Notizie Notizie Mondo Bce: Lagarde e la “lezione” sull’integrazione. I passaggi chiave

Bce: Lagarde e la “lezione” sull’integrazione. I passaggi chiave

19 Giugno 2025 15:22

Anche la Banca centrale europea (Bce) si ritaglia il suo spazio in questa settimana affollata di annunci da parte delle banche centrali. Non a colpi di decisioni di politica monetaria, come è avvenuto nelle ultime ore per la Federale Reserve  e la Bank of England che hanno mantenuto lo status quo ma anche per la Banca nazionale Svizzera che ha portato i tassi allo zero, ma di avvertimenti, esortazioni e indicazioni forti e su più fronti da parte della presidente Bce, Christine Lagarde.

L’ultimo intervento oggi da Kiev nel corso della nona conferenza annuale “Economic and financial integration in a stormy and fragmenting world”, organizzata dalla Banca nazionale dell’Ucraina e dalla Narodowy Bank Polski. Con una “lezione” sull’integrazione e sui sui benefici di un’integrazione economica e finanziaria in un mondo sempre più frammentato.

Nei giorni scorsi il messaggio chiave aveva riguardato l’euro, per un “euro globale“. “La ridefinizione dell’ordine mondiale offre opportunità affinché l’euro conquisti un ruolo di primo piano sulla scena globale”, ha detto Lagarde.

Ma vediamo, ora, alcuni passaggi del discorso dell’ex numero uno dell’FMI a Kiev.

Il partner commerciale più importante dell’Europa? E’ l’Europa stessa

Lagarde dà ampio spazio, prendendo in considerazione diverse sfaccettature al concetto di integrazione e ai benefici che può portare a livello economico e finanziario. “Le ragioni a favore dell’integrazione regionale sono chiare e, nell’attuale panorama geopolitico sempre più frammentato, sono diventate ancora più convincenti”, ha rimarcato Lagarde sottolineando che in primo luogo l’integrazione regionale sostiene la crescita.

“Le economie europee sono estremamente aperte, il che significa che un mondo che si frantuma in blocchi commerciali rivali pone chiari rischi per la prosperità. Eppure, il partner commerciale più importante dell’Europa è l’Europa stessa: circa il 65% delle esportazioni dell’area dell’euro è destinato ad altri paesi europei, tra cui Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Anche per l’Ucraina, l’Europa è il principale partner commerciale, rappresentando oltre il 50% del suo scambio di merci nel 2024″, ha precisato.

Con un consiglio chiaro: “Con legami economici più saldi – collegando più strettamente le economie vicine – possiamo ridurre la nostra esposizione agli shock esterni. L’aumento degli scambi commerciali all’interno della nostra regione può contribuire a compensare le perdite sui mercati globali”.

Ucraina in un momento cruciale

“L’Ucraina si trova in un momento cruciale: si trova ad affrontare le difficoltà della guerra, la sfida della ricostruzione e l’opportunità di una più profonda integrazione regionale. In un mondo segnato da mutevoli realtà geopolitiche, tale integrazione offre una chiara via verso la ripresa e una prosperità duratura“.  Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel passaggio conclusivo del suo discorso. “La storia recente dell’integrazione regionale – ha aggiunto – mostra non solo i suoi immensi benefici, ma anche l’importanza di gestire i rischi della transizione attraverso solidi quadri politici. Sottolinea inoltre la necessità di sostenere le riforme nel tempo, garantendo che le persone ne percepiscano i benefici. Sono fiduciosa che l’Ucraina sarà in grado di realizzare appieno il suo potenziale economico, trasformando i disordini di oggi nelle fondamenta di un futuro dinamico”.

De Guindos ribadisce: “approccio guidato dai dati, meeting dopo meeting”

Intanto oggi al Young Factor a Milano Vicepresidente Luis de Guindos è tornato sui temi legati più strettamente alle mosse della Bce in tema di politica monetaria. E ha rimarcato, come fatto alcuni giorni fa, che in un contesto di eccezionale incertezza è necessario mantenere “un approccio guidato dai dati, meeting dopo meeting“.

“Le tensioni commerciali continuano a influire sulle nostre proiezioni e decisioni e i loro esiti determineranno il percorso futuro dell’inflazione e della crescita”, aveva ribadito a Reuters in avvio di settimana.