Notizie Dati Macroeconomici Zona euro: male Pmi settembre, rischio contrazione nel 3Q

Zona euro: male Pmi settembre, rischio contrazione nel 3Q

22 Settembre 2023 11:50

Secondo quanto mostrano gli ultimi dati Pmi Composite, l’attività del settore privato nella zona euro continua a contrarsi a settembre. Questi dati suggeriscono che l’economia dell’Eurolandia si sta contraendo nel trimestre in corso (Q3).

Zona euro, deboli i pmi a Settembre

L’indice basato sui sondaggi condotti da S&P Global, tra i responsabili degli acquisti ha mostrato un quarto mese consecutivo di calo della produzione nel settore privato, toccando 47,1 punti. Anche se si tratta di un leggero miglioramento rispetto ad agosto, la lettura è chiaramente al di sotto del livello 50, che indica contrazione.

PMI Composite Zona Euro. Fonte: Tradingeconomics.com

In ogni caso il dato è superiore alle stime di consenso, che prevedevano un calo a 46,5 punti. “Ci aspettiamo che la zona euro entri in contrazione nel terzo trimestre”, ha affermato Cyrus de la Rubia, Capo Economista, Hamburg Commercial Bank. “La nostra previsione, che incorpora gli indici PMI, indica un calo dello 0,4% rispetto al secondo trimestre.”

Sempre nella zona euro l’indice Pmi dei servizi si attesta a 48,4, rispetto a 47,9 di agosto. Prosegue la contrazione della manifattura con l’indice Pmi che scende a 43,4, rispetto a 43,5 di agosto.

Nonostante l’Eurozona abbia evitato una recessione sulla scia dell’invasione russa all’Ucraina, il vecchio continente sta lottando con il peso dell’aumento dei prezzi dell’energia, l’aumento dei costi di finanziamento dopo i rialzi dei tassi della BCE e il calo della domanda delle esportazioni dalla Cina.

Ciononostante secondo le ultime previsioni della Banca Centrale Europea il terzo trimestre molto probabilmente vedrà una stagnazione ma non una contrazione, mentre il consenso degli economisti stima una crescita del Pil dello 0,1%.

Secondo S&P Global, le due maggiori economie della zona euro sono state i principali motori della flessione dell’attività economica. Dai dati di oggi si nota che la crisi si è attenuata in Germania (Pmi Composite a Settembre a 46,2), e si è aggravata in Francia (Pmi Composite a Settembre a 43,5 da 46 precedente).

Pmi Composite Germania. Fonte: Tradingeconomics.com

Italia, Istat conferma la crescita del Pil

L’Istat aggiorna i conti economici nazionali rispetto alle stime di aprile. L’istituto di statistica nazionale, nella revisione dei conti 2020-2022, conferma il tasso di crescita del Pil nel 2022, pari al 3,7%, e rivede al rialzo di 1,3 punti percentuali la crescita 2021 che sale all’8,3%.

L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil nel 2022 resta invariato a -8% (-8,8% nel 2021). Il rapporto debito/Pil nel 2022 passa da 144,7% a 141,6%, quello del 2021 passa da 149,8% a 147%.