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Stress test Fed: banche Usa tutte promosse. Ma c’è alert Powell

29 Giugno 2023 11:38

Stress test Fed: banche Usa superano l’esame. “Sistema bancario resiliente”. Ma Jerome Powell chiede altro

Tutte le 23 banche americane sottoposte allo stress test annuale della Fed hanno superato la prova. Lo ha annunciato la stessa Federal Reserve, banca centrale americana, osservata speciale in queste ore anche per le dichiarazioni sui tassi rilasciate dal suo presidente Jerome Powell.

Fed

Nel comunicato diffuso dal Federal Reserve Board si legge che i “risultati degli stress test dimostrano che le grandi banche sono ben posizionate per far fronte a una grave recessione e per continuare a erogare prestiti alle famiglie e alle aziende” anche in questo caso.

“I risultati di oggi – ha commentato il vice presidente della divisione di supervisione sulle banche della Fed, Michael S. Barr – confermano che il sistema bancario rimane forte e resiliente. Allo stesso tempo, questo stress test rappresenta solo un modo per valutare quella forza”.

Dunque, ha continuato Barr, “dovremmo rimanere umili nel considerare i modi in cui i rischi potrebbero presentarsi, continuando il nostro lavoro per essere sicuri che le banche siano resilienti a una gamma di diversi scenari economici, shock di mercato e altri stress”.

Gli stress test, ha spiegato la Federal Reserve, sono “uno strumento che aiuta a essere sicuri del fatto che le grandi banche possano sostenere l’economia durante i periodi di crisi economica. Il test valuta la resilienza delle grandi banche stimando i loro livelli di capitale, le perdite, il fatturato e le spese, nell’ambito di uno scenario ipotetico di recessione e di shock finanziario, utilizzando i dati disponibili delle banche relativi alla fine dell’anno precedente”.

I risultati sono essenziali anche per calcolare quanto capitale le banche potranno a questo punto erogare ai loro azionisti, sotto forma di dividendi e/o buyback.

Fed e stress test: perdite stimate a oltre mezzo trilione di dollari

La buona notizia è che le 23 banche Usa sottoposte allo stress test della Fed hanno superato tutte la prova del nove, a dispetto della gravità dello scenario che è stato paventato.

La cattiva notizia è che le perdite previste per le banche ammontano un valore superiore al mezzo trilione di dollari, ovvero a $541 miliardi.

Ma qual è stato lo scenario paventato dalla Fed?

Il board della banca centrale americana ha precisato che gli stress test hanno presentato uno scenario ipotetico di una “grave recessione globale, con una flessione dei prezzi nel mercato immobiliare commerciale pari a -40% e un aumento significativo degli spazi per gli uffici vacanti, e un calo dei prezzi degli immobili residenziali pari a -38%.

Nello scenario, è stato ipotizzato anche un aumento del tasso di disoccupazione di 6,4 punti percentuali al picco del 10% e un tonfo della borsa Usa pari a -45%.

Buoni i risultati delle banche Usa più importanti, ovvero di JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup, Wells Fargo, Goldman Sachs e Morgan Stanley.

Goldman Sachs

Nel caso in cui lo scenario considerato negli stress test venisse a concretizzarsi, tutti questi colossi di Wall Street sarebbero dotati di cuscinetti di capitale ben al di sopra del rapporto minimo richiesto dalla Fed, pari al 4,5%.

Posizione solida anche per il capitale delle banche regionali PNC, Truist e M&T : un’altra buona notizia, se si considera la crisi delle banche Usa esplosa nel mese di marzo, che ha fatto scattare l’ansia per il settore, contagiando il mondo intero.

La crisi è iniziata con il collasso della banca californiana delle start up Svb-Silicon Valley Bank.

Di banche Usa oggi ha parlato anche il presidente della Fed Jerome Powell, nel suo intervento a una conferenza organizzata dalla Banca di Spagna.

I toni utilizzati da Jerome Powell sono stati piuttosto severi: il timoniere della Federal Reserve ha detto infatti che i fallimenti delle tre banche Usa SVB, Signature Bank, First Republic., mettono in evidenza la necessità di controlli e regole ancora più stringenti.

Fin dal crac di SVB-Silicon Valley Bank, sui mercati era scattata la paura di un evento Lehman Brothers, rafforzatasi poi anche in Europa con il dramma di Credit Suisse (e dei suoi bond).

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Powell aveva fatto parlare già di sé con le sue dichiarazioni sui tassi rilasciate ieri, quando è intervenuto all’ultimo giorno dei lavori del Forum di Sintra 2023, organizzato dalla Bce di Christine Lagarde.

JPMorgan, Goldman & Co: cifre monstre su perdite potenziali utili netti

Tornando ai risultati degli stress test della Fed, va detto che, se è vero che hanno mostrato cuscinetti di capitale più solidi, le Big del credito Usa sono state anche quelle che hanno sofferto, nel worst case scenario, le perdite di utili netti più spaventose:

la maglia nera è andata a Citigroup, con una perdita netta stimata nello “scenario gravemente avverso” degli stress test pari a $34,9 miliardi.

Per Wells Fargo e JPMorgan, rilevate perdite potenziali pari rispettivamente a $32,9 miliardi e $30,1 miliardi.

Goldman Sachs, in particolare, soffrirebbe le perdite più rilevanti sulle carte di credito e sui prestiti erogati al settore immobiliare commerciale.

Dai risultati degli stress test, è emerso che, in media, il coefficiente patrimoniale delle 23 banche Usa scenderebbe al 10,1%, contro il 12,4%, in media, attuale, attestandosi comunque a un valore più alto rispetto al 9,7% dello scorso anno, quando la Fed aveva lanciato stress test meno catastrofici, prendendo in esame 34 istituti.