Notizie Notizie Mondo Annuncio shock Samsung. Alert anche da LG, mentre Apple fa i conti con crollo rating buy

Annuncio shock Samsung. Alert anche da LG, mentre Apple fa i conti con crollo rating buy

8 Gennaio 2019 10:15

Inizio 2019 caratterizzato dagli annunci shock dei titani dell’hi-tech: prima Apple, costretta a tagliare la guidance sul fatturato, e che ora fa i conti anche con una percentuale di rating buy mai così bassa dal 2005; oggi Samsung Electronics, che reso noto di prevedere utili decisamente al di sotto delle stime del consensus. Il tempo di pochi minuti, ed è arrivato un pessimo annuncio anche dall’altro big sudcoreano LG Electronics, che ha comunicato di ritenere che, nel quarto trimestre del 2018, gli utili operativi siano crollati -80% su base annua, per giunta ben al di sotto delle attese degli analisti.

In particolare, il secondo produttore al mondo di televisioni prevede, per l’ultimo trimestre dello scorso anno, utili per 75,3 miliardi di won sudcoreani (l’equivalente di $67,03 milioni), rispetto ai 387 miliardi di won attesi in media da 11 analisti che hanno partecipato a un sondaggio. E, per l’appunto, in calo dell’80% rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente.

Samsung Electronics anticipato invece, per il quarto trimestre del 2018, un calo degli utili di ben il 29%: se fosse vero, si tratterebbe della prima flessione dei suoi utili operativi in due anni. Il colosso ha motivato il suo warning con la domanda più debole delle attese per i suoi memory chip, da parte di alcuni clienti attivi nel mercato data center.

In un’intervista rilasciata alla trasmissione Street Signs della Cnbc, il managing director di Sanford C. Bernstein, Mark Newman, ha spiegato il fenomeno facendo notare che, “ciò che sta accadendo, è che società di data center come Amazon, Microsoft, Google…improvvisamente dispongono di abbastanza memory (chip), e dunque hanno interrotto gli ordini”.

Ma, a conferma di quanto era stato messo nero su bianco da Apple, che aveva motivato il suo allarme sul fatturato con il fattore Cina, l’analista ha aggiunto che la debolezza della domanda di memory chip dipende anche dal rallentamento della domanda, in generale, di tecnologia, da parte della seconda economia al mondo.

Samsung ha motivato di fatto la guidance con la debolezza della domanda per le sue memory chip e con la competizione nel mercato degli smartphone.

Per i tre mesi terminati a dicembre, il gigante sudcoreano prevede ora utili operativi per un valore di circa 10,8 trilioni di won sudcoreani (l’equivalente di $9,67 miliardi).

Si tratta di un valore inferiore del 28,71% rispetto a quello dello scorso anno e più basso del 18,18% rispetto ai 13,2 trilioni di won attesi dagli analisti.

Tornando a Apple, c’è da dire che sono trascorsi 14 anni da quando il titolo non è stato mai così poco amato dalla comunità degli analisti. Dai dati FactSet risulta infatti come la percentuale di rating buy sull’azione Apple sia scesa al 49%, al minimo dal 2005, a fronte di una percentuale di rating hold pari al 51%.

Le quotazioni del colosso dell’iPhone sono scivolate nel quarto trimestre del 2018 di oltre -30%, portando molti strategist a rivedere le loro valutazioni.

Il risultato è che la percentuale di rating buy è scivolata di ben il 14% dal 63% dello scorso agosto.

Lo scorso 4 gennaio il titolo ha sofferto la sessione peggiore dal 2013: un crollo che ha fomentato l’avversione al rischio degli investitori, tanto da innescare addirittura un flash crash sul mercato del forex.