Notizie Notizie Italia Enel chiude valzer delle trimestrali a Piazza Affari: il 21/03 i conti. La preview

Enel chiude valzer delle trimestrali a Piazza Affari: il 21/03 i conti. La preview

21 Febbraio 2024 16:44

C’è ancora fermento nel segmento dei corporate bond a Piazza Affari. Dopo il buon avvio d’anno, con i collocamenti di alcune big del Ftse Mib, tra cui Eni e Mediobanca, il mercato guarda oggi al nuovo bond ibrido targato Enel. Si tratta dell’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, subordinato ibrido per un ammontare complessivo pari a 900 milioni di euro che ha riscosso una domanda elevata (tre volte l’offerta).

Ma il colosso energetico italiano guidato da Cattaneo si prepara al test con i conti trimestrali previsti tra un mese esatto, il prossimo 21 marzo. Vediamo quali sono le attese del mercato per i risultati finanziari 2023 e le caratteristiche del nuovo bond.

Enel chiude il valzer delle trimestrali: le attese degli analisti

Tra le big del Ftse Mib Enel sarà una delle ultime a comunicare i conti 2023 (bisogna ricordare che saranno i primissimi numeri del 2023, in quanto Enel non ha annunciato al mercato come altre società i risultati preliminari a febbraio). Il consiglio di amministrazione si riunirà il prossimo 21 marzo per l’approvazione del bilancio 2023 e la proposta di destinazione degli utili.

Numeri 2023 che arrivano a distanza di alcuni mesi da uno degli ultimi maggiori catalyst per il titolo: la presentazione lo scorso 22 novembre del nuovo piano strategico firmato per la prima volta dal nuovo ceo Flavio Cattaneo (nella primavera 2023 ha preso il posto di Francesco Starace) con il nuovo management. Nel corso del Capital Market Day autunnale Enel ha tracciato la strategia futura che guarda più alle Reti e all’Italia (quasi il 50% degli investimenti lordi saranno destinati al Belpaese), e meno sulle rinnovabili. Un piano che cerca di mirare a quella che “sostenibilità finanziaria”.

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Ecco cosa dice il consensus

Enel ha pubblicato le previsioni del consensus degli analisti che seguono il titolo (20 broker), aggiornate allo scorso 26 gennaio. Stando alle stime del consensus il gruppo energetico italiano dovrebbe archiviare il 2023 con un Ebitda di 21,753 miliardi di euro, con un intervallo di stima compreso tra i 20,58-22,52 miliardi. L’utile netto ordinario dovrebbe, invece, attestarsi a 6,49 miliardi (intervallo tra 5,88-6,72 miliardi), con un utile per azione (Eps) atteso a 0,65 euro (intervallo compreso tra 0,62-0,69 euro). Infine, l’indebitamento netto di Enel dovrebbe attestarsi a 58,95 miliardi, con un intervallo tra 52,07-66,9 miliardi di euro, con una discesa attesa nel 2024 a 48,85 miliardi.

Secondo il consensus pubblicato da Bloomberg, Enel dovrebbe registrare per il 2023 ricavi per 113,77 miliardi di euro e un utile netto rettificato, ossia al netto delle poste non ricorrenti, di 6,53 miliardi.

Enel, Goldman Sachs lima target a 8,7 euro

In un recente report dedicato alle utility europee, Goldman Sachs ha confermato la raccomandazione di acquisto (rating buy) su Enel, limando il target price da 8,8 a 8,7 euro. Nella tabella sottostante viene indicata la revisione delle stime per gli esercizi dal 2024 al 2027 in termini di Ebitda ed Eps.

Bond ibrido, ecco le caratteristiche principali

Dopo avere iniziato il 2024 con l’emissione sul mercato Eurobond di un “Sustainability-Linked bond” (in due tranche rivolto agli investitori istituzionali), ieri Enel ha comunicato al mercato di avere completato l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile sul mercato europeo, subordinato ibrido perpetuo con denominazione in euro, destinato agli investitori istituzionali, per un valore complessivo di 900 milioni di euro. Il bond presenta una cedola pari al 4,750%.

L’operazione riflette, spiega la società in una nota, la strategia finanziaria del Gruppo Enel, finalizzata ad ottimizzare il costo del capitale al servizio degli investimenti industriali del Piano Strategico 2024-2026. L’emissione coglie, inoltre, la favorevole finestra offerta dalle attuali condizioni di mercato, per rifinanziare anticipatamente le prossime scadenze del portafoglio di strumenti ibridi della Società.

Il bond ha ricevuto richieste di sottoscrizione in esubero per più di 3 volte, totalizzando ordini per un importo pari a più di 3 miliardi di euro.

Enel ha attualmente un costo del debito al 4% a fine 2023 che è atteso decrescere al 3,8% a fine piano (2026) grazie alle azioni di centralizzazione della provvista di finanza (attesa con costo inferiore la 4% per il 90% del rifinanziamento atteso) e alla conseguente riduzione dell’esposizione in America Latina (85% del debito atteso al 2026 sarà denominato in euro al 3,3%, l’8% circa in dollari al 5,6% e il 7% in Latam al 9,5% medio)”. Commentano così gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione d’acquisto (rating buy) su Enel e target a 7,6 euro, il lancio del nuovo bond.