Notizie Notizie Italia Stellantis senza pace. La reazione in Borsa e view analisti sul titolo dopo terremoto al vertice

Stellantis senza pace. La reazione in Borsa e view analisti sul titolo dopo terremoto al vertice

11 Ottobre 2024 10:12

Stellantis alla disperata ricerca di risollevare le sorti del gruppo. Dopo la mezzanotte è arrivato l’annuncio del profondo ricambio in posizioni apicali del management e la società automobilistica italo-francese ha aggiunto che la ricerca del successore del ceo Carlos Tavares è già in corso.

Avvicendamenti tra top manager per cercare di cambiare rotta

Stellantis ha annunciato con effetto immediato alcuni specifici cambiamenti nel management che, sotto la guida del ceo Carlos Tavares, hanno l’obiettivo di rafforzare l’impegno dell’azienda sulle priorità del business e di affrontare con decisione le sfide globali che il settore si trova a fronteggiare.

Antonio Filosa, oltre a mantenere il ruolo di ceo del marchio Jeep, viene nominato chief operating officer per il Nord America succedendo a Carlos Zarlenga, il cui prossimo incarico sarà oggetto di un ulteriore annuncio.

Jean-Philippe Imparato, oltre a mantenere il ruolo di ceo di Pro One, viene nominato chief operating officer Enlarged Europe, succedendo a Uwe Hochgeschurtz, che lascerà l’azienda. Jean-Philippe Imparato è chiamato a contribuire “al rafforzamento dei risultati commerciali della regione durante il periodo critico della transizione energetica, con particolare attenzione alle vendite”.

Doug Ostermann viene nominato chief financial officer, succedendo a Natalie Knight, che lascerà l’azienda. Doug Ostermann ha oltre 19 anni di esperienza in finanza maturati in tre gruppi internazionali, tra cui Stellantis e un altro costruttore, e in precedenza è stato chief operating officer di Stellantis China.

Gregoire Olivier, viene nominato chief operating officer per la Cina oltre a mantenere il ruolo di Liaison Officer di Leapmotor, grazie alla sua conoscenza ed esperienza maturata nel mercato cinese.

Ficili alla guida di Maserati

Santo Ficili viene nominato ceo di Maserati e Alfa Romeo e membro del Top Executive Team, grazie alla vasta conoscenza del settore automobilistico e delle attività commerciali. Il prossimo incarico di Davide Grasso sarà oggetto di un ulteriore annuncio.

Per migliorare le performance commerciali, l’organizzazione della Supply Chain sarà trasferita dalla Divisione Acquisti guidata da Maxime Picat alla Divisione Manufacturing, sotto la guida di Arnaud Deboeuf. Picat si dedicherà con ancora maggiore attenzione ai miglioramenti delle performance da ottenere grazie al lavoro con i fornitori.

Le parole di Tavares ed Elkann

“In questo momento darwiniano per l’industria automobilistica, il nostro dovere e responsabilità etica è di adattarci e prepararci per il futuro, agendo meglio e più velocemente dei nostri concorrenti, per offrire una mobilità sostenibile, sicura e accessibile. I nuovi membri del leadership team contribuiranno alla determinazione di tutta la squadra nell’affrontare le sfide future, rafforzando e accelerando il nostro percorso di trasformazione per diventare la mobility tech company di riferimento”, ha dichiarato il ceo di Stellantis, Carlos Tavares,

Gli fa eco John Elkann, presidente del gruppo: “Il Consiglio di Amministrazione ha espresso all’unanimità il proprio supporto a Carlos Tavares e ai significativi cambiamenti annunciati oggi. Siamo fiduciosi che i passi intrapresi per semplificare l’organizzazione rafforzeranno la nostra squadra di vertice che è impegnata a riportare le performance della Società ai vertici del settore”.

Già partita la ricerca del successore di Tavares

La società ha confermato che è già in corso il processo formale per identificare il successore di Carlos Tavares, quando lascerà l’incarico al termine del suo mandato di ceo, all’inizio del 2026. Questo processo, guidato da un Comitato Speciale del Consiglio di Amministrazione presieduto da John Elkann, completerà il proprio lavoro entro il quarto trimestre del 2025.

Tavares è finito sotto il fuoco delle polemiche nell’ultimo mese a causa soprattutto del crollo delle vendite in Nord America e del ritardo nell’introduzione di nuovi modelli in Europa. Ad attaccare duramente il top manager sono le principali associazioni sindacali con la minaccia di scioperi sia negli Stati Uniti che in Italia.

Nodo Italia, oggi Tavares in audizione alla Camera

Oggi, intanto, lo stesso Tavares in audizione alla Camera è chiamato a spiegare le intenzioni del gruppo in Italia. A meno di tre mesi dalla chiusura dell’anno il rischio concreto è che in Italia vengano prodotti meno di 500 mila veicoli, la metà dell’obiettivo di un milione concordato con il governo nei mesi scorsi. Stellantis sta utilizzando circa un quinto della sua capacità produttiva italiana di 2,5 milioni di veicoli all’anno.

La reazione in borsa e la view di Akros

A Piazza Affari il titolo Stellantis paga dazio stamattina, cedendo l’1,4% a 12,02, non lontano dai minimi a quasi 2 anni toccati il 30 settembre. Rispetto ai massimi annui toccati a marzo il titolo è crollato di oltre il 55% con oltre 46 miliardi di capitalizzazione andata in fumo.

“I cambiamenti manageriali coinvolgono le regioni più importanti e problematiche – commentano stamattina gli analisti di Banca Akros – il Nord America e l’Europa allargata, dove Stellantis ha registrato performance deludenti in termini di margini e quote di mercato”. Akros, che ei giorni scorsi ha tagliato il prezzo obiettivo sul titolo a 12,5 euro a seguito del warning sui conti 2024, ribadisce “che le cose debbano peggiorare prima che migliorare”, confermando la raccomandazione “neutral”.

Tavares ha ribadito che il programma di dividendi e riacquisto di azioni della società rimarrà intatto per il 2024. Tuttavia, non ha escluso la possibilità di aggiustamenti nel 2025 con le difficoltà del gruppo che fanno temere agli investitori che il dividendo sia a rischio in futuro.

S&P su crisi settore auto

Non è solo Stellantis a soffrire. La crisi del settore auto, in particolare quello europeo, si è acuita negli ultimi mesi. Volkswagen sta valutando la chiusura di una fabbrica e sono numerosi i warning sui conti per l’intero 2024.  Un’analisi di S&P sottolinea come quest’anno nel mondo si venderanno meno di 87 milioni di auto a causa della frenata in Europa e Stati Uniti rispettivamente -13% e -11% rispetto al 2018. “La pressione competitiva della Cina si sta gradualmente estendendo al segmento premium”, spiega S&P. “Le vendite di veicoli elettrici continuano a crescere in Cina e negli Stati Uniti, ma vacillano in Europa a causa della diminuzione del sostegno dei governi alla transizione”.