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Apple e il caso GoerTek: basta made in China?

1 Marzo 2023 13:17

Apple: la profezia di GoerTek. Basta made in China, verso made in India

GoerTek, produttore degli AirPods di Apple, è convinta che il dado sia tratto, e che diversi saranno i fornitori cinesi a lasciare la Cina, preferendo altre mete, India in primis.

Forse Apple non è ancora pronta a mollare la Cina, nonostante le ripercussioni dalla pandemia Covid-19 e delle continue tensioni tra Pechino e Washington.

Ma GoerTek indica come diversi siano i fornitori cinesi del colosso dell’iPhone che sarebbero pronti a spostare la loro capacità produttiva fuori dal Paese, molto più velocemente di quanto previsto.

Produttore di AirPods e anche di cuffie per la realtà virtuale Quest per i dispositivi PSVR di Meta Platforms e Sony, GoerTek è uno dei tanti gruppi che stanno esplorando altri luoghi oltre la natia Cina.

La società produce la maggior parte dei gadget usati in tutto il mondo, dagli iPhone alle PlayStation.

Il vicepresidente Kazuyoshi Yoshinaga ha già dichiarato in un’intervista che l’azienda sta investendo 280 milioni di dollari in un nuovo stabilimento in Vietnam, valutando un’espansione in India.

Il manager ha tra l’altro sottolineato che le aziende tech statunitensi hanno esercitato forti pressioni affinché i produttori come GoerTek esplorassero siti alternativi alla Cina.

Fornitori Apple: in India creati più di 100.000 posti lavoro

Va anche detto che, attraverso i suoi fornitori, stando a un report pubblicato da Business Standard, Apple avrebbe creato più 100.000 posti di lavoro negli ultimi 19 mesi.

Nell’ambito degli schemi Production Linked Incentive (PLI), lanciati dal governo indiano guidato dal premier Narendra Damodardas Modi e tesi a creare opportunità di lavoro, sostenendo la produzione manifatturiera locale, i nuovi posti di lavoro sono stati creati soprattutto da aziende taiwanesi.

Sarebbero stati in particolare i tre fornitori taiwanesi di Apple noti per assemblare gli iPhone – il gigante di Taiwan Foxconn noto come Hon Hai, Pegatron e Wistron – a creare il 60% dei nuovi posti di lavoro: 35.500 sarebbero stati creati dalla sola Foxconn; Pegatron ne avrebbe creati 14.000.

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Oltre alle multinazionali taiwanesi, anche i fornitori cinesi di Apple starebbero puntando sempre di più sul made in India e in Vietnam, e sempre meno sul made in China.

A confermarlo è stato per l’appunto il vicepresidente di Goertek (colosso cinese) Kazuyoshi Yoshinaga, che supervisiona le operazioni vietnamite di GoerTek dalla provincia settentrionale di Bac Ninh, si è così espresso:

“A partire dal mese scorso, molti clienti ci fanno visita quasi ogni giorno”, ha detto, parlando dagli uffici di GoerTek, che occupano il vasto complesso industriale a nord di Hanoi.

L’argomento che domina le discussioni è il seguente: “Quando potrete andarvene?”

GoerTek è quotata alla borsa di Shenzhen dal maggio del 2008.

Il conflitto in espansione tra Stati Uniti e Cina, iniziato con una guerra commerciale e poi ampliatosi fino a comprendere ampi divieti sullo scambio di chip e capitali, sta spingendo a ripensare la catena di approvvigionamento dell’industria elettronica, vecchia di decenni.

Apple non ha commentato l’eventuale possibilità di diversificare la produzione fuori dalla Cina, evitando con cura di suggerire che potrebbe ridurre i suoi investimenti in Cina, dove ha costruito un ecosistema incentrato su aziende come GoerTek e Foxconn Technology Group, che complessivamente danno lavoro a milioni di persone.

Dietro le quinte però, 9 su 10 dei più importanti fornitori di Apple potrebbero preparare trasferimenti su larga scala in Paesi come l’India, che sta offrendo incentivi per promuovere l’iniziativa Make in India di Narendra Modi.

Bloomberg Intelligence stima che potrebbero essere necessari otto anni per spostare solo il 10% della capacità produttiva di Apple al di fuori della Cina.

Ma il dirigente di GoerTek sostiene che il trasloco potrebbe essere molto più veloce.

La maggior parte dei produttori cinesi di tecnologia sta subendo la stessa pressione.

Direi che attualmente il 90% di loro sta guardando a questa” opzione, ha aggiunto Yoshinaga, sottolineando che “l’India è in cima alla lista dei desideri dei clienti,sia come mercato che come base di produzione.

Riceviamo richieste dai nostri clienti quasi ogni mese. Avete in programma un’espansione in India?“. ha detto Yoshinaga.

E certo, se Apple “decidesse di lanciare linee di produzione in India, potremmo pensarci seriamente. Al momento ci stiamo concentrando sullo sviluppo dei nostri impianti di produzione in Vietnam“.

GoerTek ha avviato le sue attività in Vietnam una decina di anni fa per produrre prodotti acustici su richiesta di Samsung Electronics Co.

Il fornitore gestisce ora otto stabilimenti nel Paese e prevede di raddoppiare la sua forza lavoro locale a 40.000 unità già a maggio per prepararsi al Natale, ha dichiarato Yoshinaga.

Per ora il Vietnam è l’unico sito produttivo dell’azienda al di fuori della Cina.

GoerTek, che stima di produrre cuffie per la realtà virtuale in Vietnam a partire dal 2024, prevede che il Paese del sud-est asiatico produrrà più della metà dei suoi ricavi globali in tre anni, rispetto all’attuale terzo.

L’azienda sta anche chiedendo ai propri fornitori di esplorare il nord del Vietnam per aprire nuove fabbriche.

Per il momento, il Vietnam rimane un luogo interessante. Apple potrebbe voler fare del Paese un centro di produzione di AirPods, iPad e MacBook.

Gli ordini di AirPods sono dominati da GoerTek e dall’altra azienda cinese Luxshare Precision Industry Co. che ha anch’essa un complesso nel nord del Vietnam.