Notizie Notizie Italia Calendario aste titoli di Stato 2020: verso il primo BTP green e almeno un BTP Italia

Calendario aste titoli di Stato 2020: verso il primo BTP green e almeno un BTP Italia

22 Dicembre 2019 10:44

Il 2020 vedrà andare in scadenza titoli di Stato a medio lungo termine (quindi escludendo i BOT) per oltre 200 miliardi di euro, tra cui anche due BTP Italia. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato venerdì il calendario 2020 delle Aste dei Titoli di Stato e soprattutto  le Linee Guida per la gestione del Debito Pubblico per il prossimo anno. Le strategie di emissione per il nuovo anno prevedono, tra l’altro, l’emissione di almeno un BTP Italia e e si si metteranno a punto “tutti gli interventi organizzativi e di mercato per poter avviare le emissioni di titoli di Stato di tipo “green”.  Un progetto su cui si lavora ormai da tempo in via XX Settembre, che dovrà valutare attentamente se mettere in piedi un’emissione dedicata solo ai retail o coinvolgere anche gli istituzionali sul modello del BTP Italia. Emissioni verdi già sperimentate con successo da altri Stati quali Francia e Olanda. 

Verso emissioni a media-lunga scadenza per oltre 250 mld

Nel 2020 le emissioni a medio lungo termine del Tesoro (quindi escludendo i BOT) saranno finalizzate alla copertura dei titoli a medio lungo termine in scadenza, che saranno pari a circa 202 miliardi di euro, e del fabbisogno del settore statale, che alla luce degli ultimi sviluppi attinenti alla sessione di bilancio in Parlamento, dovrebbe attestarsi intorno ai 45 miliardi di euro. Il calendario delle aste BOT  contiene anche le scadenze esatte dei buoni che verranno emessi nel corso dell’anno. La scadenza a 3 mesi verrà offerta, solo quando sarà necessario per specifiche esigenze di cassa, nello stesso giorno in cui verrà collocato il buono a 1 anno seguendo le consuete procedure per la comunicazione al mercato.

Nel 2020 verranno a scadere due BTP Italia per un importo complessivo pari a circa 22,5 miliardi di euro. In considerazione dell’ampio riscontro avuto nel 2019, al fine di continuare ad offrire agli investitori retail uno strumento di protezione dei loro risparmi e la possibilità di reinvestire la liquidità proveniente dai due titoli in scadenza, nel 2020 il Tesoro sarà presente sul mercato con almeno un’emissione di BTP Italia. Inoltre, aggiunge il MEF, ove se ne riscontrino le condizioni, si valuterà la possibilità di effettuare un secondo collocamento nel corso dell’anno. La scadenza  per l’emissione del nuovo titolo sarà decisa alla luce delle condizioni di mercato anche se ad ogni modo sarà compresa tra i 4 e gli 8 anni. 

Il bilancio del 2019, costo debito sceso sotto asticella 1%

Nel 2019 sono stati emessi complessivamente, al netto delle operazioni di concambio, titoli per 402.659 milioni di euro. Il 60,1% delle emissioni è costituito da titoli a medio-lungo termine e il 39,9% da BOT. Il Tesoro rimarca come il costo medio annuo all’emissione nel 2019 risulta essere stato pari allo 0,93%, un livello in diminuzione rispetto all’1,07% del 2018. La vita media a fine anno è pari a 6,87 anni, un dato marginalmente superiore a quello di fine 2018 pari a 6,78 anni. Ciò grazie alle diverse emissioni sulla parte lunga della curva dei rendimenti, condotta sia attraverso le aste che con il lancio tramite sindacato di collocamento di tre nuovi titoli benchmark nominali (15, 20 e 30 anni), della riapertura del titolo a 50 anni nonché del nuovo BTP decennale legato all’inflazione europea. Una vita media lunga, ricorda il MEF, tende non solo a mitigare il rischio di rifinanziamento, diluendo nel tempo i volumi da collocare sul mercato per coprire il debito in scadenza, ma segnala anche la minore esposizione dell’emittente a incrementi repentini dei tassi di interesse.

Doppia asta prima di Natale

L’anno non è però ancora finito e sono ancora da completare le consuete aste di fine mese. Il consueto trittico di fine mese questa volta vedrà i primi due appuntamenti accorpati: Bot semestrale e Ctz annuale insieme nell’asta del 23 dicembre. Il Tesoro andrà a emettere Bot a sei mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro. Il mese scorso era stato allocato un ammontare uguale un tasso di -0,215%, con domanda a quasi 10 miliardi, con un bid-to-cover (rapporto di copertura) di 1,51. Lo stesso giorno saranno emessi CTZ a 24 mesi per un ammontare tra 1,25 e 2 miliardi. Il rialzo dei tassi dell’ultimo mese dovrebbe portare il rendimento di assegnazione del CTZ vicino allo zero (attualmente il Btp a 2 anni sul secondario rende -0,04%). L’asta di CTZ del mese scorso aveva registrato tassi negativi con il collocamento di 1,75 miliardi di euro al rendimento medio di assegnazione del -0,033%, in aumento rispetto al precedente (-0,112%) dell’asta di ottobre. La domanda era stata di quasi 3,2 miliardi con rapporto di copertura di 1,82.

L’asta di Btp a 5 e 10 anni ci sarà invece il 30 dicembre.