Bper: ancora firma Bce negli utili, NII e guidance. L’annuncio su tassa extraprofitti banche

Gli utili di Bper piacciono ai mercati, che premiano il titolo della banca modenese.
Sul Ftse Mib di Piazza Affari, le azioni si confermano tra le migliori del listino, scattando di quasi il 4%, a 3,25 euro.
A scatenare i buy, è in particolare la decisione dell’istituto di credito di migliorare la guidance.
Così come hanno fatto altre banche italiane che hanno pubblicato finora i loro bilanci, anche Bper ha inoltre deciso di non pagare la tassa sugli extraprofitti bancari varata dal governo Meloni.
- Bper: l’utile netto batte le attese, i numeri dei primi nove mesi del 2023
- I numeri del terzo trimestre 2023
- Tassa extraprofitti: anche Bper non la pagherà
- Il ceo Montani: capitale e liquidità rimangono elevati
- Bper migliora la guidance per il 2023. L’outlook su NII e utile netto
- Equita: sorpresa positiva da NII e dal trading. La SIM alza le stime
Bper: l’utile netto batte le attese, i numeri dei primi nove mesi del 2023
L’utile netto consolidato di Bper relativo ai primi nove mesi è ammontato a 1,087 miliardi.
Considerando ancora i risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2023, i ricavi core sono saliti a 3,862 miliardi, +44,2% su base annua.
Il margine di interesse ha segnato un rialzo a € 2,381 miliardi, mentre le commissioni nette sono ammontate a €1,481 miliardi, grazie anche al positivo risultato della raccolta netta gestita (+579 milioni da inizio anno).
Nello specifico, il margine di interesse è balzato di ben +88,9% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022, grazie in particolare all’incremento dello spread commerciale conseguente al contesto favorevole dei tassi d’interesse (dunque grazie ai rialzi dei tassi varati dalla Bce di Christine Lagarde), all’efficace gestione del pass-through sui depositi e al contributo derivante dal portafoglio di investimenti.
I numeri del terzo trimestre 2023
Bper ha concluso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto pari € 382,5 milioni, dopo aver spesato € 125,8 milioni di costi sistemici.
L’utile netto si è confermato migliore delle attese formulate dal consensus degli analisti intervistati da Bloomberg, che avevano previsto un valore pari a 315,167 milioni di euro, in ribasso rispetto ai 413,876 milioni del secondo trimestre del 2023.
Gli analisti di Equita SIM avevano stimato un utile netto a 337 milioni.
Il margine di interesse è stato pari a € 836,5 milioni in rialzo del 2,2% rispetto al trimestre precedente.
L’NII dimostra come la banca, così come tutte le altre banche italiane che hanno annunciato finora i conti, abbia continuato ad avvantaggiarsi dei rialzi dei tassi varati in modo praticamente incessante, fino alla pausa di qualche settimana fa, dalla Bce di Christine Lagarde .
Migliorata l’efficienza operativa, con un rapporto cost/income che è stato pari al 49,6%, in deciso calo rispetto al 64,1% dei primi nove mesi del 2022.
Riguardo alla qualità del credito, il rapporto NPE lordo si è attestato al 2,8%, mentre quello netto all’1,2%, in flessione rispetto al 3,2% e all’1,4% della fine del 2022, dunque anche in questo caso in miglioramento.
Il default rate annualizzato si è confermato in calo da due trimestri consecutivi, scendendo allo 0,8%, rispetto all’1% di marzo e allo 0,9% di giugno.
Bper ha confermato inoltre gli elevati livelli di copertura degli NPL (crediti deteriorati), che sono saliti lievemente al 57,3%, rispetto al 57,1% della fine dello scorso anno.
Il costo del credito annualizzato si è attestato a 54 punti base, in calo rispetto ai 64 punti base del 2022.
Tassa extraprofitti: anche Bper non la pagherà
Anche Bper, così come Banco BPM, Mps, UniCredit, Intesa SanPaolo e Mediobanca tra le Big del credito italiano, ha annunciato che non pagherà la tassa sugli extraprofitti delle banche varata dal governo Meloni.
“In relazione all’Imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse, come prevista dal D.L. n. 104/2023 e relativa conversione con modificazioni nella Legge 9 ottobre 2023 n. 136, in data odierna (ieri per chi legge) il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca, e in modo analogo i Consigli delle altre banche del Gruppo, ha deliberato l’esercizio preliminare della facoltà riconosciuta dall’art. 26, comma 5-bis di tale provvedimento e, quindi, la futura proposta all’Assemblea annuale degli Azionisti 2024 di destinazione di quota parte dell’utile 2023 a una riserva di patrimonio netto indisponibile, per un importo complessivo attualmente determinato in € 315,4 milioni a livello di Gruppo”.
“Solo qualora venisse utilizzata tale riserva per la distribuzione ai soci, si determinerà a carico del Gruppo l’obbligo del versamento dell’imposta straordinaria di cui al citato art. 26, maggiorata di un importo pari, in ragione d’anno, al tasso di interesse sui depositi presso la Banca centrale europea“, puntualizza Bper.
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Il ceo Montani: capitale e liquidità rimangono elevati
Ottimista il numero uno di Bper, l’amministratore delegato Piero Luigi Montani, che ha così commentato:
“I risultati registrati nei primi nove mesi dell’anno sono motivo di particolare soddisfazione e confermano la persistente capacità della Banca di generare ricavi e di assicurare un efficace controllo dei costi di gestione. Al 30 settembre, l’utile netto di periodo si attesta a € 1.087,1 milioni. La performance della Banca rimane solida anche nel terzo trimestre 2023, confermando i risultati conseguiti nella prima parte dell’anno”.
“Nel corso del periodo – ha continuato Montani – la strategia commerciale ed organizzativa messa in campo ha consentito di ottenere una positiva dinamica dei risultati operativi: i proventi operativi netti pari a € 4.026,0 milioni hanno fatto rilevare un’ottima performance con una crescita del 43,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022, in particolare grazie al risultato del margine di interesse e a una solida performance commissionale”.
Riguardo ai livelli di patrimonializzazione, ha detto il ceo, questi si sono confermati “molto solidi”.
“I profili di capitale e liquidità della Banca rimangono infatti elevati grazie ad una generazione organica di capitale che permette al CET1 ratio proforma di raggiungere il 14,9%; anche la posizione di liquidità presenta indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste”.
Bper migliora la guidance per il 2023. L’outlook su NII e utile netto
I mercati e gli analisti apprezzano il miglioramento dell’outlook da parte di Bper.
In particolare, gli analisti di Equita hanno messo in evidenza l'”altro eccellente set di risultati”, riassumendo nel modo seguente la revisione della guidance per il 2023.
- Le stime sul margine netto di interesse NII sono state migliorate dai €2,8 miliardi a oltre €3,1 miliardi rispetto ai 3,1 miliardi attesi dalla SIM prima della diffusione dei conti.
- Le commissioni sono state confermate in area €2 miliardi (in linea con le attese) e i costi operativi a circa €2,7 miliardi (in linea con le attese).
- Stimati oneri one off da 400 milioni, che non erano stati previsti, mentre l’outlook sul costo del rischio (CoR) ordinario è stato rivisto dai 60 punti base circa precedenti a circa 50 punti base, al di sotto dei 54 punti base stimati. Bper prevede inoltre ora un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro, meglio rispetto agli 1,1 miliardi di euro attesi in precedenza, anche se al di sotto degli 1,4 miliardi previsti da Equita.
La principale sorpresa, ha spiegato la SIM milanese, deriva di fatto proprio dagli oneri one-off per 400 milioni di euro circa, legati a una nuova manovra per le uscite del personale (1000 persone) e per anticipare parte degli impatti legati al rinnovo del contratto bancario.
Al netto di questo impatto, la guidance di Bper sarebbe stata uguale a quella prevista da Equita, ovvero all’incirca di un utile netto di 1,4 miliardi.
Guardando al terzo trimestre soltanto, i conti di Bper hanno messo in evidenza i seguenti risultati:
- NII ovvero margine di interesse pari a €837 milioni, in rialzo del 2% su base trimestrale, meglio rispetto ai €816mn attesi da Equita.
- Un fatturato complessivo di €1,374 miliardi, in crescita del 3% su base trimestrale, meglio degli €1,333 miliardi stimati.
- Un utile operativo aumentato del 14% su base trimestrale a €738 milioni, decisamente superiore ai €671 milioni attesi.
- LLP (accantonamenti per perdite sui crediti) pari a 96 miliohni (44bps) rispetto alle rettifiche attese pari a -94 milioni (43 punti base).
Equita: sorpresa positiva da NII e dal trading. La SIM alza le stime
Equita ha indicato a livello di ricavi la sorpresa positiva arrivata dal margine netto di interesse (NII) e dal trading (€42 milioni, rispetto ai €15 milioni attesi), mentre le commissioni sono risultate sostanzialmente in linea (€486 milioni, in calo dell’1% su base trimestrale, rispetto ai 492 milioni attesi).
I costi operativi hanno battuto in modo significativo le attese, di ben il 4%, grazie a una “stagionalità trimestrale più favorevole delle attese (che erano di un calo del 7% su base trimestrale)”.
Equita ha messo l’accento inoltre, oltre che sugli ottimi risultati del terzo trimestre, sulle “indicazioni molto positive anche sul fronte del capitale, in crescita di 90 punti base su base trimestrale al 14,9% (45bps di crescita legati alla generazione di utile nel 3Q)”.
Gli analisti della SIM hanno così rivisto al rialzo l’outlook sull’utile adj del 2023 del 3% principalmente per numeri più alti attesi relativi al margine di interesse, ai ricavi di trading e al minore costo del rischio.
Migliorata anche la guidance, anche in questo caso del 2%, sull’utile adj. 2024-25, principalmente per minori costi operativi (attestandoci c.20% sopra consensus).
Il target price sul titolo è stato aumentato del 3%, a €4.6 , con un 2025E P/TE = 0.7x a fronte di un ROTE atteso > 12%.
Equita ha sottolineato, infatti che, “nonostante l’eccellente performance YTD (73% TR)” delle azioni Bper, il titolo tratta a valutazioni ancora estremamente contenute, con un 2024E P/TE in area 0.5x e un dividend yield > 10%”.