Spotify: rincaro prezzi e nuovi piani per rilanciare la redditività
Entro la fine di aprile, Spotify Technology aumenterà di circa $1 a $2 al mese i prezzi per usufruire dei suoi servizi in cinque mercati chiave, per sostenere la redditività. Lo riporta Bloomberg, citando Regno Unito, Australia e Pakistan tra i Paesi interessati dal rincaro, mentre negli Usa è previsto un ulteriore incremento più avanti nell’anno. Il titolo avanza del 6,7% a Wall Street.
Spotify lancia nuove iniziative per diversificare il business
Per anni, Spotify ha offerto ai clienti due opzioni: un servizio musicale gratuito supportato dalla pubblicità, con funzionalità limitate, e un account premium a pagamento con accesso illimitato.
Tuttavia, l’azienda svedese è sempre risultata in perdita dal suo sbarco in borsa, nel 2018, a causa dei costi elevati per le royalty che deve pagare all’industria musicale. Nel 2023, ha corrisposto ben 9 miliardi di dollari alle case discografiche, a fronte di 13,2 miliardi di entrate.
Il management ha dunque cercato di diversificare il business, offrendo altri tipi di contenuti come i podcast e gli audiolibri. Al momento, Spotify offre ai clienti fino a 15 ore di ascolto di audiolibri al mese nel piano premium a pagamento, chiedendo costi aggiuntivi al superamento di tale soglia.
La strategia per aumentare i ricavi
L’aumento dei prezzi contribuirà dunque a coprire il costo degli audiolibri. Inoltre, Spotify introdurrà un nuovo abbonamento entry-level con musica e podcast, ma senza audiolibri, per l’attuale prezzo mensile di $11 di un piano premium individuale. I sottoscrittori di questo servizio dovranno pagare costi aggiuntivi se vorranno usufruire degli audiolibri.
Questo nuovo piano è solo una delle opzioni allo studio da parte della società svedese, che sta lavorando anche ad un piano “supremium”, con un prezzo più elevato per l’accesso a contenuti audio ad alta fedeltà, insieme ad altre funzionalità.
Abbonati in crescita per Spotify nel 2023
Lo scorso anno Spotify ha aumentato i prezzi nei principali mercati per la prima volta dall’introduzione del servizio audio premium negli Usa, nel 2011. Nonostante le preoccupazioni iniziali per un possibile calo dei sottoscrittori, l’azienda ha registrato la crescita di utenti più elevata di sempre, con 113 milioni di nuove iscrizioni ai suoi servizi (gratuiti e a pagamento).
A fine 2023, Spotify contava 602 milioni di utenti, di cui 236 milioni di clienti a pagamento. Questo ha convinto il management a tentare di spingere ulteriormente l’acceleratore sui prezzi.
Anche i principali concorrenti di Spotify, come Apple e Amazon.com, hanno aumentato i prezzi per i loro servizi musicali. Ricordiamo inoltre che, l’anno scorso, Spotify ha tagliato significativamente la forza lavoro, nel tentativo di migliorare la redditività.