Ftse Mib: tutte le raccomandazioni Buy e Sell degli analisti sui 40 titoli (02/12/2024)

Le raccomandazioni degli analisti sui titoli, assegnate da banche d’affari e società di investimento, sono attentamente monitorate dagli operatori di mercato e possono avere impatti, anche significativi, sulle performance delle azioni. Di seguito, una panoramica dei giudizi “Buy”, “Hold” e “Sell” sulle società che fanno parte del Ftse Mib. Per ciascuna di esse vengono indicati target price medio e potenziale rialzo (o ribasso) da qui a 12 mesi.

Le raccomandazioni degli analisti sulle società del Ftse Mib

Nella seguente tabella, compilata sulla base dei dati estratti da Bloomberg, viene presentato un resoconto complessivo dei giudizi degli analisti sui titoli del Ftse Mib, ordinati in base al numero di raccomandazioni positive.

Per ogni società viene esplicitato il numero totale di “Buy”, “Hold” e “Sell”, il target price medio a 12 mesi, l’ultimo prezzo e il rendimento potenziale nei prossimi 12 mesi, sulla base della quotazione attuale e del prezzo obiettivo.

Fonte Bloomberg; dati aggiornati al 2/12/2024.

I titoli di Piazza Affari con più giudizi “Buy” e “Sell”

Il titolo del Ftse Mib con più “Buy” in valore assoluto rimane Enel con 23 raccomandazioni d’acquisto, una in più rispetto alla settimana precedente. Alle sue spalle Intesa Sanpaolo con 21 giudizi positivi (invariati), mentre Eni e Saipem ne contano 18 (stabili). Segue Stmicroelectronics con 17 buy, inalterati dalla scorsa settimana. Unicredit scende a 16 (Citigroup ha sospeso il rating), alla pari con Nexi.

Il numero elevato di giudizi su queste società dipende anche dal fatto che si tratta di titoli molto seguiti dagli investitori internazionali. Pertanto, hanno una copertura più ampia rispetto ad altre aziende italiane meno conosciute all’estero.

• Enel: Bnp Paribas ha alzato la raccomandazione da “neutral” ad “outperform” e il target price da 6,9 a 7,7 euro. Performance sostanzialmente invariata quest’anno per la big delle utilities, che ha recentemente annunciato il nuovo piano strategico 2024-2027.
• Intesa Sanpaolo: malgrado il ritracciamento delle ultime settimane, il titolo resta in rialzo del 36% nel 2024. La banca ha annunciato una riorganizzazione del settore assicurativo, sotto il nuovo nome Intesa Sanpaolo Assicurazioni.
• Eni: nonostante i risultati positivi e il potenziamento del buyback, le azioni del colosso oil & gas restano deboli (-13% ytd), in un contesto di mercato nebuloso (da seguire in tal senso la riunione dell’Opec di questa settimana). Il gruppo ha assegnato oltre tre milioni di azioni proprie ai dipendenti nell’ambito del piano di azionariato diffuso.
• Saipem: prosegue la cavalcata del titolo (+66% quest’anno), sostenuto anche dalla trimestrale e dall’aumento della guidance. La società ha ottenuto un contratto EPCI offshore in Indonesia da BP Berau, in consorzio con PT Meindo Elang Indah, per un valore di competenza di Saipem pari a circa 1 miliardo di dollari.
• Stmicroelectronics: il produttore di semiconduttori ha sostanzialmente dimezzato la propria capitalizzazione di mercato nel corso dell’anno, frenato dalla domanda debole nei mercati finali che ha portato a un nuovo taglio della guidance e al rinvio al 2030 del target di fatturato di 20 miliardi di euro.

In fondo alla classifica, per numero di raccomandazioni “Buy”, troviamo Banca Popolare di Sondrio (1), seguita da Terna (4), Azimut (4) e A2A (4).

Per quanto riguarda invece le società con più “Sell”, Generali sale a 5 dopo il downgrade della boutique Keefe Bruyette & Woods da “market perform” ad “underperform”, anche se il prezzo obiettivo è stato incrementato da 24,0 a 25,5 euro. Campari e Ferrari contano 4 raccomandazioni di vendita.

Le azioni con la percentuale più elevata di raccomandazioni “Buy” e “Sell”

Per rendere più completo il confronto, viene fornito anche uno spaccato dei titoli con più “Buy” e con più “Sell” in termini percentuali rispetto al numero complessivo di analisti che coprono la società.

Sulla base di questo criterio, Banca Mediolanum guida ancora la classifica dei “Buy” con il 100% (14 su 14), seguita da Hera con l’86% (6 su 7) e Unipol con l’83% (5 su 6). Al quarto posto Saipem con l’82% di raccomandazioni positive (18 su 22), quinta Intesa Sanpaolo con l’81% (21 su 26).

Viceversa, le società che mostrano le percentuali più elevate di raccomandazioni “Sell” sono: Banca Popolare di Sondrio e Generali con il 20% (rispettivamente 1 su 5 e 5 su 25), Mediobanca con il 18% (3 su 17), Campari il 16% (4 su 25) ed Erg il 15% (2 su 13).

I titoli con più rendimento potenziale secondo gli analisti

Molto interessante esaminare quali azioni, secondo gli analisti, hanno il maggiore o minore potenziale di rendimento rispetto alle valutazioni attuali. Quest’ultimo indicatore viene calcolato come variazione ipotetica tra il target price medio indicato dagli esperti a 12 mesi e l’ultimo prezzo del titolo.

La graduatoria del Ftse Mib, ad oggi, vede ancora in testa Iveco con un upside potenziale del 47%. Alle sue spalle Campari (43%), Nexi (41%), Telecom Italia (38%) e Amplifon (35%).

Per contro, i titoli che secondo gli analisti difficilmente garantiranno variazioni di prezzo interessanti da qui a 12 mesi, secondo gli analisti, sono Generali (+1%), Diasorin (+2%), Tenaris (+2%), Terna (+4%) e Banco Bpm (+6%).

* Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.