Non solo BTP: Mario Draghi ripara Italia fa sognare Piazza Affari. Gestori bullish, con il PNRR corsa Ftse Mib & Co. appena iniziata
Mario Draghi fa bene alla carta italiana, che si tratti di BTP o di Piazza Affari: come si legge in un articolo di Bloomberg, “se c’è qualcosa che piace agli investitori, è la stabilità politica. E sembra che sia proprio questa che Mario Draghi abbia dato all’Italia, fornendo così alla Borsa di Milano – borsa che non ha mai recuperato le perdite della crisi finanziaria del 2008 – la possibilità di riagganciarsi al resto dell’azionario”.
A riconoscere le potenzialità di recupero già in atto dell‘azionario made in Italy sono diversi gestori.
Come Giorgio Martorelli, gestore di Amber Capital, che dice che “l’Italia è una delle migliori scommesse in Europa, in questo momento”. E che aggiunge che “il riposizionamento sull’Italia è appena iniziato“.
D’altronde, da quando si è seduto sullo scranno di Palazzo Chigi, Draghi ha dato ai mercati diversi motivi per iniziare e continuare a credere nell’Italia.
Basti pensare all’accelerazione delle vaccinazioni e alla recente approvazione da parte della Commissione europea del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, del suo governo, salutato con favore e ufficialmente dalla stessa presidente Ursula von der Leyen.
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Certo, Draghi stesso ha invitato gli italiani alla cautela, ricordando le diverse sfide varianti Covid, debito, inflazione che l’Italia e l’Europa si trovano a fronteggiare.
Ma quei soldi del Recovery Fund-Next Generation EU stanno finalmente arrivando: l’ok di Bruxelles consentirà infatti all’Italia di ricevere 24,9 miliardi di euro entro luglio, e in totale 191,5 miliardi entro il 2026 (Di questi, 68,9 sono sovvenzioni e 122,6 sono prestiti).
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Ed è interessante constatare che, se i BTP hanno scontato positivamente e anche subito l’effetto Draghi (con qualcuno che ha chiamato l’ex governatore della Bce perfino il Re Mida dei bond il Ftse Mib ha ancora un bel po’ di potenziale di rialzo, come dimostra il grafico che lo rapporta allo spread.
Certo, gli effetti del lavoro del governo Draghi, spiega l’articolo di Bloomberg, si sono già fatti sentire: il Ftse Mib sta performando in linea con le altre borse europee, con un guadagno del 13% dall’inizio dell’anno, e le mid cap stanno facendo anche meglio, con il FTse Italia Mid Cup che è balzato nello stesso arco temporale del 25%, facendo decisamente meglio del +14% incassato dell’indice Stoxx Europe Small 200.
“La risposta alla domanda sul perché gli investitori siano bullish sulle midcap e sui mercati azionari del paese, in generale, ha un nome e un cognome: super Mario Draghi”, ha commentato sempre a Bloomberg Lorenzo Batacchi, gestore di Bper Banca, citando anche i flussi in entrata nei piani di investimento PIR, che beneficiano di agevolazioni fiscali, e che stanno aiutando sia la liquidità che la performance delle piccole e medie imprese ben gestite.
Fiducia nell’azionario italiano anche da parte degli strategist di Barclays, che hanno inserito l’Italia tra le scommesse top dell’Europa, spiegando come lo spread BTP-Bund oscilli a un valore minimo degli ultimi anni, a conferma di un rischio paese percepito inferiore.
Inoltre, altro fattore pro-Piazza Affari è il fatto che Draghi abbia nelle sue mani anche il tempo, visto che il mercato sta iniziando a prezzare uno scenario che lo vedrà presidente del Consiglio per altri due anni. Ancora, le quotazioni azionarie italiane presentano un basso valore, in termini relativi a fronte delle stime sugli utili delle aziende italiane che sono state riviste al rialzo più velocemente rispetto a quelle delle aziende europee.
Infine, la composizione del Ftse Mib è tale da essere orientata ai settori value e legati alla reflazione, che sono poi proprio le scommesse di punta della ripresa, secondo Barclays.
Per avere un’idea di quanto Piazza Affari abbia ancora spazio per salire, basta dare un’occhiatra a questo grafico. Come nel caso della borsa di Madrid, la borsa di Milano non si è mai ripresa dalla crisi del 2008, zavorrata dal peso delle sue banche e delle sue utility, così come dalla continua incertezza politica.
Basti pensare che il Ftse Mib continua a viaggiare a livelli ancora inferiori del 40% rispetto al picco massimo testato nel maggio del 2007.
Ma la prospettiva dei finanziamenti europei che stanno arrivando rende bullish analisti e gestori.
Bloomberg fa riferimento anche all’outlook degli analisti di Equita, secondo cui il Pnrr accelererà la crescita sostenibile rimuovendo quegli ostacoli che hanno frenato l’economia negli ultimi decenni.
E raccomandando, come potenziali beneficiari, titoli che comprendono Acea, Buzzi Unicem, Danieli, Inwit, Prysmian, Snam and Webuild.
Infine Alberto Tocchio, gestore di Kairos Partners, fa notare a Bloomberg che, “all’interno dell’Europa, l’Italia è la chiara vincitrice in quanto presenta una esposizione relativamente alta verso settori che sono altamente correlati alla prospettiva di rendimenti dei bond più alti. L’Europa presenta tuttora valutazioni attraenti e l’Italia è la storia che spicca”.