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Banche USA, panico dopo First Republic

3 Maggio 2023 12:29

Non c’è tregua per il comparto bancario USA dopo il terzo fallimento di alto profilo, che ha visto come protagonista la banca californiana, First Republic Bank crollano i titoli delle banche USA di piccole e media dimensione. Un chiaro segnale che il mercato è in cerca della prossima vittima del settore proprio alla vigilia della riunione della Federal Reserve, in agenda oggi 3 maggio. Le aspettative del mercato sono per un ultimo rialzo dei tassi di 25pb, che porterebbe i tassi dei Fed Funds Rate nel range del 5-5,25%, nonostante le recenti difficoltà del sistema finanziario statunitense.

Sell-off sulle banche USA

Le vittime del sell-off di ieri sono proprio le banche che hanno subito un duro colpo dopo il collasso della Silicon Valley Bank a marzo. PacWest, con sede a Los Angeles ha perso il 28%, mentre Western Alliance, con sede a Phoenix ha lasciato sul terreno il 15%. Mentre la banca newyorkese, Metropolitan Bank, ha perso il 20%.

Citizens, Truist e US Bank hanno perso circa il 7% ciascuno. Non è stata una seduta facile anche per i big del settore, anche se le perdite sono state più moderate. Bank of America e Wells Fargo hanno perso rispettivamente il 3% e il 4%, mentre JPMorgan ha ceduto quasi il 2%, cancellando così i guadagni delle seduta precedente.

Banchieri e le autorità di regolamentazione speravano di calmare le acque con il salvataggio di First Republic Bank, tramite l’acquisto di gran parte delle attività della banca da parte di JPMorgan. Tanto è che il ceo di quest’ultima, Jamie Dimon ha dichiarato in seguito all’operazione: “Questa parte della crisi è finita“. Dunque, non sembrerebbe.

Il recente selloff nel settore riflette un “sentiment negativo ingiustificato” piuttosto che qualsiasi nuova informazione, dichiara in una nota l’analista di RBC Capital Markets, Jon G. Arfstrom.

Banche USA, una fase cronica della crisi?

L’aumento dei tassi della Federal Reserve ha spinto i clienti delle banche a spostare i propri soldi dai conti correnti a prodotti come i Treasury che offrono rendimenti più elevati. Banche come SVB e First Republic, che dipendevano fortemente dai grandi depositi dei clienti ultra ricchi erano particolarmente vulnerabili.

“Il mercato sembra essere sempre preoccupato per qualche banca”, scrive in una nota Jason Goldberg, Analista di Barclays. “Con il collasso di First Republic, ora, stanno cercando la prossima vittima.”

I titoli di PacWest e Western Alliance sono in netto calo dall’inizio di marzo. Esattamente come la SVB, entrambe le banche lavorano con le startup tecnologiche della Silicon Valley, e dunque indubbiamente hanno sofferto i recenti avvenimenti.

I depositi presso entrambe le banche si sono stabilizzati dopo i deflussi a due cifre relativi al primo trimestre. PacWest ha dichiarato che esplorerà “vendite di asset strategici” per aumentare la liquidità.

“Potremmo entrare in una fase cronica della crisi”, ha affermato Julian Wellesley, analista presso Loomis Sayles. “Si tratta di una prospettiva difficile per le banche regionali”.

In seguito ai numeri del primo trimestre dell’anno alcuni analisti hanno affermato che le preoccupazioni per le banche regionali sono state esagerate. La maggior parte delle banche, al di là dei big di Wall Street, ha registrato dei profitti solidi nei primi tre mesi dell’anno, anche se alcuni di loro non sono stati all’altezza delle aspettative. Tuttavia, è evidente che le banche regionali hanno avvertito l’arrivo di un ambiente sfidante. Molte di quelle hanno registrato un modesto calo dei depositi e hanno abbassato le loro previsioni di profitto, affermando che avrebbero dovuto pagare interessi più elevati sui conti di risparmio e sui certificati di deposito per mantenere i clienti.