Notizie Notizie Mondo Banche Centrali Bce, Lagarde su tassi. ‘Altri rialzi, nessuno stop’

Bce, Lagarde su tassi. ‘Altri rialzi, nessuno stop’

4 Maggio 2023 15:25

La Bce di Christine Lagarde ha ridotto l’intensità del rialzo dei tassi dell’Eurozona, annunciando tuttavia che accelererà il ritmo di riduzione dei titoli di stato dell’area euro, BTP in primis, che detiene nel suo bilancio, nell’ambito del piano di Quantitative Tightening (QT).

Una cattiva notizia per i BTP e per gli altri bond dell’area euro di cui l’Eurotower ha fatto incetta per anni con il QE.

La banca centrale europea, a causa di “una inflazione che continua a rimanere troppo alta per un periodo di tempo troppo lungo” ha alzato i tassi di 25 punti base, portando i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3,75%, al 4,00% e al 3,25%, con effetto dal 10 maggio 2023.

La decisione della Bce è arrivata il giorno dopo l’annuncio della Fed, la banca centrale americana guidata da Jerome Powell, che ieri ha alzato anch’essa i tassi sui fed funds di 25 punti base, portandoli al nuovo range compreso tra il 5% e il 5,25%.

LEGGI

Bce alza tassi di 25 pb. Il comunicato

SEGUI

Speciale BCE – 4 maggio 2023

Bce, Lagarde: ‘determinati a combattere l’inflazione

Nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi della Bce, Christine Lagarde ha sottolineato che tutti gli esponenti del Consiglio direttivo dell’Eurotower si sono mostrati, nel corso della riunione odierna, “determinati a combattere l’inflazione per fare in modo che nel medio termine torni al target della Bce”, pari al 2%.

Lagarde ha sottolineato che, tra tutti i dati e le informazioni che il Consiglio direttivo della Bce ha esaminato nel corso della riunione di oggi, è stato preso in considerazione anche il sondaggio BLS (Bank Lending Survey) diramato la scorsa settimana, che ha messo in evidenza una stretta sul credito da parte delle banche dell’Eurozona.

Detto questo, anche se “come al solito ci sono state diverse opinioni, tutti hanno concordato sulla necessità che fosse necessario alzare i tassi, così come sul fatto che c’è ancora molto da fare”.

Il rialzo dei tassi di oggi di 25 punti base e non di 50 punti base, come nelle sei volte precedenti, non significa dunque che la Bce stia deponendo le armi nella sua lotta all’inflazione.

Non per niente Lagarde ha fatto riferimento all’importanza che “la nostra determinazione” a sconfiggere l’inflazione sia “credibile”, passando poi la parola al suo vice Louis De Guindos riguardo al tema delle condizioni di salute in cui versano le banche europee.

“Dobbiamo ricordare che l’aumento dei tassi di interesse è positivo per le banche europee”, ha sottolineato il vicepresidente della Bce Louis De Guindos,  riferendosi all'”impatto positivo che le strette monetarie stanno avendo sui margini degli istituti di credito”.

Le novità per BTP e titoli area euro con APP e PEPP

Riguardo al programma PAA, la doccia fredda per i BTP e per gli altri titoli di stato dell’area euro è arrivata con la decisione dell’Eurotower di “interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PAA (programma di acquisto di attività), a partire da luglio 2023″.

LEGGI ANCHE

Bce, per BTP c’è un altro allarme oltre a tassi e QT

La storia dei bazooka della Bce APP e PEPP

Riguardo invece alla riduzione del proprio bilancio avviata con il lancio del Quantitative Tightening (in termini tecnici l’esatto opposto del Quantitative Easing, quest’ultimo noto anche come APP, PAA in italiano), la Bce ha reso noto che il processo continua e che il taglio dei bond che l’Eurotower continua a detenere continuerà in media al ritmo di “15 miliardi di euro al mese sino alla fine di giugno 2023”.

A tal proposito, un articolo del Financial Times dedicato alla Bce ha fatto notare come l’obiettivo della Bce, una volta arrivato il mese di giugno, sia quello di velocizzare il ritmo di smobilizzo di BTP & Co che ha in pancia, portando i tagli mensili a quota 25 miliardi di euro , a partire da luglio.

Così, interpellato dall’agenzia Reuters, Marchel Alexandrovich, economista per l’Europa presso Saltamarsh Economics, Londra, ha commentato quanto emerso oggi dalla riunione della Bce:

“Ovviamente l’intensità della manovra (stretta monetaria) è stata ridotta, ma il messaggio non è poi cambiato molto da quello di marzo”.

Ovvero?

“Il messaggio che la Bce sta cercando di inviare ai mercati è che c’è ancora lavoro da fare. Non è la stessa cosa che si è verificata ieri con la Fed. (La Bce) alzerà ancora”, ha spiegato l’economista, facendo notare la differenza tra l’Eurotower, determinata ad alzare ancora i tassi e la Fed di Jerome Powell, che ha aperto, invece, alla possibilità che il ciclo di rialzo dei tassi sia arrivato alla fine

Per quanto riguarda la notizia legata all’APP, Marchel Alexandrovich ha detto che, a suo avviso, non c’è stata alcuna sorpresa, e che a questo punto l’attenzione si sposterà piuttosto su quando la Bce staccherà la spina anche ai reinvestimenti PEPP, aventi per oggetto quei titoli di cui la banca centrale europea ha fatto incetta nell’ambito del piano di emergenza del QE pandemico.

Tassi Bce, il commento: con crisi banche una “mossa non saggia”

La determinazione di Lagarde ad alzare nuovamente i tassi, in ogni caso, indispettirà sicuramente gli esponenti del governo Meloni, che si erano fatti già notare nel dicembre del 2022 per le forti critiche che avevano rivolto alla politica monetaria dell’Eurotower.

Interpellato dall’FT, contrario alla strategia di Lagarde si è mostrato tra gli altri Krishna Guha, vice-presidente della banca di investimenti Usa Evercore che, facendo riferimento all’incubo che sta tornando a vivere il sistema bancario Usa, con il nuovo caso PacWest ma non solo, ha definito la mossa della Bce “non saggia, visto lo stress che sta colpendo le banche di tutto il mondo”.

Dal canto suo Ben Laidler, global market strategist di eToro, Londra, ha commentato l’ultima stretta della Bce sottolineando che il rialzo dei tassi meno aggressivo, pari a 25 punti base, “non è una pausa, e la banca centrale alzerà ancora i tassi”, rimarcando dunque quanto ha detto Christine Lagarde.

D’altronde, ha fatto notare, “la Bce fa fronte a un cocktail triplo formato da 1) una inflazione ancora ostinatamente alta, attorno al 7%; 2) una economia resiliente che sta riuscendo a schivare la recessione. 3) le conseguenze di un ciclo di rialzo dei tassi che è iniziato in ritardo, meno di un anno fa”.