Notizie Notizie Italia Avversione al rischio e aste Tesoro sostengono BTP: tassi a minimo in tre mesi

Avversione al rischio e aste Tesoro sostengono BTP: tassi a minimo in tre mesi

28 Marzo 2018 13:43

Avversione al rischio sui mercati, gli operatori si posizionano sugli asset considerati più sicuri. Degli acquisti sui titoli di Stato beneficia anche l’Italia, nonostante il rischio politico successivo alle elezioni dello scorso 4 marzo. I tassi sui BTP decennali scendono al minimo in più di tre mesi, all’1,851%, prima di tornare verso l’1,86% dopo l’asta  lanciata oggi dal Tesoro. Lo spread BTP-Bund oscilla attorno a 137 punti base.

Il Tesoro ha venduto oggi 5,5 miliardi di euro di BTP con scadenza nel 2023 e nel 2028 (bond a cinque e dieci anni), centrando la parte alta del target prefissato di 4,5-5,5 miliardi. Gli analisti intervistati da Reuters hanno commentato l’asta affermando che, a dispetto delle incognite sul futuro del paese, l’appetito per il debito italiano rimane forte.

La prova arriva tra l’altro anche dai rendimenti: in particolare, i BTP decennali con scadenza nel febbraio del 2028 sono stati emessi al tasso dell’1,83%, ovvero al minimo costo di finanziamento per l’Italia dal mese di novembre.

Nel resto dell’Europa, i bond del Regno Unito stanno sovraperformando il mercato, con un calo dei rendimenti decennali parin a 4-5 punti base, fino all’1,362%, valore più basso dalla fine di gennaio.

Dopo il tonfo di Wall Street, gli investitori puntano anche sui Bund tedeschi: i tassi a 10 anni sono scesi all’inizio della sessione in Europa fino al minimo dello 0,473%, per poi risalire allo 0,488%, bucando la soglia dello 0,5% per la prima volta dall’inizio di gennaio. Ancora più indicativo il trend del Bund a 30 anni, con il rendimento decennale capitolato all’1,12%, valore più basso dalla metà di dicembre del 2017.

Oltre  alle dichiarazioni più dovish che sono arrivate dalla Bce e ai dati macro dell’Eurozona che non sono stati convincenti, a dirottare trader e investitori verso il mercato dei bond e in generale degli asset percepiti più sicuri sono i timori legati al rischio di una guerra commerciale Usa-Cina, dopo le recenti indiscrezioni che parlano anche di un piano Usa per dichiarare uno stato di emergenza  in caso di alcune operazioni di takeover e anche dell’internzione di Pechino di annunciare tariffe punitive in risposta ai dazi doganali contro la Cina che Donald Trump ha lanciato per un valore di $60 miliardi.

I sell off sull’ hi-tech sono stati un altro fattore che ha depresso il sentiment, e che hanno fornito un assist ai Treasuries Usa, anch’essi ben comprati, al punto che i tassi sui titoli Usa a 10 anni sono scesi al 2,76%, minimo in più di sette settimane.