Notizie Notizie Mondo Nvidia: le stime su ricavi e utili trimestrali. Ma la “vera partita” si gioca sulla guidance

Nvidia: le stime su ricavi e utili trimestrali. Ma la “vera partita” si gioca sulla guidance

26 Maggio 2025 17:07

Ancora una volta Nvidia è chiamata a stupire con la presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre dell’esercizio fiscale 2026 che pubblicherà il 28 maggio a mercati americani chiusi. La sua trimestrale che “chiude” la stagione degli utili di Wall Street rappresenta ormai da tempo un termometro sullo stato di salute della domanda per l’intelligenza artificiale ed è importante per il sentiment dell’intero settore tecnologico (Usa e non solo)

Le stime su utili, ricavi ed Ebitda

Il 2025 è stato un anno a più velocità per Nvidia a Wall Street. La big tech Usa, il più grande produttore di chip per fatturato e valore di mercato e che vanta una capitalizzazione di mercato di oltre 3 trilioni di dollari, ha iniziato l’anno con lo scossone arrivato da Deepseek e poi ha preso il sopravvento un un clima d’incertezza legato alla politica commerciale di Donald Trump che l’ha portata lad aprile a tagliare le sue previsioni. Senza dubbio, Nvidia resta il maggiore beneficiario del boom dell’intelligenza artificiale e i suoi risultati e prospettive rappresentano il principale barometro della spesa per l’AI. Si tratta, come lo definiscono in molti sul mercato, di un “barometro per la corsa globale all’AI. “I numeri di Nvidia sono usati come proxy per misurare la velocità di adozione dell’intelligenza artificiale nel mondo reale: industrie, governo, sanità, energia”, aggiunge Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia.

Secondo il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg, i ricavi trimestrali di Nvidia dovrebbero raggiungere quota 43,37 miliardi di dollari. Con la sola divisione data center che rappresenta il pilastro portante che dovrebbe registrare un fatturato di oltre 39 miliardi e quella gaming a quota 2,85 miliardi. Sul fronte della redditività, l’utile operativo è atteso a quota 25,77 miliardi, con un utile per azione (Eps) visto a 0,80 dollari. Nella versione rettificata, l’utile netto dovrebbe raggiungere 21,73 miliardi.

La lezione delle ultime trimestrali: tutto si gioca sulla guidance

Mercoledì i riflettori saranno puntati su Nvidia, chiamata a dimostrare se l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale ha ancora fondamenta solide. E mentre l’attenzione sarà puntata anche sulla guidance e sulle dichiarazioni del ceo Jensen Huang, “come abbiamo imparato nelle ultime trimestrali, il mercato non si accontenta più della crescita ma pretende perfezione, coerenza e, soprattutto, visione”. A rimarcarlo Gabriel Debach, market analyst di eToro, che ricorda come “ad aprile, le stime sugli utili sono state riviste al ribasso per la prima volta da anni, dopo l’annuncio di un onere straordinario da 5,5 miliardi legato alle restrizioni sulle esportazioni del chip H20 verso la Cina. Ma quello che sembrava un punto debole si è trasformato in un punto di flesso”.

“Da allora, l’amministrazione americana ha accelerato l’offensiva diplomatica sul fronte AI: accordi in Medio Oriente, investimenti strategici e un ruolo centrale per Nvidia nella nuova geopolitica tecnologica globale. Il ceo Jensen Huang ha annunciato che venderà oltre 18.000 chip Blackwell alla saudita Humain – aggiunge Debach -. Gli Stati Uniti hanno stretto un’alleanza con gli Emirati Arabi per costruire un grande campus dedicato all’intelligenza artificiale, con Nvidia coinvolta in prima linea”. E, secondo il Financial Times, Oracle sarebbe pronta a investire 40 miliardi di dollari in chip Nvidia per alimentare i nuovi data center dedicati a OpenAI. Un dinamismo confermato anche sul fronte cinese: è arrivata pochi giorni fa la notizia del lancio di una nuova linea di chip AI con architettura Blackwell, pensata per il mercato cinese e con un prezzo compreso tra 6.500 e 8.000 dollari. Una risposta alle limitazioni imposte da Washington, che indica la volontà di restare rilevante anche dove il contesto geopolitico è più sfidante.

Per il mercato, però, tutto si gioca sulla guidance. Nvidia potrebbe stupire anche sui numeri, ma ciò che davvero conterà sarà la traiettoria. Le aspettative sono altissime. Le opzioni prezzano un movimento del 7,9% e il posizionamento mostra un misto di prudenza e attesa. Dopo aver incarnato lo slancio dell’intelligenza artificiale, Nvidia deve dimostrare di saperlo guidare, anche in un contesto più incerto”, conclude Debach.

Titolo Nvidia sotto la lente: quali sono le prospettive tecniche di breve periodo?

Dopo i forti rialzi da inizio aprile fino al 14 maggio i prezzi di Nvidia hanno mostrato una pausa di riflessione. Parte da questa considerazione Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, che commenta: “crediamo che l’eventuale superamento della resistenza a 137,40 dollari possa essere la condizione per rilanciare la spinta rialzista di fondo verso obiettivi long ipotizzabili a 143,44 dollari, picco del 18 febbraio, e 145 dollari, proiezione dell’ampiezza del movimento laterale mostrato dalle quotazioni nelle ultime sessioni. Discorso diverso, invece, in caso di cedimento del supporto a 127,8 dollari, bottom dello scorso venerdì, preludio a una possibile discesa in direzione di 116,62 dollari, copertura del gap up apertosi lunedì 12 maggio”.