Notizie Notizie Italia Banche & Borsa: Mediobanca paga ‘problemi di casa’, UniCredit in pole position

Banche & Borsa: Mediobanca paga ‘problemi di casa’, UniCredit in pole position

21 Settembre 2023 16:22

Mediobanca e UniCredit osservate speciali a Piazza Affari.

Mentre il titolo di Piazza Gae Aulenti si conferma anche oggi il migliore del Ftse Mib, all’indomani del grande annuncio sul piano di buyback 2023 arrivato dalla banca italiana gestita dal ceo Andrea Orcel, Mediobanca rimane sottotono, guardando ai problemi di ‘casa’. Problemi di casa che vedono contrapposti da un lato i vertici, ergo il cda presieduto dall’amministratore delegato Alberto Nagel, dall’altro i principali azionisti di Piazzetta Cuccia, ovvero la finanziaria Delfin e il gruppo Caltagirone.

Delfin, nota anche come la cassaforte della famiglia Del Vecchio – che detiene partecipazioni anche nei capitali, tra gli altri, nei capitali di EssilorLuxottica, Generali e UniCredit – è il maggiore azionista di Mediobanca con una quota del 20% circa.

Il gruppo Caltagirone ha in mano invece il 10% circa del capitale dell’istituto.

In una sessione dominata dai sell dopo gli annunci sui tassi arrivati da diverse banche centrali – sotto i riflettori la Fed, la Bank of England, la Banca centrale della Svizzera SNB –  il Ftse Mib di Piazza Affari cede l’1,64%.

La seduta, per le banche nello specifico, è contrastata:

UniCredit sfida comunque l’ansia tassi che assilla di nuovo il mondo intero, svettando sul Ftse Mib e salendo al record degli ultimi otto anni con un rialzo del 2% circa.

Banco BPM avanza dell’1,3%, Bper è invariata, Intesa SanPaolo cede lo 0,99%, Mps fa + 0,70%.

Mediobanca: il Pomo della discordia tra cda e azionisti Delfin-Caltagirone

Nel caso di Mediobanca, si mette in evidenza il Pomo della discordia tra gli azionisti di maggioranza e i vertici di Mediobanca, ovvero il rinnovo del cda, al centro dell’attenzione da giorni, con quell’ultimatum che, stando a quanto ha riportato Il Sole 24 Ore, l’Ad di Mediobanca Nagel si è visto rifiutare da Delfin e Caltagirone.

L’ultimo appello lanciato dal ceo per convincere gli azionisti ad aderire alla lista unica, in vista del rinnovo del cda da ufficializzare alla fine di ottobre, è stato accolto con un netto no.

E così Nagel è andato dritto per la sua strada.

La conseguenza è che, nella serata di ieri, Mediobanca ha annunciato la lista presentata dal cda.

Si tratta di una lista di 15 candidati alla carica di consigliere, per il triennio 2024-2026, che sarà sottoposta all’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 28 ottobre.

Tutto questo, mentre il quotidiano La Repubblica dà notizia di un dramma che si sta consumando nella stessa Delfin, di altra natura, con l’articolo “Del Vecchio, guerra sull’eredità Milleri litiga con i figli del fondatore”  che rivela come non sia stato trovato un accordo sull’eredità del patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio, tra Francesco Milleri, presidente della holding Delfin, e i figli del fondatore.

Tornando alla lista presentata e approvata ieri sera dal cda di Mediobanca, i nomi del candidati sono i seguenti:

  1. Renato Pagliaro
  2. Alberto Nagel
  3. Laura Cioli
  4. Valérie Hortefeux
  5. Francesco Saverio Vinci
  6. Laura Penna
  7. Vittorio Pignatti Morano
  8. Angel Vilà Boix
  9. Virginie Banet
  10. Marco Giorgino
  11. Mana Abedi
  12. Maximo Ibarra
  13. Simonetta Iarlori
  14. Mimi Kung
  15. Stefano Parisse.

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Rinnovo cda, la lista conferma Nagel ancora ceo, Pagliaro presidente

Dalla lista emerge l’intenzione del cda di confermare Alberto Nagel nella posizione di ceo, e Renato Pagliaro in quella di presidente.

Una nota odierna di Equita commenta le novità di Mediobanca, rimarcando come la lista non includa “alcun candidato espresso né da Delfin né da Caltagirone”.

Equita fa notare che “tra gli amministratori, 4/5 soddisfano i requisiti di indipendenza stabiliti dallo statuto, e più della metà sono consiglieri uscenti, al fine di garantire stabilità ed efficacia nella gestione aziendale, soprattutto attuazione del Piano 2023-26 approvato lo scorso
maggio”.

“La lista proposta, inoltre – sottolinea la SIM milanese facendo riferimento a quanto emerso dal comunicato di Piazzetta Cuccia – aumenta la diversità e l’esperienza, includendo un maggior numero di profili internazionali (da 3 a 6) e competenze specialistiche in materia di rischi bancari”.

“Anche al fine di favorire l’attività di engagement con gli azionisti”, il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha annunciato inoltre di aver “deliberato di promuovere una sollecitazione di deleghe”, dando l’incarico a Morrow Sodali,  e ha aggiunto che la “documentazione relativa sarà pubblicata nei prossimi giorni”.

Mediobanca, attesa per lista Delfin: ex ministro Grilli tra i candidati?

Equita Sim ha riportato anche le indiscrezioni stampa emerse oggi dai quotidiani:

In particolare, “secondo la Stampa, Delfin starebbe preparando una lista indipendente con 5 nomi (e non più 7 come precedentemente ipotizzato), tra cui l’ex ministro dell’Economia Grilli”.

Per quanto riguarda il collegio sindacale, è stato ricordato che “Delfin aveva votato per la lista Assogestioni tre anni fa”. Quest’anno potrebbero esserci tuttavia “due liste, inclusa una della holding di Del Vecchio”.

A questo punto, secondo Equita, è importante valutare le decisioni che Delfin prenderà in merito alla sua lista di candidati sia in termini di numero che nomi proposti.

In questo contesto, gli analisti della Sim hanno ribadito la loro view, secondo cui “la conferma dell’attuale management è un elemento importante per assicurare stabilità nella governance, focus sul business e attuazione del piano industriale”.

Dal canto loro, gli analisti di Intesa SanPaolo hanno scritto in una nota odierna che la notizia relativa alla presentazione della lista dei candidati per il rinnovo del cda da parte del board di Mediobanca era “attesa” e che “i prossimi grandi appuntamenti sono previsti in data 3 ottobre, quando Delfin presenterà la sua lista di minoranza (che potrebbe essere composta da 7 membri) e il prossimo 28 ottobre, giorno in cui si terrà l’assemblea degli azionisti, che dovrebbe dare il suo voto”.

Al momento, gli analisti di Intesa SanPaolo hanno una copertura sul titolo Mediobanca con rating “hold” e target price a 13 euro.

A Piazza Affari, alle 15.46 ora italiana, il titolo Mediobanca cede l’1,33%, a quota 12,25 euro.

UniCredit ancora in pole position. ‘Eccellente dotazione patrimoniale’

Osservata speciale oggi, e per la seconda sessione consecutiva, è anche UniCredit, dopo il rally della vigilia scatenato dal grande annuncio.

Nel ricordare che, “sulla base delle ultime comunicazioni societarie – la seconda tranche del programma di buyback 2022 da 1 miliardo ha raggiunto
785 milioni ed è attesa arrivare a conclusione per la fine del mese di settembre”, Equita SIM ha scritto oggi che “l’intenzione di anticipare la tranche di buyback 2023 conferma l’eccellente capacità di remunerazione degli azionisti della banca, supportata da una forte generazione organica di capitale, un’eccellente dotazione patrimoniale e da un’asset quality a livelli best-in-class nel settore”.

Per la Sim milanese “l’avvio della nuova tranche di buyback, poco dopo il termine della precedente, contribuirà a dare supporto al titolo, grazie alla continua presenza di un compratore marginale”.

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