Titoli bancari italiani in mercato orso, ma dati Consob indicano taglio scommesse short

L’attività di short selling sui titoli bancari allenta la sua presa. Allo stesso tempo, le forti vendite che si sono accanite negli ultimi giorni contro i titoli bancari hanno portato l’indice che monitora la loro performance a scivolare a un valore inferiore al massimo testato alla metà di aprile del 20%. Risultato: i titoli bancari italiani sono scivolati in mercati orso.
Il calo delle quotazioni in Borsa sta preoccupando diverse banche italiane, UniCredit in primis che, stando a quanto riporta oggi Il Sole 24 Ore, starebbe alzando la guardia sui fondi attivisti, temendo che questi partano all’attacco chiedendo una sua qualche forma di break up al fine di valorizzare la banca, che paga la sottovalutazione a Piazza Affari del titolo.
In questo quadro che rimane sconfortante soprattutto perché i titoli bancari italiani scontano il fenomeno del doom loop e anche la probabilità di un nuovo scontro tra Roma e Bruxelles sui conti pubblici, una nota confortante arriva con un articolo di Reuters, che parla del calo delle posizioni short contro le banche, che sono state accumulate dai fondi esteri, citando i numeri della Consob.
Da questi, emerge che i fondi che hanno scommesso al ribasso sul settore, a partire dall’inizio del 2018, hanno ridotto le loro posizioni short nel corso degli ultimi mesi.
L’analisi dei dati della Consob da parte di Reuters mostra che, in data 21 maggio, non c’erano posizioni short su base netta superiori allo 0,5% nei casi di Intesa SanPaolo e UniCredit.
Giù dai massimi testati nel 20128 anche le scommesse short contro Banco BPM, terza banca italiana e titolo bancario più shortato da diversi fondi, mentre quelle su Ubi Banca e Bper mostrano segnali pià contrastati, sebbene i dati della Consob confermino che anche in questi due casi alcuni fondi hanno allentato la loro pressione.
Tra i fondi che hanno ridotto le loro scommesse short sui titoli bancari italiani, figurano Bridgewater, l’hedge fund capitanato da Ray Dalio che aveva scommesso contro l’Italia soprattutto in vista delle elezioni politiche dello scorso anno e BlackRock, gestore di fondi numero uno al mondo che ha appena dato il benservito a Carige.
In particolare Reuters riporta che Bridgewater, che lo scorso anno aveva accumulato una posizione short contro l’Europa intera del valore di $22 miliardi, ha tagliato le posizioni short su Intesa SanPaolo, UniCredit e BPM al di sotto dello 0,5% nel luglio del 2018.
E, al momento, stando ai dati della Consob, il fondo speculativo non è short al di sopra dello 0,5% in nessuna banca italiana. Nessun commento è stato rilasciato da Bridgewater e BlackRock.