BTP Valore, al via la terza edizione. Pro e contro, i consigli degli esperti
L’attesa è finita per la nuova edizione (la terza) del BTP Valore che prende il via oggi. Dopo il successo riscosso nelle prime due edizioni (giugno e ottobre 2023 ), i riflettori sono puntati sul nuovo collocamento che è partito oggi (lunedì 26 febbraio) e termina venerdì 1 marzo (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. Cedole ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti, previsto un premio fedeltà dello 0,7% al termine dei sei anni. Queste in estrema sintesi le caratteristiche dei buoni del Tesoro garantiti dallo Stato, dedicati esclusivamente ai piccoli risparmiatori e affini.
Ecco alcune considerazioni da parte degli esperti di Moneyfarm che avvertono: “BTP Valore di prossima emissione rappresenta un’opzione di investimento interessante per un investitore italiano, ma va considerata all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia“.
Moneyfarm: considerare i propri obiettivi e orizzonte temporale
Anche la nuova emissione, dedicata esclusivamente al pubblico retail, con una durata di sei anni e un premio fedeltà per chi deterrà il titolo fino a scadenza, promette di raccogliere grande interesse presso gli investitori italiani. Ma gli esperti di Moneyfarm, pur considerando il BTP Valore uno strumento interessante, invitano i risparmiatori italiani a contestualizzarlo rispetto ai propri obiettivi e orizzonte temporale. Insomma, il consiglio è: prima di decidere se aderirvi, è bene considerare i propri obiettivi e orizzonte temporale, ricordando che vendere anticipatamente potrebbe portare a perdite sul capitale investito.
Vincenzo Cuscito, head of investment consultants Italy di Moneyfarm: precisa: “Il BTP Valore è uno strumento interessante, ma non bisogna dimenticare che risponde a specifici obiettivi di investimento: protezione del capitale con garanzia dello Stato italiano e generazione di una cedola annua. Non è una soluzione adatta a raggiungere qualsiasi obiettivo, ad esempio chi cercasse la crescita del capitale investito dovrebbe esplorare soluzioni alternative”.
Inoltre, se è vero che l’investimento è garantito dallo Stato italiano a scadenza, nel caso in cui si volesse liquidare il titolo prima di tale data ci si esporrebbe a potenziali perdite in conto capitale. “Questo è un punto fondamentale: bisogna considerare il proprio orizzonte temporale e valutare attentamente se si potrebbe o meno avere necessità di accedere ai capitali investiti nel BTP Valore prima della scadenza dello strumento. Vendere anticipatamente potrebbe voler dire realizzare perdite sul capitale investito”.
Faro sui rischi
E’ da qualche tempo che si parla del ritorno dei “Btp people”. Una tendenza messa in luce da una recente analisi della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) che ha sottolineato come sia in aumento la quantità di debito pubblico del nostro Paese in mano alle famiglie. Negli ultimi due anni, infatti, la quota di Bot e Btp detenuta dai piccoli risparmiatori è più che raddoppiata e nel corso del 2023 si è assistito a una vistosa accelerazione. L’associazione rimarca che “è nei primi 10 mesi dello scorso anno che, tra Btp Italia e Btp Valore, la corsa le famiglie a comprare debito pubblico si è fatta più insistente: a ottobre (ultimo dato disponibile, quando il debito era arrivato a 2.867 miliardi), le famiglie avevano il 13,5% di bot e btp, cioè 322 miliardi sui 2.389 miliardi totali di emissioni statali”.
“Il fatto che aumenti la quota di debito pubblico detenuta da investitori domestici e retail contribuisce a ridurre la sensibilità alla volatilità dei tassi e ai cambiamenti del contesto finanziario internazionale; che sia un outlook negativo, un cambio di rating, un’accelerazione sul quantitative tightening da parte della banca centrale, è lecito immaginarsi che difficilmente la reazione dell’investitore retail medio possa essere equiparabile a quella di investitori istituzionali internazionali”, sottolinea Roberto Rossignoli, senior portfolio manager di Moneyfarm, secondo il quale però portare all’eccesso questa politica può avere dei potenziali risvolti negativi di medio-lungo termine.
“Prima di tutto, introduce una distorsione degli incentivi fiscali del governo, in quanto un costo della raccolta non ‘indicizzato’ a misure di effettiva performance economica e fiscale può degenerare in politiche recessive per la crescita”.
“Il rischio è quello creare un cortocircuito tra ricchezza degli italiani e andamento del Paese. Periodi di stress finanziario e possibile incremento degli spread potrebbero coincidere con una decrescita della ricchezza netta dei risparmiatori, togliendo un supporto anticiclico all’economia del Paese”, conclude Rossignoli
La view di Moneyfarm sul BTP Valore
Alla luce di queste considerazioni, Moneyfarm rimarca come il BTP Valore di prossima emissione rappresenti un’opzione di investimento interessante per un investitore italiano, ma va considerata all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia, tenendo presenti obiettivi, orizzonte temporale e diversificazione di portafoglio. “Se si è disposti a sostenere il livello di volatilità del Btp, si possono provare a ottenere rendimenti più interessanti; mentre se si ha nel mirino il rendimento medio offerto dal BTP, ci sono senz’altro soluzioni più diversificatesegnalano gli esperti”.
BTP Valore: le caratteristiche chiave
In rampa adi lancio la terza emissione del BTP Valore, i buoni del Tesoro garantiti dallo Stato, dedicati esclusivamente al mercato retail. Nella giornata di venerdì il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha pubblicato la serie dei tassi cedolari minimi garantiti per la terza emissione del BTP Valore:
3,25% per il 1°, 2° e 3° anno;
4% per il 4°, 5° e 6° anno.
“Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione”, si legge nella nota del Tesoro nella quale si precisa che il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005583478.
Ecco i punti chiave della nuova edizione.
- L’emissione che avrà luogo da lunedì 26 febbraio a venerdì 1° marzo (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata
- Il titolo avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni, nonché un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7 per cento per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.
- Oggi verranno comunicati i tassi minimi garantiti nei primi tre anni e nel successivo triennio, congiuntamente al codice ISIN che identifica il titolo.
- Come per le precedenti emissioni, il BTP Valore potrà essere acquistato esclusivamente dai piccoli risparmiatori attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.
- L’investimento potrà partire da un minimo di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo di Stato potrà essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento.
- Sul BTP Valore si applica la consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione. I sottoscrittori, come sempre, potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato. Il capitale sottoscritto è garantito a scadenza.
- Il collocamento avrà luogo sulla piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di due banche dealers: Intesa Sanpaolo e UniCredit.