Lusso a Piazza Affari, incognita Cina sulle trimestrali: le preview su Cucinelli e Moncler
Lusso al test dei conti in uno scenario in cui sul settore aleggia ancora la forte incognita “spesa Cina”. Proprio questa mattina la banca centrale cinese (la People’s Bank of China, PBOC) ha lanciato un programma da 500 miliardi di yuan (70,62 miliardi di dollari) per stimolare i mercati dei capitali. Un annuncio arrivato in un momento di stallo dopo la mancata indicazione di dettagli e nuovi stimoli immediati nella tanto attesa conferenza della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Crescita di qualche giorno fa. Ora si guarda a un briefing del Ministro delle Finanze, Lan Fo’an, previsto per questo fine settimana, nella speranza che possa fornire maggior ottimismo sugli sviluppi futuri del gigante asiatico.
La Cina rappresenta un mercato fondamentale per il settore lusso. Le prospettive per questo paese sono in miglioramento, con gli analisti più positivi rispetto ai mesi scorsi dopo il primo pacchetto di stimoli annunciato da Pechino a fine settembre, tuttavia le case di moda si preparano alla sfilata dei conti relativi al terzo trimestre dell’anno, quando ancora il gigante asiatico procedeva incerto.
Una più chiara indicazione sull’andamento delle vendite per il lusso arriverà con le trimestrali dei colossi europei, in primis LVMH e Kering, previste rispettivamente il 15 ottobre e il 23 ottobre, che potrebbero muovere l’intero comparto sui mercati. A Piazza Affari si scalda la stagione delle trimestrali, e per il settore del lusso l’appuntamento sarà dapprima con Brunello Cucinelli, che alzerà il velo sui conti già il prossimo 17 ottobre, a cui seguirà il 26 ottobre Moncler. Sulle due maison italiane, gli analisti di Equita hanno aspettative differenti. Ecco quali e perché.
Preview Brunello Cucinelli: crescita robusta, al top del settore
Brunello Cucinelli si prepara a snocciolare numeri ancora solidi, grazie al suo posizionamento geografico che vede una minore esposizione al mercato cinese rispetto ai competitors. “Ci aspettiamo un terzo trimestre ancora molto solido, coerente con la guidance della società per l’anno, con una delle performance più robuste del trimestre all’interno del settore, se pur anche in questo caso in progressiva normalizzazione rispetto al secondo trimestre”, prevedono gli esperti di Equita che sul titolo confermano il giudizio Hold (tenere in portafoglio) con target price fissato a 100 euro. Il titolo sul listino milanese scambia attualmente intorno a quota 94 euro.
Nel dettaglio, le stime della sim milanese per il terzo trimestre di Brunello Cucinelli sono per un fatturato in rialzo dell’8% (su confronto annuo) a 296 milioni. “A livello geografico – precisano gli analisti nella loro preview – ipotizziamo un attenuarsi delle crescite in tutte le regioni, ad eccezione dell’Italia, che pensiamo possa essere stata maggiormente favorita dalla diversa tempistica di consegna del wholesale”. Comunque, sia Europa, sia America che Cina dovrebbero mostrare trend positivi.
Sull’intero anno, Equita lima la sua stima di fatturato a +11% (dal precedente +13%), comunque marginalmente al di sopra della guidance della società (+10% annuo), che sembra ancora pienamente visibile. Di conseguenza, viene limata anche la crescita di fatturato 2025-26 da +12% a +11% CAGR.
Per quanto riguarda la valutazione sul titolo, il target price rimane invariato a 100 euro “per riflettere la maggiore resilienza e visibilità delle crescite di Brunello Cucinelli nell’attuale contesto, grazie al posizionamento nel lusso assoluto e alla minore esposizione al cluster cinese (circa il 13% del fatturato) rispetto ai peers (circa il 25-30% del fatturato)”. Confermato anche il rating al gradino Hold “per l’upside limitato e valutazioni relative rispetto ai peers coerenti con il recente periodo di marcata sovraperformance del marchio”. Tuttavia ben il 57% degli analisti interpellati da Bloomberg rimane Buy su Brunello Cucinelli.
Preview Moncler: possibile un trimestre in rallentamento
Discorso un po’ diverso per Moncler su cui gli esperti di Equita esprimono qualche perplessità sulla forza della prossima trimestrale. “Coerentemente con il peggioramento del contesto di settore legato al rallentamento del cluster cinese nei mesi estivi, ci aspettiamo per Moncler un terzo trimestre in rallentamento rispetto al secondo”, avvertono, stimando un fatturato in calo del 4% a 640 milioni. Una frenata legata in parte alla diversa stagionalità dei due canali (wholesale in calo e stagionalmente più pesante nel 3Q) ma soprattutto a un peggioramento del retail per il marchio Moncler.
A livello geografico, oltre al rallentamento del mercato cinese, Equita vede una certa debolezza anche per quello coreano. Tuttavia, aggiungono: “pensiamo che il mese di settembre abbia comunque mostrato un miglioramento (soprattutto rispetto ad agosto), in particolare per il cluster europeo”. Alla luce di queste considerazioni e aspettative, la sim milanese riduce le stime di utile netto, più simili al consensus per il 2024 e circa 2% al di sotto per il 2025.
Limato del 4% il target price, ora posizionato a 67 euro, mentre il titolo scambia a Piazza Affari intorno a 54 euro, dopo che a fine mese era balzato in avanti in scia all’annuncio l’annuncio dell’ingresso di LVMH in Double R, la holding di Remo Ruffini. Gli analisti della sim milanese restano comunque positivi su Moncler, con rating Buy, che riflette margini ben sopra la media di settore (EBIT margin 30% vs. 20% mediana dei peers), driver di crescita e forte posizionamento del marchio, soprattutto in Cina, “che pensiamo possa garantire maggiore tenuta nel contesto attuale e permettere di cogliere più rapidamente la potenziale ripresa della spesa del lusso cinese”.