Notizie Notizie Italia Piazza Affari, emissioni bond: Consob lancia operazione make up

Piazza Affari, emissioni bond: Consob lancia operazione make up

26 Febbraio 2024 15:40

Aumentare l’appetibilità di Piazza Affari, semplificando l’emissione di bond da parte delle società quotate: è l’obiettivo della Consob, che ha annunciato nella giornata di oggi, lunedì 26 febbraio 2024, nuove regole per rendere più spediti l’accesso al mercato obbligazionario da parte delle aziende a caccia di fondi.

“Emissioni obbligazionarie: tempi più stretti, riduzione dei costi e domande in inglese – Ecco le novità in arrivo dalla Consob per i prospetti informativi: è il titolo del comunicato stampa con cui l’Autorità di vigilanza (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) ha apportato modifiche alle regole sui prospetti informativi, che vengono pubblicati per le emissioni di bond.

Tre le principali novità:

  1. Tempi più stretti
  2. riduzione dei costi
  3. domande di approvazione anche in inglese.

La Consob lancia nuove regole per rendere più spedite le emissioni di bond

“Le innovazioni rientrano in un più ampio sforzo di razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti normativi che la Consob continua a sviluppare con l’obiettivo di migliorare l’attrattività della piazza finanziaria italiana, mantenendo al tempo stesso i presidi a tutela di risparmiatori e investitori”, annuncia la Consob, precisando che “l’iniziativa va incontro alle aspettative degli operatori di mercato e riduce gli oneri a loro carico”.

Al fine di “garantire maggiore certezza in ordine ai tempi dell’iter istruttorio in linea con le migliori prassi europee – si legge nel comunicato – gli uffici della Consob forniranno un primo riscontro informale entro due giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di approvazione, sulle questioni principali che possono emergere da una verifica complessiva della bozza di prospetto”.

“La richiesta di informazioni supplementari verrà formalizzata di norma entro sei giorni lavorativi dalla presentazione della domanda di approvazione del prospetto, termine che si riduce a cinque giorni lavorativi per le offerte rivolte agli investitori istituzionali”, si legge ancora nel comunicato.

Per quanto riguarda i costi, la Consob ha annunciato che “i contributi di vigilanza in vigore dal gennaio scorso sono stati ridotti in misura significativa”, sia per quanto riguarda le “le offerte rivolte agli investitori istituzionali sia per quelle rivolte ai piccoli risparmiatori (retail)”.

In particolare, per quanto riguarda le emissioni di bond rivolte agli investitori istituzionali, “gli importi non sono più variabili in base al valore dell’offerta, ma fissi, predeterminati e noti a priori”.

Nel caso delle offerte agli investitori retail, “l’importo variabile in relazione al valore dell’offerta è dimezzato rispetto al 2023, prevedendo anche un tetto massimo inferiore”.

Nel tagliare i costi, velocizzare i tempi di approvazione, e varare anche prospetti in lingua inglese, la Consob spiega di agire non solo per far fronte ad alcune sfide, ma anche per allineare Piazza Affari a quelle che sono le migliori pratiche seguite da altre piazze finanziarie europee.

In particolare “l’uso della lingua inglese, già consentito in Italia per i prospetti informativi, viene adesso esteso anche alle domande di approvazione dei prospetti, che potranno essere presentate, ricorrendo a schemi standard in linea con le prassi comuni in tutta la UE”.

Non solo Consob, attesa per voto finale al Ddl Capitali

Intanto si apprende che sta per arrivare al Senato, per la sua approvazione finale, il Ddl Capitali, ovvero il disegno di legge presentato dal governo Meloni volto a migliorare anch’esso l’appetibilità di Piazza Affari:

la borsa di Milano, va detto, è stata infatti interessata da un esodo che si è andato intensificando nel corso degli ultimi anni, e che ha visto protagonisti grandi casi di delisting.

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A tal proposito, va ricordato che, alla fine del 2023, la capitalizzazione complessiva delle società quotate sui listini di Piazza Affari è ammontata a 761 miliardi di euro, il 39,4% del Pil italiano, in rialzo rispetto al 2022, quando il valore di mercato si era attestato a 626 miliardi (33,9% del Pil).

Prendendo in considerazione soltanto le società di diritto italiano, secondo i dati della stessa Consob, la capitalizzazione è aumentata del 20,5% a 574 miliardi, ai livelli precedenti il crac di Lehman Brothers, a cui si fa risalire l’inizio della crisi finanziaria globale del 2008.

Detto questo, è stata la stessa Ocse a raccomandare all’Italia misure per garantire una maggiore crescita del suo mercato finanziario, promuovendo per esempio tra le tante cose “nuove ammissioni alla quotazione sul mercato regolamentato”, dunque il lancio di Ipo che abbiano come destinazione Piazza Affari; il miglioramento delle condizioni a favore della partecipazione di investitori individuali qualificati; l’incoraggiamento alla partecipazione ai mercati dei capitali italiani da parte degli investitori istituzionali.

E’ in questo contesto che si è innestato il Ddl capitali , disegno di legge approvato in primis dal Consiglio dei ministri nell’aprile del 2023, passato al Senato il 24 ottobre 2023, poi alla Camera a larga maggioranza lo scorso 6 febbraio (con l’astensione delle opposizioni), pronto a questo punto a tornare a Palazzo Madama per il voto finale.

Una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l’azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali”, si legge nel testo che ha presentato la ratio del decreto.

Ma una riforma che spesso si è scontrata anche con critiche piuttosto pesanti, come quella lanciata dal quotidiano britannico Financial Times.

In attesa di capire quale sarà la versione finale del decreto pro-Piazza Affari, un passo importante per blindare il mercato finanziario è arrivato oggi, per l’appunto, dalla Consob, con misure specifiche tese a incentivare le emissioni di bond.