Notizie Notizie Italia AD Mps Marco Morelli pronto a lasciare. Febbre sul Monte continua, titolo +50% da inizio anno con rumor M&A

AD Mps Marco Morelli pronto a lasciare. Febbre sul Monte continua, titolo +50% da inizio anno con rumor M&A

21 Febbraio 2020 10:05

Marco Morelli considera ormai conclusa la sua esperienza di AD del Monte dei Paschi di Siena, in vista del nuovo capitolo di riprivatizzazione della banca. Lo ha comunicato lui stesso con una nota, in cui ha reso noto di essere indisponibile a un eventuale rinnovo del suo mandato, in scadenza con l’assemblea di bilancio del prossimo 6 aprile.

Chief executive of Italian bank Monte Paschi di Siena (BMPS) Marco Morelli speaks during a press conference to announce plans to cut 2,600 jobs and close around 500 branches in a bid to turnaround the troubled lender, on October 25, 2016 in Milan.
BMPS, the world’s oldest bank still operating today, unveiled the overhaul as it posted a net loss of 1.15 billion euros ($1.3 billion) in the third quarter, sparking volatile trading in its shares.Losses linked to loans led to the result, which compared to a net profit of 255.8 million euros in the same period a year earlier, the bank said. But under new chief executive Marco Morelli, the bank now aims to cut costs by closing about a quarter of its 2,000 branches and slashing personnel costs by nine percent over three years.
/ AFP / Giuseppe CACACE (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

“È stata un’esperienza di tre anni e mezzo umanamente e professionalmente straordinaria. La banca ha riconquistato il posto che merita sul mercato grazie al contributo di tutti i colleghi, del management e dei membri del consiglio di amministrazione, tutti ben coscienti che Mps è un’importante realtà del Paese“, ha scritto Marco Morelli.

Mps è stata al centro dei riflettori più volte nelle ultime settimane, sia per i rumor legati all’imminente decisione di Bruxelles al suo piano di derisking sia, qualche ora fa, per il risiko bancario a cui ha dato il via Intesa SanPaolo di Carlo Messina, lanciando l’ops ‘notturna’ su Ubi Banca per 4,9 miliardi di euro (ieri, la notizia del no dei grandi soci di Ubi Banca).

Il titolo Mps ha beneficiato dello status di target della banca, balzando due giorni fa di oltre +10%. Forti acquisti anche ieri, sulla scia delle speculazioni del mercato, che ha scommesso sulla costituzione di un polo Bper-Banco BPM-Mps.

Oggi il titolo sale di oltre +3% a quota 2,094 euro. In un mese le quotazioni sono balzate di oltre +24%, in sei mesi oltre +54%, da inizio anno +50% circa.

Secondo quanto riporta oggi il Sole 24 Ore, la decisione dell’AD Marco Morelli non sarebbe stata provocata da dissidi con il Tesoro. Anzi, lo stesso ministro dell’economia Roberto Gualtieri si è di recente complimentato con l’AD per il buon lavoro che ha fatto, da quando ha preso le redini della banca: esattamente, il “20 settembre del 2016, a seguito di nomina per cooptazione da parte del Consiglio di Amministrazione”, come si legge nello stesso sito del Monte dei Paschi.

Tra le più importanti funzioni ricoperte durante la sua carriera, Marco Morelli, ci sono le seguenti:

Dall’ottobre 2012 a settembre 2016 è stato Vice Chairman di Bank of America Merrill Lynch per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa e CEO di Bank of America Merrill Lynch Italia. Dal marzo 2010 fino al 2012 ha ricoperto la carica di Direttore Generale Vicario e Deputy CEO del Gruppo Intesa Sanpaolo.Ha ricoperto ruoli apicali nel Gruppo Montepaschi, prima come Amministratore Delegato di MPS Capital Services S.p.A. e, da giugno 2006 a febbraio 2010, nel ruolo di Vice Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. È stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di JP Morgan Italia e membro del Comitato Esecutivo della JP Morgan Europa. In precedenza aveva lavorato per UBS, Samuel Montagu e KPMG in diverse località europee“.

In realtà la non disponibilità di Marco Morelli a continuare a tenere le redini di Monte dei Paschi era già trapelata al momento della presentazione dei conti da parte della banca. In quell’occasione l’AD si era così espresso: “Se gli azionisti vogliono cambiare management sono liberi di farlo”, aveva tagliato corto il numero uno di Mps, che ha traghettato l’istituto senese in uno dei momenti sicuramente più fragili della sua storia.

Ma chi sono i papabili pronti a prendere il suo posto? Il Sole 24 Ore fa tre nomi, che sarebbe in pole position: “Tra i possibili successori c’è un tris di nomi in pole position: viene indicata innanzitutto come molto probabile Marina Natale, ex UniCredit e attualmente ceo di Amco. Per la Natale, del resto, sarebbe un passaggio sotto le insegne dello stesso azionista, cioè il Tesoro che controlla anche Amco”. E proprio ad Amco, nell’ambito del piano di derisking che deve essere ancora approvato dalla Commissione europea – il via libera, secondo le fonti, potrebbe arrivare entro fine mese -dovrebbero essere ceduti i crediti deteriorati di Mps per un valore di 9,7 miliardi di euro.

Tra gli altri nomi ci sono anche quelli di Fabio Innocenzi, ex-Carige, e Mauro Selvetti, ex-Creval.