Piazza Affari sbanda, tornano paure su Nasdaq con Apple e Tesla (-10%) verso avvio traumatico

Sui mercati tornano le nuvole dopo la risalita di ieri. Piazza Affari ha accentuato i cali nell’ultima ora e il Ftse Mib segna -1,7% in area 19.400 punti. Pesa l’intonazione negativa dei futures di Wall Street, in particolare quello sul Nasdaq segna -1,9% (tra i singoli titoli -3,5% Apple nel premarket e -10% Tesla) che potrebbe quindi continuare il sell-off tecnologico a Wall Street dopo la pausa di ieri (Borsa di New York chiusa per festività). Passa così in secondo piano l’attesa per la Bce che nella riunione di giovedì potrebbe mostrarsi più accomodante, considerando i recenti riscontri macro non esaltanti e il rafforzamento dell’euro negli ultimi mesi.
A Milano si intensificano le vendite
Tra i singoli titoli del Ftse Mib spiccano i cali corposi nell’ordine del 3% di alcuni industriali quali Prysmian, Interpump e Buzzi. Male anche STM (-3,05%) che si accoda al cattivo umore dei tecnologici. Tra i peggiori anche Fineco (-2,6%%) che ieri si era invece distinta in positivo sull’onda dei dati positivi sulla raccolta di agosto. Tra le big arrancano sia Enel (-1,9%) che ENI (-1,5%).
Sul fronte opposto la migliore oggi è Pirelli con +3%. Fa meglio del mercato DiaSorin (-0,83%) che ha siglato una nuova partnership strategica con MeMed e ha ottenuto il via libera da parte della Fda americana per commercializzare negli Stati Uniti il suo test molecolare per l’influenza.
Infine rialzo dell’1,16% per Banco Bpm che ha emesso un bond subordinato Tier 2, con scadenza dieci anni, rimborsabile anticipatamente dopo cinque anni, per un ammontare pari a 500 milioni di euro.
Il Nasdaq e il caso delle opzioni call
I riflettori sono di nuovo tutti sul Nasdaq reduce dalle sedute molto critiche di giovedì e venerdì scorso. Venerdì nell’intraday l’indice tech era arrivato a cedere il 5% per poi recuperare sul finale. In questi giorni si è accesa la discussione su i sull’origine degli acquisti di opzioni su tech che avrebbero costretto i market makers a inseguire il mercato causando gli enormi rialzi delle scorse settimane. Il nome emerso è quello di Softbank, che secondo alcune stime siederebbe su un profitto (sulla carta) di 4 mld $, su un nozionale di 50 mld, assicurato tramite un call spread secondo il WSJ ( link ).
“La ritengo una spiegazione riduttiva. Un simile boom non può dipendere da una singola operazione o anche da un gruppo ristretto. Tra l’altro, da tempo Sentimentrader segnala un esplosione di attività di acquisto di opzioni Call da parte di varie categorie di traders, ma in particolare dai retail traders”, argomenta Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Circa gli sviluppi che si avranno sui mercati nelle prossime sedute, Sersale non esclude che il primo ritracciamento attiri un’altra ondata di acquisti, visto il livello d’euforia. “Ma è anche vero che ormai il meccanismo è esposto, e gli operatori sanno bene che esiste un rischio serio che la discesa alimenti un ulteriore smontamento degli hedge, essendo il delta delle opzioni a scadenza breve molto sensibile al movimento dei sottostanti”. E il triple witching, giornata di scadenza delle opzioni sui futures, dista appena 9 sedute.
Tesla verso nuovo KO dopo AdC e mancata inclusione nell’S&P 500
La mancata inclusione di Tesla nell’S&P 500 fa scivolare il titolo sotto i 400 dollari con il pre-market che segna un rotondo -10% in area 375 $. Da massimi intraday oltre i 500 dollari del 31 agosto (giorno dello split azionario 5 a 1) il titolo è già sceso del 17% e con il calo che segna oggi nel pre-market Tesla entra nel cosiddetto Bear market, ossia quando un titolo segna una flessione superiore al 20 per cento rispetto ai massimi di periodo. Da inizio anno il titolo Tesla segna un fenomenale +400%.
La capitalizzazione di mercato aveva raggiunto ai picchi di fine agosto i $ 464 miliardi, ossia $ 372 miliardi in più rispetto al valore di mercato di $ 92 miliardi di Ford Motor Co., General Motors Co. e Fiat Chrysler Automobiles messi insieme.
Nell’ultima settimana sono state tante le novità su Tesla con l’annuncio dell’aumento di capitale da 5 mld $ (completato venerdì) e la decisione del suo investitore esterno più grande di tagliare la propria quota.
La società S&P Dow Jones Indices ha comunicato venerdì sera che nell’indice S&P 500 entreranno Etsy (mercato online che mette in contatto venditori e potenziali acquirenti e dove, in qualsiasi momento, sono disponibili 65 milioni di articoli per la vendita), Teradyne (compagnia specializzata in automazione e robotica) e Catalent (che sviluppa prodotti farmaceutici. Nomi certamente molto meno noti di Tesla e che sostituiranno H&R Block (HRB), Kohl’s (KSS) e Coty (COTY).