Spread Btp-Bund sotto 100, c’è lo zampino di Trump dietro la brama di bond tricolori

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Si avvia alla conclusione una settimana positiva per i titoli di Stato italiani che mercoledì per la prima volta dal settembre 2021 sono riusciti a ricucire le distanze dal Bund tedesco sotto la soglia dei 100 punti base.
Traguardo commentato anche dalla premier Giorgia Meloni che si è spinta ad affermare che i titoli di Stato italiani sono “più sicuri dei titoli di Stato tedeschi”. In realtà lo spread Btp-Bund in area 100 sta a significare che gli investitori pagano l’1% in più per acquistare i titoli di stato italiani. Gli investitori quindi per acquistare i Btp chiedono un premio per il rischio maggiore rispetto all’acquisto di Bund, considerati il benchmark di sicurezza nell’Eurozona. Questo significa che i titoli italiani sono percepiti come più rischiosi rispetto a quelli tedeschi, non più sicuri come invece erroneamente ha affermato la premier.
Spread sotto 100, una lunga rincorsa
La discesa sotto 100 dello spread è frutto di una serie di ragioni, a partire da un trend che va avanti da ormai un paio di anni, con spread più che dimezzato da quando c’è il governo Meloni e gli investitori hanno dato adito all’impegno dell’esecutivo in questi anni di rimettere in sesto i conti pubblici, con deficit rientrato a ridosso della soglia del 3% (3,4% a fine 2024) abbinata alla stabilità politica.
Guardando più al breve, i Btp stanno cavalcando la promozione decisa il mese scorso da S&P che ha migliorato il merito di credito sull’Italia. S&P indica per l’Italia un surplus di bilancio primario nel 2025-2028, elemento chiave per migliorare il deficit pubblico nonostante le spese per interessi di Roma siano le più elevate in Europa.
Ultimo colpo di reni legato a ridisegno portafogli globali
Tra i fattori che spiegano la recente sovraperformance del Btp c’è anche l’aumento della domanda da parte di investitori esteri che stanno ribilanciando i portafogli alleggerendo l’ammontare dei Treasury in portafoglio, diversificando quindi sui bond europei.
C’è poi la recente de-escalation sul fronte commerciale con la tregua di 90 giorni tra Usa e Cina che ha contribuito a migliorare la fiducia verso l’Italia che viene comunque considerata una delle nazioni più esposte in Europa.
“Questi movimenti potrebbero essere l’inizio di una tendenza più ampia verso una diversificazione che si allontana dagli Usa dopo le turbolenze provocate dalla politica doganale di Washington. I Bund tedeschi ne hanno chiaramente beneficiato, ma anche i titoli di Stato italiani sembrano poterne trarre vantaggio”, rimarcano gli analisti di Ing.
Più investitori esteri in scia a fuga dai Treasury
I dati sui flussi di portafoglio della Banca d’Italia per i primi mesi dell’anno mostrano maggiori afflussi da parte di investitori esteri nei confronti del debito pubblico italiano, anche se i dati non coprono ancora il periodo da aprile a oggi.
“Negli ultimi anni – rimarca Ing – la strategia del Tesoro italiano per stabilizzare il finanziamento del proprio debito si è sviluppata intorno a un maggiore coinvolgimento degli investitori nazionali privati. Questi detengono il 6% degli strumenti di debito, superando così il finanziamento che l’Italia ottiene dai buoni del Tesoro. Per la fine del mese di maggio è prevista l’immissione sul mercato del nuovo BTP Italia. Con gli investitori esteri che apparentemente stanno tornando a investire nel debito italiano in misura maggiore del previsto, l’Italia potrebbe riconsiderare il proprio mix di finanziamento, un aspetto che i funzionari hanno suggerito potrebbe essere preso in considerazione per il prossimo anno. Nel complesso, tuttavia, ciò indica che gli spread rimarranno sostenuti anche se ai livelli attualmente ridotti.
Btp, rendimenti ancora allettanti per gli investitori
Anche oggi lo spread tra il decennale italiano e quello tedesco si mantiene ancorato in area 100 pb, con un progresso delle quotazioni sua per i titoli italiani che quelli tedeschi, con il rendimento del Btp decennale sceso in area 3,57%.
In attesa dell’emissione del nuovo Btp Italia, in agenda il prossimo 27 maggio, quello che emerge è che i titoli di stato italiani mantengono un elevato appeal tra gli investitori, come evidenziano le ultime emissioni di Btp con richieste record incassate dal Tesoro in questi mesi, essendo ancora quelli dell’area euro con rendimenti più alti.