Piazza Affari naviga a vista, disputa per presidente della Repubblica può far saltare il banco. Berlusconi e il rischio Italia orfana di Draghi
I massimi pluriennali toccati a inizio anno sopra i 28mila punti sono ancora a portata di mano per il Ftse Mib, ma l’impressione è che questa seconda metà di mercato vedrà gli investitori rimanere alla finestra in attesa di vedere come evolverà la partita per il Quirinale. La scelta del prossimo presidente della Repubblica appare questa volta decisamente più delicata in quanto rischia di comportare ricadute importanti sulla stabilità politica. “Questa è sicuramente la prima volta nella storia recente che le elezioni presidenziali italiane sono economicamente rilevanti. Un evento di potenziale rischio per i mercati finanziari”, argomentano gli esperti di BG Saxo.
Draghi al Quirinale non è più il worst scenario
Se fino a qualche giorno fa il rischio principale sembrava essere quello del cambio di poltrona di Draghi da premier e presidente della Repubblica, adesso prende corpo anche la paura che l’arrivo al Colle di una figura divisiva determini una rottura dell’attuale maggioranza che sostiene il governo e quindi non si esclude uno scenario di elezioni anticipate e Draghi improvvisamente fuori dalla scena politica. In tal senso la candidatura di Berlusconi si pone come un elemento di forte incertezza in quanto crea una forte divisione tra le varie forze politiche che appoggiano l’attuale maggioranza.
Settimana scorsa Barclays ha dedicato un report alla corsa al Quirinale e possibili scenari anche in ottica spread BTP/Bund, indicando il peggiore proprio quello di una scelta divisiva che vada a disintegrare la coalizione di governo e la caduta di Draghi, con la conseguenza di andare a elezioni anticipate. In tal caso Barclays vede lo spread schizzare fino a 200 pb.
Investitori alla finestra, ecco cosa attendersi
Con tale incertezza è difficile prendere una posizione decisa su Piazza Affari, proprio in concomitanza dell’avvio della nuova earning season previsa a Piazza Affari nelle prossime settimane.
“L’impressione è che ci sia una certa prudenza (soprattutto da parte degli investitori esteri) nell’acquistare Piazza Affari in vista dell’elezione del presidente della
Repubblica che mai come in questa occasione comporta implicazioni politiche rilevanti”, osserva Pietro Di Lorenzo, trader e fondatore di SOSTrader, che individua tre scenari possibili:
1. Soluzioni migliore per il mercato: Draghi Presidente della Repubblica e un suo uomo come Presidente del Consiglio. Buono anche lo scenario di una figura di alto profilo condivisa fra tutte le forze politiche (magari una donna) come presidente della Repubblica e Draghi Presidente del Consiglio.
2. Soluzione intermedia: Draghi Presidente della Repubblica ed elezioni anticipate; oppure Draghi al colle e una figura politica a palazzo Chigi sostenuto da una maggioranza meno numerosa di quella attuale.
3. Soluzione non gradita dal mercato: profilo divisivo come Presidente della Repubblica e Draghi che finisce la legislatura a palazzo Chigi sostenuto da maggioranza poco coesa. Infine, sarebbe accolta molto male una uscita dalla politica italiana di Super Mario.
“Operativamente l’andamento nel breve termine a Piazza Affari è legato a questa variabile. Quindi (a meno che non si voglia “scommettere” sull’esito di questa partita) è opportuno navigare a vista fino all’elezione del nuovo capo dello Stato, limitandosi ad operazioni tattiche e di corto respiro”, è la view di Di Lorenzo.