UE contro le big tech: Apple, Alphabet e Meta nel mirino dei regolatori
La Commissione europea ha aperto un’indagine di “non-conformità” contro le big tech americane nell’ambito del Digital Markets Act (DMA). Nello specifico Apple, Alphabet (Google) e Meta Platforms corrono il rischio di multe ingenti perché l’UE accusa le tre società di mancata conformità con le nuove leggi europee che limitano i poteri delle Big Tech. Le indagini potrebbero colpire i colossi tecnologici con multe fino al 10% del fatturato globale, o fino al 20% in caso di violazioni ripetute.
L’indagine della Commissione
La Commissione europea ha affermato che gli app store di Apple e Google verranno presi di mira nelle indagini nell’ambito del Digital Markets Act a pochi giorni dall’entrata in vigore delle nuove normative. In particolare, la Commissione indagherà su possibili non conformità di Google Play e Google Search, dell’App Store e della browser di ricerca di Apple-Safari, e del “modello di pagamento e consenso” di Meta, che controlla Facebook.
“Sospettiamo che le soluzioni suggerite dalle tre società non siano pienamente conformi alla DMA”, ha affermato il capo dell’antitrust UE, Margrethe Vestager. La politica danese ha, inoltre, aggiunto che le indagini riguardano “casi gravi”. L’indagine, ha detto Vestager, “dovrebbe essere conclusa nell’arco di 12 mesi”.
Doppio colpo per Apple
Per Apple, l’indagine dell’UE arriva una settimana dopo l’avvio dell’indagine antitrust negli Stati Uniti, dove il Dipartimento di Giustizia e 16 stati hanno citato in giudizio il colosso di Cupertino. Il produttore di iPhone è stato accusato dalle autorità USA di aver violato le leggi antitrust impedendo alle società rivali di accedere ai prodotti hardware e alle funzionalità software sui dispositivi Apple.
Inoltre, l’UE ha recentemente colpito Apple con una multa di 1,8 miliardi di euro per aver violato le norme sulla concorrenza nel mercato dello streaming musicale dopo le accuse di Spotify. Essere conforme con il Digital Markets Act per Apple significa dover aprire il suo ecosistema, precedentemente chiuso, e consentire agli utenti di scaricare app (software) dal web.
Google rischia l’ennesima multa
L’anno scorso, Google ha dovuto affrontare il suo quarto caso di abuso di posizione dominante nell’UE negli ultimi anni. In particolare l’organismo di vigilanza di Bruxelles ha indagato sulla condotta della tecnologia pubblicitaria della società. Il colosso di Mountain View di California ha già pagato multe per oltre 8 miliardi di euro da parte delle autorità UE in relazione ad altre cause legali.
Un’altra indagine su Meta Platforms
Meta, nel frattempo, continua ad affrontare un’indagine UE in corso sull’abuso di posizione dominante sul Marketplace di Facebook, che secondo la Commissione danneggia la concorrenza per i rivali degli annunci economici.