Bitcoin sempre peggio. Criptovaluta dà ragione ad alert bolla: -79% da dicembre
Bitcoin sempre peggio: la criptovaluta numero uno al mondo, che tanto aveva entusiasmato la platea di investitori potenziali e non, è scivolata al nuovo minimo dell’anno, bucando quota $3.500 nella sessione di domenica, stando alle rilevazioni di CoinDesk. Il valore è sceso fino a $3.447,58.
Anche i fan più sfegatati del mondo delle valute digitali sono costretti ormai a dare ragione a chi parlava del Bitcoin, ai tempi in cui stava correndo per raggiungere il massimo storico di quasi 20.000 dollari, come di una bolla pari o peggiore di quella dei Tulipani, e non solo.
La caduta libera è evidente, se si considera che la criptovaluta era scesa al di sotto della soglia di $6.000 soltanto a metà novembre. Da lì, non si è più ripresa, e negli ultimi sette giorni è andata ancora peggio, visto che ha perso più del 35%. Si tratta della settimana peggiore dall’aprile del 2013, quando il Bitcoin aveva sofferto un crollo superiore del 44%.
Il crollo rispetto al record testato lo scorso dicembre dice tutto di quell’asset su cui in diversi avevano lanciato l’avvertimento bolla: -79% dal valore di chiusura del dicembre del 2017.
E’ anche vero, tuttavia, come ricorda un articolo di Bloomberg, che ci sono stati altri momenti in cui la criptovaluta ha fatto crash, peggiori, almeno in termini percentuali, rispetto a quello attuale: la moneta digitale è per esempio scivolata del 93% nel 2011, per poi bruciare l’84% dle suo valore dal 2013 al 2015, durante il collasso della piattaforma Mt. Gox.
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