Notizie Auto Auto, Europa in stallo. E Tesla paga ancora il flop elettrico

Auto, Europa in stallo. E Tesla paga ancora il flop elettrico

27 Maggio 2025 09:22

Stallo per le immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea che scendono nel mese di aprile dello 0,3% (1.077.186). Il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) chiude il primo quadrimestre dell’anno con all’attivo 4 milioni e 459.087 autovetture, volumi al di sotto di quelli pre-Covid di quasi il 20%. Nei cinque maggiori mercati il calo peggiore è in  Francia (-26% sul 2019), Germania (-23,8%), Regno Unito (-18,7%), Italia (-18,2%) e Spagna (-13,4%). L’elettrificazione del parco circolante resta una chimera. E la quota di Tesla ha un crollo verticale.

Il trend delle case auto

In aprile Stellantis scende (-0,5%) con un calo più sostenuto nel confronto con un anno fa (-9,6%) e nonostante le performance positive dei marchi Peugeot, Jeep e Alfa Romeo. Volkswagen resta piatta. Renault Group si consolida al terzo posto per volumi tra i produttori europei con due punti di market share in più rispetto a Hyundai e tre rispetto a Toyota. Saic Motor continua l’ascesa a dei volumi sul mercato europeo e registra un +24% nel mese, e +31% da inizio anno.

Tesla scivola dell’1,4%, mentre nel mese le immatricolazioni si sono dimezzate, con un market share dello 0,7%.

Guardando solo al mercato Ue ristretto (senza Etfa e Uk), Stellantis mette a segno una leggera crescita. “I risultati di aprile in Europa confermano che il gruppo è sulla strada giusta per recuperare il terreno perduto. Per la prima volta nell’anno abbiamo raggiunto, con il 17,3% (+0,1% rispetto ad aprile 2024), una quota mercato totale Ue30 (auto e veicoli commerciali) superiore a quella di un anno fa. Confermata inoltre la leadership nel segmento delle vetture ibride (15,1%, +4.7%), già evidenziata al termine del primo trimestre” è il commento di un portavoce di Stellantis. Resta solidissima – spiega l’azienda – la leadership nel mercato dei veicoli commerciali e sul mercato totale di Francia, Italia e Portogallo.

L’elettrico sempre flop in Italia

La quota dell’elettrico sulle immatricolazioni in Europa Occidentale del gennaio-aprile 2025 si aggira sul 17% con grandi divari tra paese e paese. Considerando i cinque maggiori paesi dell’Europa Occidentale, in testa alla graduatoria per immatricolazioni di auto elettriche nel primo quadrimestre c’è il Regno Unito (20,7%), poi la Francia (18,2%), Germania (17,5%) e Spagna (6,9%) . Ultima è l’Italia (5,1%).

“Considerando questi dati – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – raggiunti con incentivi generosi e anche con forti sconti, non appare certo a portata di mano la possibilità dell’integrale conversione all’elettrico del parco circolante dell’Europa Occidentale. E ciò anche perché il divieto di immatricolare nuove auto con motori a combustione interna a partire dal 2035 incontra sempre meno il favore del pubblico”.

Secondo il Centro studi promotor, a pesare sulle vendite è la transizione energetica che ha indotto molti automobilisti a rinviare l’acquisto di una nuova auto per le perplessità legate alla transizione ed anche e soprattutto per i forti aumenti dei prezzi.
Diverse sono le conseguenze di questa situazione e tra queste va segnalato il fatto che molti automobilisti proprietari di auto che in tempi normali sarebbero state sostituite rinviano la sostituzione o sostituiscono la propria auto non con una auto nuova, ma con un’auto usata di più recente immatricolazione di quella che possiedono. Questa situazione ha fatto sì che rimanessero in esercizio anche auto usate che in tempi normali sarebbero state rottamate con tutto quello che di negativo ne consegue per la sicurezza della circolazione e per l’inquinamento ambientale.

Brand cinesi e ibride

Continua l’ascesa dei marchi cinesi sul mercato europeo dell’automobile: secondo le analisi di Dataforce, in aprile i brand della Repubblica Popolare sono cresciuti del 79% a 50.173 unità, aumentando la quota di mercato dal 2,6% di un anno fa al 4,6% del 2025. Anche per superare i dazi imposti sulle vetture elettriche Made in China e importate Ue, le marche cinesi hanno progressivamente spostato l’offerta sui modelli ibridi. Non a caso, le vendite di questa tipologia di auto sono schizzate alle stelle: +534% per le ibride plug-in (9.472 unità) e +3.946% per le ibride non ricaricabili (8.619).

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