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UniCredit, Orcel su tassi Bce e inflazione. Occhio al titolo

21 Luglio 2023 10:27

A pochi giorni dalla pubblicazione della trimestrale di UniCredit, il ceo Andrea Orcel parla della banca, ma anche di inflazione e dei tassi dell’Eurozona che la Bce di Christine Lagarde si appresta ad alzare di nuovo.

In un’intervista rilasciata a La Stampa, Andrea Orcel conferma la sua fiducia nei fondamentali dell’economia italiana, in un contesto in cui la Bce sarà comunque costretta, a suo avviso, a mantenere i tassi di interesse dell’area euro elevati per un periodo di tempo ancora lungo. Questo, anche a fronte di un calo del tasso di inflazione che, tuttavia, non si avvicinerà presto a quel target del 2% che la Banca centrale europea sta cercando di raggiungere ormai da un anno circa.

E’ passato tra l’altro esattamente un anno da quel 21 luglio del 2022 che certificava la caduta del governo Draghi nello stesso giorno in cui la Bce di Lagarde, pur a fronte del pericolo di un attacco speculativo contro i BTP e in generale i titoli di stato italiani, andava dritta per la sua strada, annunciando il primo rialzo dei tassi.

Lagarde poneva così fine all’era dei tassi negativi che era stata lanciata dal suo predecessore, proprio l’ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Bce Mario Draghi.

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UniCredit, Orcel: ‘alte probabilità’ di un rialzo tassi Bce anche a settembre

Andrea Orcel spiega nell’intervista rilasciata a La Stampa che, a suo avviso, per quanto concerne l’inflazione, “l’inversione di tendenza degli ultimi mesi proseguirà”.

“L’inflazione secondo noi scenderà intorno al 6% nel 2023, dall’8,1% dell’anno scorso, e poi al 2,4% nel 2024″.

Dunque, anche l’anno prossimo la crescita dell’inflazione, secondo Orcel, sarà superiore al target del 2% della Bce.

Inoltre, a dispetto delle speranze che quello del prossimo giovedì, 27 luglio, possa essere l’ultimo rialzo dei tassi da parte dei Lagarde & Co, l’amministratore delegato di UniCredit ritiene che ci siano “alte probabilità” di una stretta monetaria anche a settembre:

“Poi la Bce dovrà valutarne l’impatto e capire come procedere”.

“I tassi sono destinati a rimanere alti per un certo tempo. Prima di invertire la rotta la Bce vorrà essere davvero sicura che non sia troppo presto, nel rispetto del suo mandato”, ha continuato Andrea Orcel, riconoscendo tuttavia che la battaglia che la numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde, ha lanciato contro la fiammata dell’inflazione, non è affatto semplice.

E questo, perchè l’inflazione che è esplosa in Eurozona è stata provocata, ha ricordato il ceo, dall’offerta.

“Nell’Eurozona l’inflazione è stata scatenata dal lato dell’offerta, cioè da energia e materie prime, e non da un eccesso di domanda e lavoro, come negli Stati Uniti. E dunque è molto più difficile risolvere con la politica monetaria, perché una componente importante di inflazione è diventata strutturale, nel momento in cui rincarano energia e materie prima importate. Quello del 2% rischia di essere l’obiettivo di un mondo che non c’è più”».

A questo punto, grande attesa per la trimestrale di UniCredit, che darà ufficialmente il via alla stagione delle trimestrali delle banche italiane.

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I conti di Piazza Gae Aulenti saranno diffusi poco prima dell’inizio della giornata di contrattazioni di Piazza Affari, mercoledì prossimo 26 luglio, tra l’altro alla vigilia del BCE Day.

Titolo UniCredit sottovalutato? Il margine di rialzo

Un articolo sulle potenzialità della banca guidata dal Ronaldo dei banchieri è stato pubblicato intanto dal sito finanziario americano Seeking Alpha con il titolo UniCredit: Top-Rated And Undervalued” .

Vale la pena ricordare che il titolo UCG ha riportato un rally del 64% circa dall’inizio del 2023 (grafico Bloomerg YTD da inizio 2023 a sessione 19 luglio).

L’articolo ha ricordato che, sulla base di quanto emerso dai conti del primo trimestre, UniCredit prevede per il 2023 un NII, net interest income, ovvero margine di interesse, superiore a quota €12,6 miliardi, un fatturato netto superiore a quota €20.3 miliardi e un utile netto di oltre €6,5 miliardi.

UniCredit, viene ricordato, ha aumentato anche il target sulla remunerazione a favore dei suoi azionisti ad almeno 5,75 miliardi nel 2023: così facendo, Orcel ha confermato tutta l’intenzione di continuare a premiare gli stakeholders con una pioggia di dividendi e buyback.

A proposito di buyback, alla fine di giugno l’istituto ha lanciato la seconda tranche del programma, dopo la fine della prima tranche.

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L’articolo scritto dall’analista finanziario Danil Sereda sostiene che UniCredit sia “probabilmente una delle banche più affidabili degli ultimi tempi”.

Sereda ritiene anche che il titolo UCG, a dispetto della recente corsa, sia sottovalutato, in quanto il fair value, ha spiegato, “è pari a 7 volte gli utili dell’anno prossimo, fattore che corrisponde a un valore (in dollari) di $16,38 ad azione in base ai dati sull’eps stimato dal consensus”.

E questo significa che “il margine di rialzo potenziale, per le azioni, è del 32,3% circa, rispetto al prezzo di chiusura dell’ultimo giorno di contrattazioni”. (l’articolo porta la data del 18 luglio).