Notizie Dati Bilancio Italia Pirelli: domani i risultati del 3Q, ecco le previsioni

Pirelli: domani i risultati del 3Q, ecco le previsioni

8 Novembre 2023 12:00

In una settimana senza particolari spunti macroeconomici, il focus degli investitori è prettamente rivolto ai risultati societari, utili per valutare l’impatto presente e futuro dell’attuale scenario incerto su utili e margini. Il calendario delle trimestrali di Piazza Affari prevede domani, 9 novembre, i risultati di Pirelli: ecco le stime sui conti e alcuni temi caldi relativi all’azienda di pneumatici.

Le stime sui risultati di Pirelli

Il consensus riportato dalla stessa Pirelli sul suo sito web indica una previsione media di fatturato pari a 1,73 miliardi nel terzo trimestre del 2023, in calo del 5,8% su base annua.

Le stime sull’Ebitda adjusted si attestano a 369 milioni, in flessione rispetto ai 384 milioni del 3° trimestre 2022, ma con una marginalità in aumento dal 20,9% al 21,3%.

A livello di Ebit adjusted, gli analisti prevedono una diminuzione 272 a 259 milioni, con un ritorno sulle vendite in miglioramento al 15%. L’utile netto atteso è pari a 134 milioni, rispetto a 126 milioni del 3Q 2022.

Dal lato patrimoniale si stima un debito netto di 3,157 miliardi, mentre il flusso di cassa netto ante dividendi dovrebbe attestarsi a 143 milioni.

Nei 9 mesi al 30 settembre, sono attesi ricavi per 5,168 miliardi (+2,7%), Ebitda adjusted di 1,108 miliardi (Ebitda margin al 21,4%), Ebit adjusted di 777 milioni (Ros del 15%) e utile netto di 377 milioni.

La view degli analisti secondo Bloomberg

Le stime degli analisti raccolte da Bloomberg sul terzo trimestre sono pressoché in linea con quelle indicate da Pirelli, con ricavi per 1,736 miliardi, Ebitda 369 milioni ed Ebit adjusted 258 milioni.

Nel complesso, i broker mantengono una visione positiva sulla società, dato che 13 di essi consigliano l’acquisto (Buy), 6 optano per una raccomandazione Hold e nessuno suggerisce la vendita del titolo.

Il target price medio fra i 13 report più recenti è pari a 5,57 euro, a fronte di una valutazione di borsa in area 4,4 euro, per un rendimento potenziale implicito del 27% circa. Nel corso del 2023 le azioni Pirelli hanno evidenziato un andamento altalenante, complici alcuni segnali di calo della domanda, ma sono in progresso di circa il 9% da inizio anno.

Nuova joint venture in Arabia Saudita

Nelle ultime settimane, Pirelli ha annunciato un accordo con il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita per la per la costruzione di una fabbrica di pneumatici nel Paese mediorientale. PIF deterrà una quota del 75% della joint venture, mentre Pirelli avrà il restante 25% e sarà partner strategico e tecnologico a supporto dello sviluppo del progetto.

Secondo le previsioni della società, lo stabilimento avvierà la produzione nel 2026. La JV produrrà pneumatici di alta qualità per il segmento car a marchio Pirelli e, inoltre, produrrà e commercializzerà pneumatici con un nuovo brand locale per il mercato nazionale e regionale. L’investimento complessivo nella JV è di circa 550 milioni di dollari USA. Per Pirelli il progetto avrà un impatto neutro sugli obiettivi di deleverage della società al 2025.

La fabbrica avrà una capacità produttiva annua di 3,5 milioni di pneumatici, di cui circa un terzo (oltre 1 milione di pneumatici) relativo ad HV tyres di Pirelli, per una capacità produttiva aggiuntiva – spiega Equita Sim – del 2% destinata al mercato locale, dove la società italiana ha una presenza marginale. Gli altri due terzi saranno destinati al nuovo produttore locale, nell’ambito del piano dell’Arabia Saudita per trasformarsi in un polo produttivo globale nel settore automotive entro il 2030.

“L’annuncio è positivo in quanto garantisce capacità aggiuntiva destinata al mercato locale in cui è poco presente con un esborso modesto; tuttavia, l’impatto small single digit è da spalmare nel medio termine”, afferma Equita.

Pirelli fornitore unico F1 fino al 2027

Nel mese scorso la società ha rinforzato il suo ruolo di fornitore esclusivo di pneumatici per la Formula 1, estendendo una partnership pluriennale che si avvia così a raggiungere i 18 anni consecutivi. In particolare, Pirelli fornirà i propri prodotti al massimo campionato automobilistico anche nel triennio 2025-2027, con una possibile estensione di un ulteriore anno.

I dettagli finanziari dell’accordo non sono noti, ma secondo Equita, l’impatto “dovrebbe essere sostanzialmente neutrale a livello economico”. Pirelli potrà continuare a beneficiare delle “opportunità di innovazione e di sperimentazione di nuove tecnologie e processi, da trasferire nella produzione di gomme per vetture stradali.”

Fusione Pirelli-Brembo? No, per ora

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano l’ipotesi di una fusione tra Pirelli e la società di sistemi frenanti Brembo. Un’operazione che riscuote interesse da entrambe le parti, ma sia Alberto Bombassei (fondatore e azionista di maggioranza di Brembo), sia Marco Tronchetti Provera (vicepresidente esecutivo di Pirelli) hanno chiarito che “al momento non c’è nulla di serio”.

La realtà combinata derivante da un’eventuale integrazione tra la società degli pneumatici e quella dei freni avrebbe una market cap di circa 8 miliardi di euro e un enterprise value sopra i 12 miliardi, un Ebitda di 2,1 miliardi e un utile netto adjusted di oltre 800 milioni.

“Alla luce degli eventi più recenti, avevamo ridotto la probabilità di uno scenario di fusione ai minimi termini”, afferma Equita, “ma a seguito di queste dichiarazioni, pur non ritenendo sia lo scenario più probabile, la percentuale risale. Restiamo dell’idea che un deal, a prescindere dal concambio, sia più positivo per Pirelli che Brembo e che le sinergie industriali siano limitate.”