshire ha ridotto la partecipazione in Apple del 25% rispetto al secondo, portandola a 69,2 miliardi di dollari dai precedenti 84,2 miliardi a metà dell’anno. Il colosso di Cupertino resta comunque la principale partecipazione per la società di Buffett.

Per quanto riguarda Bank of America, nel terzo trimestre Buffett ha venduto circa il 26% di quanto detenuto alla fine di giugno, secondo quanto inoltrato alla Sec. Sempre nel settore finanziario, si è registrata una dismissione notevole in Capital One (-21%), banca specializzata in prestiti e carte di credito.

Altra vendita importante è stato il l’11% del colosso delle telecomunicazioni T-Mobile.

Si fa notare l’aumento della partecipazione nel gigante del settore radio Sirius XM (+262%), oltre alle nuove partecipazioni in Ultra Beauty, catena di negozi di cosmetici e Heico, attiva nel settore difesa.

Un pensiero per i Treasury Bond

La decisione di tenere “i soldi nel portafoglio” potrebbe anche segnalare che Buffett intraveda semplicemente remunerazioni sull’azionario non esaltanti per i prossimi anni. Ci sono state d’altra parte voci in tal senso negli ultimi tempi, notoriamente quella di Goldman Sachs, che ha recentemente pronosticato ritorni annuali medi solamente del 3% per lo S&P 500 nel prossimo decenni, una visione decisamente “contrarian” in un anno in cui l’indice ha battuto tutti i record ed è salito di oltre il 25%.

Se così fosse per un investitore come Buffett converrebbe mettere gran parte di liquidità in Treasury Bond, che hanno rendimenti simili ma sono al riparo da crolli improvvisi del mercato. D’altronde il famoso “indicatore Buffett”, che rapporta il valore totale delle azioni quotate all’economia statunitense, è attualmente intorno al 200%, un livello più elevato rispetto al picco della bolla tecnologica.

Non resta che aspettare e vedere cosa riserva il prossimo atto della carriera di Buffett.