Inflazione Italia stabile a +1,9% ad aprile, ma vola carrello spesa. UNC avverte: effetto ottico

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Inflazione Italia stabile rispetto al mese di marzo ma con dinamiche settoriali divergenti nel mese di aprile. Può essere riassunta così la lettura finale dei prezzi al consumo in Italia che, secondo i dati definitivi diffusi dall’Istat, resta stabile al +1,9%, lo stesso livello registrato a marzo. Ma per la serie non è tutto oro quello che luccica, questa apparente stabilità nasconde dinamiche contrastanti tra i vari settori, con rincari consistenti che colpiscono soprattutto alimentari, trasporti e turismo, settori cruciali durante il periodo pasquale e i ponti di primavera.
I consumatori, come sottolineano le principali associazioni, si trovano quindi a fare i conti con un’impennata dei prezzi che incide in maniera significativa sul potere d’acquisto e sul bilancio familiare.
Alimentari e trasporti trainano l’inflazione
Secondo quanto rende noto l’Istat difatti, il tasso di inflazione rimane al +1,9%, ma dietro questo numero si nasconde un’accelerazione nei prezzi dei beni alimentari, che passano dal +2,4% di marzo al +3,0% di aprile. La componente più colpita è quella del cosiddetto “carrello della spesa”, che cresce del +2,6% (rispetto al +2,1% del mese precedente), accompagnato da un aumento dell’inflazione di fondo (+2,1% da +1,7%).
Anche i servizi legati ai trasporti registrano una forte crescita: +4,4% rispetto all’1,6% di marzo. Di contro, si osservano segnali deflattivi nel comparto energetico (-0,8%, da +2,6%), in particolare nella componente non regolamentata (-3,4% da +0,7%).
La “stangata di primavera” secondo Codacons
Codacons definisce i dati come una vera e propria “stangata di primavera”. Secondo i calcoli dell’associazione, l’inflazione comporta un aggravio annuo di spesa pari a +624 euro per una famiglia tipo, che sale a +851 euro per un nucleo con due figli.
Complici la Pasqua e i ponti di primavera, i prezzi alimentari hanno registrato un balzo del +3,2% nel solo mese di aprile. Il settore turistico è stato colpito da rialzi impressionanti, con +24% per i voli nazionali su base annua e ben il 26,6% su base mensile,
Unione Nazionale Consumatori: “Effetto ottico, non c’è nulla di stabile”
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) definisce “La stabilità al +1,9% un’illusione ottica. La composizione dell’inflazione è cambiata, con rincari preoccupanti su alimentari e beni di prima necessità”.
Secondo Dona, per una coppia con due figli si traducono in +292 euro per prodotti alimentari e bevande analcoliche e +308 euro per il carrello della spesa Anche per famiglie più piccole l’impatto è notevole: una coppia con un figlio spende +259 euro per il cibo e +276 euro per beni essenziali.
Dona sottolinea come l’inflazione “nascosta” abbia colpito in modo mirato durante le vacanze, parlando apertamente di speculazioni sui ponti primaverili. La top 3 dei rincari mensili è dominata dai trasporti aerei, con aumenti record sui voli europei (+34,1%), intercontinentali (+27,3%) e nazionali (+26,6%). Subito dopo, si segnalano le strutture ricettive con alberghi e motel a +13,1% mensile.
Infine anche Assoutenti lancia l’allarme su un aprile caratterizzato da forti rincari alimentari, che hanno reso la Pasqua 2025 tra le più costose degli ultimi anni. “Il burro è aumentato del +17,8%, il caffè del +21,7%, il cioccolato del +12%, il cacao del +15,6% e le uova del +5,7%”, spiega il presidente Gabriele Melluso.