Notizie Notizie Italia Salvini promuove fusione UniCredit-Commerzbank, su successore Draghi a Bce ‘vedremo dopo elezioni Ue’

Salvini promuove fusione UniCredit-Commerzbank, su successore Draghi a Bce ‘vedremo dopo elezioni Ue’

17 Maggio 2019 16:14

Sì a una fusione UniCredit-Commerzbank, come italiano sarebbe un orgoglio. E, ancora: ‘aspettiamo l’esito delle elezioni Ue: chi l’ha detto che il prossimo presidente della Bce debba essere per forza un tedesco o un francese? Il vicepremier leghista Matteo Salvini parla di banche, fusioni, Bce, post Draghi e altro, in un incontro con la stampa estera. Dimostrando, preso dalla febbre del populismo, di essere pronto a sfidare i paesi forti dell’Europa, ovvero Germania e Francia.

“We don’t necessarily always have to chose between Paris and Berlin,” ha detto in un’intervista rilasciata a Reuters. Ovvero: “Non dobbiamo scegliere necessariamente e sempre tra Parigi e Berlino“.

Di fatto, i candidati al posto di Draghi considerati più papabili sono – stando a un sondaggio condotto a marzo dalla stessa Reuters – i banchieri francesi Benoit Coeuré e Francois Villeroy de Galhau- che al momento sono esponenti del Consiglio direttivo della Bce – e il falco tedesco numero uno della Bundesbank Jens Weidmann, anche lui membro del Consiglio della banca centrale.

Nell’affermare che non bisogna scegliere sempre e necessariamente tra Parigi e Berlino, Salvini dimentica però- o anzi, preso dal fervore della campagna elettorale per le elezioni Ue – fa finta di dimenticare – che Mario Draghi, attuale presidente della Bce il cui termine scade alla fine di ottobre di quest’anno, è italiano.

Ma al leader della Lega, in piena campagna elettorale in vista delle elezioni Ue del prossimo 26 maggio, questo dettaglio poco importa. Anzi, proprio le elezioni europee, a suo avviso, obbligano a non dare nulla per scontato.

“Attendiamo il voto del prossimo 26 maggio – dice a Reuters – Credo che molte cose cambieranno in Europa, anche a livello della Commissione (dell’Unione europea)”.

Sicuramente, più di un esponente della Lega di Salvini non sarebbe entusiasta se fosse il falco tedesco Jens Weidmann, tra i vari candidati, a prendere il posto di Draghi al termine del suo mandato.

Basti ricordare le parole che proferì l’economista leghista e presidente della Commissione di bilancio della Camera Claudio Borghi a Reuters nel luglio del 2018. Weidmann – affermò- “non sarebbe una buona scelta per l’Italia per il suo atteggiamento rigorista”.

C’è da dire che sul prossimo possibile timoniere della Bce le ipotesi sono diverse, e recentemente è stato fatto notare che il perfetto successore di Mario Draghi potrebbe essere anche un ex calciatore.

Salvini non ha parlato però solo di Bce. Ha espresso anche il suo pensiero sulla ricetta che, a suo avviso, sarebbe utile per far scendere lo spread, il deficit e il debito: la detassazione.

“L’unico modo per incidere sul debito e sul deficit è rilanciare lavoro e impresa. La detassazione è l’unico modo per abbassare spread debito e deficit e quindi ci permettessero di ridurre le tasse”, ha sottolineato il vicepremier, senza fare alcuna ammenda su tutte quelle sue dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi che lo spread lo hanno fatto invece impennare.

Interpellato dalla stampa estera, il vicepremier e ministro dell’Interno ha anche ammesso di guardare con orgoglio a una eventuale fusione tra UniCredit e Commerzbank.

“Da italiano mi riempirebbe di orgoglio che una banca italiana possa competere a livello continentale, penso a Fincantieri, non ci vedo nulla di strano ma essendo un tema delicato non faccio pronostici né auspici”, ha detto.