Notizie Notizie Italia Tassi e Mes: Italia VS Bce. E BTP peggio di Grecia

Tassi e Mes: Italia VS Bce. E BTP peggio di Grecia

Pubblicato 16 Dicembre 2022 Aggiornato 22 Dicembre 2022 11:36

Nel BCE Day After i tassi BTP e lo spread BTP-Bund continuano a infiammarsi e, mentre si parla di Mes e di Grecia, la notizia che arriva dai mercati italiani è che i rendimenti dei titoli di stato decennali balzano al punto da superare quelli ellenici a dieci anni.

Per la precisione, i tassi dei BTP a 10 anni sono schizzati fino al 4,33%, con un balzo di 20 punti base circa, oltre il 4,29% dei tassi a 10 anni della Grecia.

C’è l’effetto della Bce che, con la sua determinazione a iniziare a sfoltire il suo ricco portafoglio di debiti sovrani acquistati con il QE-Quantitative easing, si prepara a essere meno generosa con l’Italia (ma non solo con l’Italia).

E ci sono le polemiche esplose nell’arena della politica italiana, con il ministro della Difesa Guido Crosetto che tuona contro la decisione della Bce di Lagarde di alzare i tassi e di varare anche il QT-Quantitative Tightening. Facendo riferimento, ovviamente, anche al tema caldo di questi giorni: quello del Mes, la cui riforma non è stata ancora ratificata dall’Italia.

Rincara la dose anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani:

Sono d’accordo con Crosetto. Ferma restando l’indipendenza della Bce, non era positivo per l’Europa e per la economia reale italiana alzare i tassi d’interesse”.

E che il fronte macroeconomico abbia confermato la piaga dell’inflazione italiana, con l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) schizzato dell’11,8% su base annua a novembre – stabile rispetto a ottobre ma ancora drammaticamente elevato – per alcuni esponenti del governo Meloni sembra essere quasi un dettaglio.

La fotografia fornita dall’Istat è quella di una inflazione che rimane ostinatamente al record dal 1984.

Ma la cosa non sembra spaventare più di tanto alcuni esponenti del governo Meloni.

Crosetto, anzi, rilancia la critica contro la Bce che, nelle ultime ore, si era limitata a un sarcasmo, laddove aveva parlato di regalo di Natale di Lagarde all’Italia, affiancato dal leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che aveva gridato quasi allo scandalo:

È incredibile, sconcertante e preoccupante che mentre c’è un governo che sta facendo di tutto per aumentare stipendi e pensioni e tagliare le tasse, la Bce, in un pomeriggio di metà dicembre, approvi una norma che brucia miliardi di euro di risparmi in Italia e in tutta Europa facendo schizzare lo spread”.

Febbre spread, tassi BTP più alti di bond Grecia

Nelle ultime ore il ministro della Difesa è tornato ad accusare Francoforte, affermando che il “problema” delle dichiarazioni che sono state proferite dalla numero uno dell’Eurotower, nella giornata di ieri, è che hanno “effetto sul futuro debito italiano”.

Crosetto ha parlato nel corso di un intervento al Decennale di Fratelli d’Italia, rivendicando anche il fatto di essere stato l’unico a non votare il Mes.

L’alta tensione si riflette sul mercato dei titoli di stato del made in Italy. Lo spread e i tassi sui BTP erano schizzati già da ieri, dopo gli annunci della Bce, arrivando a superare anche quelli della Grecia: oggi, spread e tassi hanno continuato a correre, con i rendimenti decennali balzati anche oltre la soglia del 4,3%.

 

E’ probabile che, oltre alle mosse della Bce, i mercati stiano prezzando le tensioni esplose tra l’Italia del governo Meloni e le autorità europee, tra l’altro in tempi di legge di bilancio.

Già prima dell’annuncio QT da parte della Bce, un articolo pubblicato sull’FT-Financial Times da Martin Arnold non aveva nascosto le preoccupazioni per l’Italia, in particolare per il suo debito pubblico e, sulla scia del ritiro delle misure salva-Italia, per l’effetto che l’aumento dei tassi avrebbe sui costi di finanziamento del debito e dunque sulle spese per interessi.

In un grafico, il quotidiano britannico aveva riassunto la fiammata dei tassi dei BTP nel corso di quest’anno.

E Rampelli chiama Lagarde ‘La Garbe’

Un affondo contro la Bce che chiede all’Italia di ratificare il Mes è stato lanciato nelle ultime ore anche dal vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia in un intervento a Coffee Break:

“Non siamo avvezzi farci mettere piedi in testa, da Lagarde una specie di tagliola per l’Italia”

Tutti si aspettavano un aumento del costo del denaro, rimbalzo scontato delle decisioni della Federal Reserve di pochi giorni fa. Ma le dichiarazioni violente a margine della signora ‘Le Garbe’ (per utilizzare un eufemismo) sono incomprensibili, minacciose e dagli effetti devastanti, come si può apprezzare dal crollo delle borse e dall’impennata dello spread. L’annuncio del blocco degli acquisti dei titoli di stato da marzo è stata la notizia incongruente e sospetta”.

Ancora Rampelli di Fratelli d’Italia:

“Non si può con la mano destra sostenere l’economia reale e varare il Pnrr e con la mano sinistra irrigidire le posizioni della Bce fino a vanificarlo. Che gioco è? O forse si sta cercando di dire all’Italia che deve approvare il Mes a ogni costo perché altrimenti queste saranno le conseguenze, alla maniera con cui è stata già punita la Grecia anni fa?”.