Notizie Notizie Italia Stellantis tenta il grande sorpasso, ecco cosa può succedere a Piazza Affari se il titolo agguanta target degli analisti

Stellantis tenta il grande sorpasso, ecco cosa può succedere a Piazza Affari se il titolo agguanta target degli analisti

Pubblicato 14 Gennaio 2022 Aggiornato 17 Gennaio 2022 17:00

Tra i titoli maggiormente comprati sul nostro indice in questo primo scorcio di 2022 c’è senza dubbio Stellantis che il 13 gennaio è riuscita a mettere a segno un +3,4% che l’ha proiettata ai nuovi massimi storici sopra i 19 euro. Il quarto gruppo automobilistico del mondo, nato un anno fa dalla fusione tra Fca e Psa, con una market cap di oltre 59 miliardi di euro si trova al secondo posto tra le top società più capitalizzate di Piazza Affari. La prima, Enel, dista adesso solo 10 miliardi di euro.

Con una performance di oltre il 55% nel 2021, Stellantis ha sovraperformato sia il Ftse Mib che l’indice EuroStoxx 600 Automobiles e Parts che ha chiuso l’anno con un rialzo del 35%.

Sorpasso in vista?

La netta maggioranza degli analisti intervistati da Bloomberg ha una visione “Buy” (86,7%), mentre il 10% dice di mantenere (“Hold”) e solo il 3,3% è sell (vendere). Il target price medio a 12 mesi è a 23,3 euro, con un rendimento potenziale del 23% dai prezzi attuali. Se proiettassimo Stellantis al target medio degli analisti, il gruppo auto guidato da Carlos Tavares andrebbe a togliere ad Enel la palma di maggior titolo di Piazza Affari (ipotizzando che Enel nel frattempo viva un altro anno avaro di soddisfazioni in Borsa, come quello appena concluso).

Tra i buy più convinti su Enel spiccano quelli di Deutsche Bank e Kepler Cheuvreux che indicano un target price di addirittura 30 euro.

Guardando ai giudizi delle altre maggiori banche d’affari, Goldman Sachs ha aggiornato le stime “Buy” e ha come target price 26 euro. JP Morgan rimane con un rating “Buy” sul titolo con target price 27 euro. Anche gli analisti di Jefferies hanno alzato l’obiettivo di prezzo da 22-26 euro per azione a 25-29 euro.

La sponda dell’alleanza con Amazon

In occasione del CES 2022 di Las Vegas, terminato qualche giorno fa, Stellantis e Amazon hanno annunciato una serie di accordi a livello globale e con durata pluriennale che promettono di rivoluzionare l’esperienza di guida per i milioni di clienti Stellantis. L’accordo in questione vede come prima innovazione lo sviluppo del software STLA SmartCockpit su tutti i modelli del gruppo Stellantis a partire dal 2024 e questo permetterà di creare un’esperienza personalizzata e intuitiva a bordo del veicolo. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale, anche grazie all’assistenza vocale fornita da Alexa, miglioreranno la navigazione, la manutenzione del veicolo, l’utilizzo di piattaforme e-commerce, inoltre gli utenti saranno anche in grado di monitorare le proprie abitazioni una volta in viaggio grazie all’integrazione con i principali servizi di sicurezza e smart home di Amazon. La nuova intesa favorirà la transizione del settore della mobilità verso un futuro sostenibile, anche grazie all’impiego efficiente di software.

Elettrificazione forzata

Prosegue la strategia di Stellantis verso la totale elettrificazione. La scorsa settimana Chrysler ha presentato la sua prima auto completamente elettrica ed ora è arrivata un’altra mossa da Stellantis. Da ora in poi, per i clienti privati, i van e i minivan dei marchi controllati dal gruppo si potranno acquistare solo in versione elettrica. Nelle note societarie Citroën e Peugeot parlano genericamente di passo verso l’elettrificazione e di abbandono di motori che in futuro non saranno più convenienti. Al contrario, Opel ha reso noto che entro il 2024 tutti i suoi modelli avranno una versione elettrica e dal 2028 venderà in Europa solo auto elettriche.

Uno dei problemi che deve risolvere il conglomerato guidato dal CEO Carlos Tavares, sarà garantire la piena occupazione delle sue fabbriche in Europa, dato che al momento lavorano molto al di sotto delle proprie capacità produttive. In Europa, Stellantis ha 25 stabilimenti di assemblaggio e oltre 220 mila dipendenti, ma i problemi maggiori riguardano i suoi 7 siti produttivi in Italia, che sono già dal 2019 sottoutilizzati, con un tasso medio di utilizzo inferiore al 60%. In proposito si spera che in occasione della presentazione dei piani strategici, il prossimo 1 marzo, il CEO si esprimi al riguardo proponendo delle soluzioni al problema delle fabbriche europee.

Analisi tecnica: prossimo step la resistenza a 20 euro

Prosegue il trend rialzista di Stellantis. In particolare dopo il test della trendline rialzista costruita dai minimi di marzo 2020 e confermata a dicembre dello scorso anno, il titolo ha trovato nuova forza mettendo a segno, solo nelle ultime 2 settimane, un rialzo di oltre il 14%. In caso di prosecuzione al rialzo la prossima area di resistenza da superare è quella psicologica di 20 euro, livello che coincide con i massimi storici realizzati a inizio 2018. Al contrario in caso di debolezza di breve ci si può aspettare un ritorno dei prezzi sui livelli di supporto prima a 17,30 euro, con target più profondo a 15,50 euro. A conferma della tendenza in atto i prezzi quotano al di sopra delle principali medie mobili a 50 e 200 periodi, con volumi e volatilità in aumento nelle ultime sedute.