Notizie Notizie Italia Salvini invoca manovra trumpiana dopo viaggio in Usa. E avverte Tria su minibot e tasse

Salvini invoca manovra trumpiana dopo viaggio in Usa. E avverte Tria su minibot e tasse

18 Giugno 2019 15:35

Il vicepremier leghista Matteo Salvini torna dal suo viaggio in Usa più carico che mai, pronto a sfidare l’Unione europea e a dare il via a una manovra trumpiana. Al ministro Giovanni Tria che esprime perplessità sull’ipotesi di una legge di bilancio trumpiana, facendo notare che quella è stata fatta con il dollaro, il leader leghista alza le spalle:

“Noi abbiamo l’euro e la faremo con l’euro in tasca. Non c’è problema“. Salvini mette Tria, inoltre, sull’attenti, ricordandogli che questo governo farà quanto stabilito dal contratto M5S-Lega. I minibot, dunque, si faranno, perché sono nel contratto.

“I minibot sono uno strumento, un mezzo per raggiungere il fine del pagamento dei debiti dello Stato nei confronti delle famiglie e delle imprese – sottolinea il ministro dell’Interno, a margine dell’assemblea annuale di Confartigianato – Se il ministro ha un’idea diversa la porti al tavolo, altrimenti si fa quello che il Parlamento ha approvato e che c’è nel contratto di governo”.

I minibot continuano a confermarsi tra i dossier più caldi che rischiano di dividere l’esecutivo, dopo il sì alla mozione della Lega che è arrivato addirittura da forze politiche europeiste e dell’opposizione, come dal Pd e Forza Italia.

Proprio quel sì caotico arrivato dal Parlamento rende più forte la posizione dei sovranisti favorevoli all’idea sfornata dall’economista leghista Claudio Borghi.

Salvini invoca manovra trumpiana e dice sì a minibot

Salvini dà il suo assist ai minibot noncurante sia degli alert che arrivano dalla comunità finanziaria italiana e globale, sia dal no che è stato rimarcato più volte dal ministro Tria e dallo stesso premier Giuseppe Conte.

Il vicepremier torna a sfidare inoltre Bruxelles, proprio mentre il rischio di una procedura di infrazione per debito eccessivo nei confronti dell’Italia si fa più vicino. Il ministro attacca l’Ue dagli Usa, promettendo di cambiare quelle regole europee che finiscono per essere una gabbia.  “Se ci sono regole europe che mi impediscono di uscire dalla gabbia, faccio di tutto per cambiare queste regole europee. Comunque l’Italia dalla gabbia ci esce. Si rassegnino, l’Italia non si rassegna allo ‘0 virgola’, non sarà facile però vogliamo crescita dell’uno, due, tre ‘virgola’ e l’unico modo è abbassare le tasse”.

Abbassarle per l’appunto come ha fatto Donald Trump con la sua rivoluzione fiscale. Di qui, la necessità secondo il leader leghista di una manovra trumpiana.

“D’altronde – ha detto quando era ancora negli States – c’è totale sintonia su come muoversi a livello internazionale tra governo italiano e governo Usa. Per me c’è l’Italia first, quindi con ‘America first’, ‘Italia first’ la coincidenza di interessi è evidente”. Non manca neanche una dichiarazione al vetriolo contro la Francia e la Germania:

“Dopo anni di strapotere franco-tedesco, anche in Usa hanno scoperto che in Europa c’è un’alternativa” (che sarebbe, appunto, l’Italia, che può diventare interlocutore europeo privilegiato degli Usa). Tra l’altro “l’Italia ha un governo stabile, che ha come priorità quella di abbassare le tasse: se ce lo permettono nel rispetto dei vincoli, siamo felici, sennò le abbassiamo comunque”.

Così dice dagli Stati Uniti, così ripete a margine dell’assemblea di Confartigianato nella giornata di oggi, con una frase in stile minaccia più o meno velata nei confronti di Tria:

“Tria è il nostro ministro e porterà avanti quello che è il programma dell’intero governo che, nella prossima manovra economica, avrà nel taglio delle tasse il punto centrale. Chi vuole fare il ministro di questa squadra sa che il taglio delle tasse è la priorità di questo Paese“.

E ovviamente la priorità in assoluto è la flat tax, che deve essere varata prima del salario minimo, misura auspicata dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio.

Riguardo alla necessità di garantire la solidità dei conti pubblici, invocata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato a Confartigianato, Salvini risponde che l’Italia può crescere solo se si tagliano le tasse e aggiunge che sono state le politiche sbagliate dell’Ue a deteriorare i conti pubblici.

I conti sono in disordine perché abbiamo applicato, per troppi anni, le regole della precarietà e dell’austerità e dei tagli imposti dall’Europa – risponde Salvini al messaggio di Mattarella – Il debito è cresciuto di 650 miliardi in dieci anni” e, in questa situazione, per consentirne la discesa, “occorre che gli italiani lavorino e gli italiani lavorano di più e meglio se le imprese pagano meno tasse”.