Notizie Notizie Mondo Apple: perdita capitalizzazione monstre da soglia magica $1 trilione. Un crollo che vale più di Facebook

Apple: perdita capitalizzazione monstre da soglia magica $1 trilione. Un crollo che vale più di Facebook

4 Gennaio 2019 09:40

Quel traguardo di capitalizzazione di mercato pari a $1 trilione, che Apple era riuscita a superare lo scorso anno scatenando l’entusiasmo di diversi trader, fino a valere $1,1 trilioni, sembra ormai un lontano ricordo. Apple fece la storia della corporate America quando ad agosto divenne ufficialmente la prima società Usa quotata in Borsa a raggiungere quella sorta di soglia magica.

La soglia riuscì a essere difesa, tuttavia, per pochi mesi appena, visto che venne bucata alla fine di ottobre-inizio di novembre, a seguito della diffusione, da parte del colosso dell’iPhone, dei risultati di bilancio relativi al suo quarto trimestre (fiscale).

Da lì, le vendite che hanno assillato i titoli tecnologici e in particolare il gruppo FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google) hanno impedito al gigante californiano di tornare a riagguantare quel valore. E le notizie delle ultime ore rendono ancora più improbabile che, almeno nel breve periodo, la capitalizzazione di Apple torni a $1 trilione.

Oggi il sito Phys.org parla di una domanda da un trilione di dollari, facendo riferimento agli interrogativi che stanno innervosendo gli operatori di mercato: quelli, in particolare, secondo cui Apple sarebbe diventata, ormai, troppo dipendente dalle vendite degli iPhone, anche in una fase in cui continua a diversificare la propria offerta con servizi come pagamenti digitali e di musica.

E’ più di un decennio che l’iPhone sostiene la società – ha commentato Roger Kay, analista presso Endpoint RTechnologies Associates – Non è la fine del mondo, ma Apple si trova di fronte a un importante punto di svolta. Finora, è riuscita a sfidare la forza di gravità crescendo più velocemente di qualsiasi altra società presente sul mercato. Ma matematicamente è impossibile battere il mercato per sempre“.

A seguito del warning sul fatturato lanciato dal colosso americano il giorno prima, l’azione è capitolata ieri di quasi -10%, soffrendo la sessione peggiore in sei anni, ovvero dal gennaio del 2013. Il titolo è scivolato a $142,19, minimo dal luglio del 2017, confermando il trend negativo che ormai va avanti da mesi.

Altri numeri da bollettino di guerra sono il crollo del 40% (-39,1%) dal record delle ultime 52 settimane testato a inizio ottobre, a $233,47 e la caduta del 17% negli ultimi 12 mesi.

Il risultato è che il valore di mercato del gruppo si attesta ora sotto $700 miliardi, a $674 miliardi, con una perdita dunque di $452 miliardi rispetto a quel picco di appena qualche mese fa.

La portata delle perdite accusate dal raggiungimento della soglia di capitalizzazione di $1 trilione è l’altro elemento, oltre all’ allarme lanciato sul fatturato , che ha scioccato i mercati.

Apple ha sofferto infatti una perdita, dal suo picco, superiore al valore di quasi tutte le società che sono scambiate sull‘indice S&P 500: 496 società scambiate sullo S&P 500 (praticamente tutte, a parte qualcuna), che includono Facebook e JP Morgan.

A questi livelli Microsoft, Amazon, Alphabet (la holding a cui fa capo Google) e Berkshire Hathaway di Warren Buffett sono le uniche società scambiate sull’indice S&P 500 che presentano una capitalizzazione di mercato superiore alle perdite che il gigante dell’iPhone ha sofferto dal suo massimo recente.

Quella perdita di capitalizzazione è inoltre:

  • più del doppio della dimensione di Wells Fargo
  • più di tre volte quella di McDonald’s
  • più di cinque volte quella di Costco
  • più di 10 volte quella di Raytheon