Notizie Notizie Mondo Xpeng e l’affare Didi: Tesla cinese sempre più agguerrita

Xpeng e l’affare Didi: Tesla cinese sempre più agguerrita

28 Agosto 2023 13:26

Xpeng: la Tesla cinese annuncia un accordo per rilevare divisione EV dell’Uber cinese Didi. Transazione tutta in azioni.

Xpeng, la Tesla cinese, ha annunciato di aver raggiunto un accordo da $744 milioni per acquistare la divisione di sviluppo di auto elettriche di Didi, conosciuta anche come la Uber cinese.

Oltre che con il ritorno in Borsa del titolo del gigante immobiliare Evergrande e con la notizia del taglio della ‘tassa’ di Borsa, oggi la Cina si conferma protagonista dei mercati con il deal Xpeng-Didi. Un deal che vede il produttore cinese EV Xpeng concludere un grande affare.

Da un lato, così come ha messo in evidenza un articolo di Bloomberg, la casa automobilisca che ha sfidato Elon Musk presentandosi come rivale di Tesla ha eliminato una rivale potenziale nel mercato sempre più affollato delle auto elettriche, rappresentato proprio dalla divisione di EV di Didi Global Inc.

Dall’altro lato, il gruppo ha siglato una partnership con una società – sempre Didi, per l’appunto – che rafforzerà la sua espansione internazionale in diversi settori.

Xpeng e Didi, si legge infatti nel comunicato congiunto diramato da entrambe, coopereranno nei mercati dei servizi assicurativi e finanziari, del marketing, delle batterie e dei robotaxi, rafforzando così la loro presenza globale.

Immediata la reazione del titolo Xpeng, schizzato alla borsa di Hong Kong fin oltre il 16% circa, a seguito dell’annuncio del deal con Didi, prima di chiudere la sessione con un guadagno dell’11%.

Le Adr di Xpeng sono scattate del 5% alla borsa di New York, alle 4.27 ora locale.

Xpeng: con divisione Didi lancerà nuova EV nel 2024. Il progetto ‘MONA’

Forte dell’accordo strategico raggiunto con Didi e anche dei nuovi asset rilevati, Xpeng ha annunciato un piano che prevede il lancio di una nuova auto elettrica, nel 2024 con un marchio nuovo di zecca, rivolta al mercato di massa.

Costo: 150.000 yuan circa, valore che oscilla attorno ai 20.580 dollari.

L’obiettivo di Xpeng è di rendere le sue auto elettriche più accessibili ai consumatori: le sue EV, al momento, vengono vendute di fatto a prezzi più alti, attorno ai 200.000 yuan o anche a un valore superiore.

L’intesa con Didi permetterà invece al gruppo di lanciare un modello tutto nuovo di EV (electric vehicle), a un prezzo più basso, e con un brand nuovo,  sviluppato nell’ambito di un progetto battezzato “MONA”, che dovrebbe essere diverso da quello di Xpeng.

I termini finanziari dell’accordo da 744 milioni di dollari

Xpeng acquisterà la divisione di Didi con un pagamento di 5,84 miliardi di dollari di Hong Kong (l’equivalente di 744 milioni di dollari), tutto in azioni, che vedrà Didi rilevare a sua volta una partecipazione pari al 3,25% del capitale di Xpeng.

Didi potrà aumentare la quota fino al 5% se le consegne delle nuove auto elettriche dedicate al mercato di massa saranno pari ad almeno 100.000 unità per due anni consecutivi.

Sempre in base ai termini dell’accordo, Didi non potrà vendere le azioni rilevate di Xpeng nei due anni successivi al completamento dell’accordo.

La cooperazione strategica tra le due società avrà  una durata di almeno cinque anni.

Va ricordato che l’industria delle auto elettriche della Cina fa sempre più paura ai competitor stranieri, in particolare europei.

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Nei mesi scorsi, è stato lo stesso numero uno di Stellantis, l’amministratore delegato Carlo Tavares, a lanciare una profezia, paventando una ‘guerra terribile’ nel mercato europeo dell’auto, a causa della competizione crescente e agguerrita delle case automobilistiche della Cina, sempre più competitive anche grazie all’assist garantito dal governo di Pechino.

Certo, anche in Europa, gli aiuti al comparto EV non mancano, ma si tratta di sostegni frammentati e disomogenei.

I prezzi delle auto rimangono, inoltre, ostinatamente elevati e la concorrenza di Pechino morde sempre di più in un contesto in cui le aziende europee competono per crescere nello stesso mercato cinese delle auto elettriche, ad alto potenziale di espansione.

Alla fine di luglio, il colosso tedesco Volkswagen ha siglato per esempio una intesa con la stessa Xpeng per sviluppare due nuove auto elettriche in Cina con il marchio VW, da lanciare, secondo i piani, nel 2026.

In base all’accordo raggiunto, Volkswagen investirà 700 milioni di dollari circa in Xpeng, acquisendo una quota nel gruppo cinese pari al 4,99%.

D’altronde, i produttori cinesi di EV hanno spesso problemi di cash, che i giganti tradizionali dell’auto possono aiutare, attraverso accordi ad hoc, a risolvere, espandendosi contestualmente in Cina.

All’inizio di agosto, Xpeng ha annunciato di aver concluso il secondo trimestre del 2023 con una perdita netta di 2,8 miliardi di yuan, l’equivalente di $384,5 milioni, superiore a quanto atteso dal consensus degli analisti e al livello più alto da quando il gruppo ha fatto il suo debutto in Borsa tre anni fa.

Xpeng offre una tecnologia per la guida assistita tra le più avanzate presenti in Cina.

Tuttavia, le consegne di quella che è ancora una start up rimangono piuttosto basse rispetto alle rivali di casa BYD e Li Auto.

Il business delle auto elettriche di Didi – controllato da una sussidiaria di Didi, nota come Da Vinci Auto – ha chiuso il 2022 con un rosso di bilancio più che triplicato su base annua, a 2,64 miliardi di yuan.

L’Uber cinese ha fatto tra l’altro parlare dei suoi guai più volte, scuotendo la stessa Wall Street.

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L’unità, che ora sarà rilevata da Xpeng, deteneva asset netti per un valore di 937 milioni di yuan in data 30 giugno 2023. I suoi conti saranno a questo punto inclusi in quelli del colosso acquirente Xpeng, una volta completato l’accordo.