Spread soffre dopo abbuffata Btp 30 anni, Italia torna ultima in Europa con tassi tre volte quelli Spagna
Sbanca letteralmente il nuovo Btp a 30 anni con il rendimento allettante del 2,5% che ha attirato tantissimi investitori di lungo termine extraeuropei. I risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo BTP a 30 anni, resi noti ieri sera dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, evidenziano come il titolo con scadenza 1 settembre 2050 e tasso annuo 2,45% (pagato in due cedole semestrali) abbia riscosso domanda record per 47 miliardi di euro. L’importo emesso è stato pari a 7 miliardi di euro. Superato il precedente record di 41 mld di domanda per il Btp trentennale lanciato a febbraio 2019.
Tasso del 2,5% per il nuovo Btp 30 anni, superiore a quello di un anno fa
Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,280 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 2,50%. Un rendimento che risulta superiore a quello del 2,44% che ha caratterizzato l’emissione del precedente btp trentennale a inizio 2019, sotto il governo M5S-Lega.
A tirare la volata al nuovo BTP è stata il giorno prima (14 gennaio) l’emissione con domanda superiore a 53 miliardi di euro per il nuovo Bonos a 10 anni piazzato dalla Spagna. Un segnale chiaro della caccia al rendimento che caratterizza anche in questo primo scorcio di 2020 il mercato obbligazionario.
“E’ evidente che l’esperienza con la Spagna 10 anni ha indotto gli investitori a gonfiare gli ordini – rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr – . Infatti in serata la carta italiana ha un po’ ceduto in relativo contro il resto, il che è perfettamente coerente con la circostanza che sono stati emessi quasi 14 miliardi in 24 ore, ma un po’ meno con un book sottoscritto oltre 6 volte, e un ammontare emesso nella parte bassa delle attese”.
Non solo spread Btp-Bund, il confronto con Spagna e Grecia
Lo spread Btp-Bund questa mattina è salito ulteriormente in area 160 pb, con rendimento del Btp a 10 anni a ridosso di quota 1,4%. L’Italia continua a pagare la fase di incertezza politica complici le divisioni all’interno del nuovo esecutivo giallo-rosso e il rischio legato alle imminenti elezioni regionali in Emilia (26 gennaio) che in caso di sconfitta del candidato di centro-sinistra potrebbero accelerare una crisi di governo e quindi il rischio di nuove elezioni.
Il rendimento del Btp a 10 anni è tornato a essere di poco superiore a quello del pari durata della Grecia e il più alto tra i paesi dell’area euro. Nel confronto con la Spagna il tasso del Btp è più che triplo visto che il Bonos a 10 anni rende lo 0,44%. Situazione che stride con i giudizi espressi dalle agenzie di rating: l’Italia è ancora investment grade, mentre ad esempio il rating sul debito della Grecia è ben quattro gradini inferiore.
Il calendario delle emissioni 2020 diffuso dal Tesoro indica l’offerta anche di un nuovo benchmark a 15 anni per il primo trimestre. Nel 2019 la media dei costi della raccolta a medio-lungo termine è stata di 1,61%, in calo dall’1,78% del 2018.