Saipem, test risultati il 23 ottobre: cosa aspettarsi dalla trimestrale

Mancano pochi giorni alla pubblicazione della trimestrale di Saipem, una delle big del settore oil & gas di Piazza Affari, nonché una delle prime società del Ftse Mib a diffondere i risultati. I conti del terzo trimestre saranno comunicati il 23 ottobre, dopo la chiusura dei mercati, con presentazione alla platea finanziaria il giorno successivo. Gli analisti si aspettano conferme dal punto di vista della crescita dei ricavi, degli utili e della raccolta ordini, malgrado il contesto incerto per il mercato petrolifero.
Le stime degli analisti su fatturato, Ebitda e utili di Saipem
Il consensus degli analisti intervistati da Bloomberg prevede ricavi pari a 3,4 miliardi nel terzo trimestre, in aumento del 12,7% su base annua. Nel dettaglio, il fatturato di Saipem dovrebbe essere così ripartito: circa 1,93 nella divisione ABS (Asset Based Services), 1,3 miliardi nei progetti E&C (Energy Carriers) e 215 milioni nel Drilling Offshore.
A livello di Ebitda, le stime indicano un incremento del 44,4% a 332 milioni, di cui 249 milioni nel segmento ABS, 9 milioni in E&C e 77 milioni in Offshore Drilling. Attesi anche un Ebit in miglioramento del 25% a 140 milioni e un risultato netto positivo per 72,7 milioni (+86,3%), con un debito netto al 30 settembre in miglioramento a 61 milioni.
Le stime di Equita Sim sono sostanzialmente in linea con il consensus in termini di fatturato, leggermente più alte per l’Ebitda (+48% a 341 milioni), l’Ebit adjusted (+36% a 153 milioni) e l’utile netto (+95% a 86 milioni), con un indebitamento finanziario netto di 69 milioni.
Focus su raccolta ordini del trimestre e guidance 2024
Secondo Equita, i risultati del 3° trimestre dovrebbero “confermare il trend di crescita sostenuta del fatturato e dell’Ebitda, grazie alla performance del E&C offshore, mentre la redditività della parte onshore e del drilling è attesa in marginale miglioramento in termini assoluti.”
Equita prevede inoltre una “raccolta ordini abbondante nel trimestre, pari a circa 6,8 miliardi di euro”, grazie all’aggiudicazione di importanti progetti oil in Arabia Saudita e gas in Qatar, con un book-to-bill ratio stimato al 30 settembre pari a 2X.
Il management dovrebbe inoltre confermare l’outlook per il full year, che include ricavi fra i 12,7 e i 13,3 miliardi e un Ebitda fra 1,27 e 1,33 miliardi, con un margine del 10%. Previsto anche un dividend payout fra il 30% e il 40% del free cash flow.
Titolo Saipem in fase laterale
Da inizio anno Saipem mostra una performance positiva, con un guadagno complessivo del 37%. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, il titolo ha accelerato in scia ai risultati del 2023, che hanno evidenziato numeri sopra le attese e un ritorno all’utile. Inoltre, il Gruppo ha annunciato un ritorno alla distribuzione dei dividendi a partire dal 2025, sulla base dei risultati attesi nel 2024. Le azioni hanno registrato a luglio un picco in area 2,42 euro, per poi perdere all’incirca il 16% e tornare in prossimità dei 2 euro, dove si trovano ormai da inizio agosto, salvo una breve discesa fino a 1,8 euro.
Nonostante la solida raccolta ordini, Saipem sconta in parte un contesto ancora incerto per le quotazioni petrolifere. I rischi geopolitici legati al conflitto in Medio Oriente e le incertezze sulla domanda della Cina, il maggior importatore mondiale di petrolio, hanno generato volatilità nelle ultime sedute, in un contesto che vede l’Opec+ impegnato a ripristinare parte della produzione a partire da dicembre, rimuovendo gradualmente i precedenti tagli volontari. Il cartello ha ridotto oggi le stime sulla crescita della domanda, che rimangono comunque superiori a quelle degli altri esperti del settore.
In attesa di sviluppi sul fronte macro, i conti di Saipem potrebbero contribuire a far uscire il titolo dalla fase laterale, indirizzando il titolo nelle prossime sedute.