Notizie Notizie Mondo Big Tech USA Nvidia: trimestrale da record con boom AI non scalda il titolo, ecco perché

Nvidia: trimestrale da record con boom AI non scalda il titolo, ecco perché

21 Novembre 2024 09:43

Come nel trimestre precedente, Nvidia batte le attese ma non stupisce e il titolo scivola nel mercato after hours. Non sono bastati ricavi quasi raddoppiati su base annua a 35 miliardi di dollari e un EPS superiore alle stime per evitare una debacle nelle contrattazioni estese di Wall Street. Pesano le aspettative elevatissime e il rallentamento della crescita e dei margini con il passare dei trimestri.

I risultati del 3° trimestre di Nvidia

Nvidia ha chiuso il terzo trimestre fiscale con entrate in aumento su base annua del 94% a 35,08 miliardi di dollari, a fronte di 33,25 miliardi stimati. I data center, il principale segmento di business della società, hanno contribuito con 30,8 miliardi, in aumento da 14,51 miliardi del trimestre di confronto (stima 29,14 miliardi).

I profitti sono quasi raddoppiati a 19,3 miliardi di dollari e l’utile per azione adjusted si è attestato a 81 centesimi di dollaro, contro i $0,74 del consensus. Ottima anche la generazione di cassa, con un free cash flow di 16,79 miliardi rispetto a 7,04 miliardi di un anno prima.

Confermato il dividendo di 1 centesimo in pagamento il 27 dicembre per gli azionisti registrati al 5 dicembre.

Le stime di Nvidia sul 4Q e sulla domanda di chip AI

Per il quarto trimestre, Nvidia prevede un fatturato di 37,5 miliardi +/- il 2%, valore superiore al consensus di 37,1 miliardi, ma inferiore alle stime più ottimistiche di Wall Street che si spingevano fino a 41,19 miliardi.

Il Ceo Jensen Huang ha definito “incredibile” la domanda dei nuovi chip Blackwell, previsti a pieno regime dal quarto trimestre dell’anno prossimo, sottolineando che anche la gamma precedente, Hopper, continua a riscontrare un notevole successo.

Al di là dei problemi di surriscaldamento, normali in fase di sviluppo, la vera questione per Blackwell riguarderà la capacità dell’azienda di adeguare la capacità produttiva alle ingenti richieste, un problema che potrebbe causare incertezze nel breve termine.

I motivi del ribasso del titolo

Nonostante i risultati e le prospettive rosee, il titolo è scivolato fino al 5% nelle contrattazioni estese di Wall Street, per poi ridurre la perdita a -2%, dopo aver guadagnato comunque quasi il 195% da inizio anno, sostanzialmente triplicando la propria capitalizzazione a 3,57 trilioni di dollari.

Le motivazioni di questa performance sono in parte legate alle enormi aspettative che accompagnano Nvidia, dopo nove trimestri consecutivi sopra le attese che hanno portato le azioni ad una valutazione di 67 volte gli utili dei 12 mesi passati.

Nonostante abbia battuto la guidance, la previsione sui ricavi del trimestre in corso non ha raggiunto le stime più aggressive, anche se la società potrebbe prediligere un atteggiamento prudente.

Inoltre, la crescita sta rallentando il passo rispetto alle ultime trimestrali (+265%, +262% e +122% nei tre report precedenti) e il margine lordo è sceso dal 75,1% al 74,6% ed è previsto in ulteriore diminuzione al 73% nel quarto trimestre. Questo è in parte legato ai costi per il lancio dei nuovi chip Blackwell.

“Quando una società sviluppa le dimensioni come il caso in esame, è inevitabile che il suo tasso di crescita subisca una flessione”, spiega l’analista e consulente finanziario indipendente Giorgio Vintani.

“Nvidia rimane una società interessante anche per la sua capacità di crescita rispetto al passato e rispetto a società mature come Microsoft e Apple, ma è chiaro che i ricavi futuri saranno sempre sotto osservazione. Il nuovo chip Blackwell, già in consegna presso alcuni fidati clienti, dovrebbe stimolare la domanda il prossimo anno. Ci sono forti aspettative circa il futuro, ma al momento la domanda di chips per l’Intelligenza Artificiale sembra insaziabile e Nvidia è sicuramente il produttore leader nel settore.”